Blue eyes again

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Mi giro e rigiro nel letto cercando di capire dove sono.
Guardo la sveglia sul cellulare, sono le 7:00, mancano ancora circa 2 ore prima dell'incontro con Maya al Jacky's bar;

Mi alzo dal letto controvoglia e mi dirigo in bagno, rischiando di inciampare in una salvietta.

Entro in bagno e chiudo la porta a chiave, ormai è un vizio.

Anche a Londra lo facevo sempre, sopratutto quando mia madre tornava dopo essersi fatta una dose.

Ci stavo dentro ore e ore solo per non vederla in quelle condizioni.

Mi faceva soffrire vedere il suo sguardo assente, e i suoi occhi così spenti, che non brillavano più come un tempo.

La vita a volte è davvero ingiusta.
Dà troppo a chi ha già tanto, e toglie tutto a chi in realtà aveva poco o nulla.

Il bagno era il mio piccolo "rifugio".
Piangevo sempre al suo interno, mentre le lacrime salate si confondevano alle gocce dell'acqua, che scivolavano sul mio corpo.

All'improvviso divento triste.
I ricordi mi tormentano.

Dai Mad, ce la puoi fare, tu sei forte, te la sei sempre cavata, non essere debole proprio ora.
Non cedere.

La mente, ha il potere di renderci schiavi dei ricordi e dei pensieri.
Ci condiziona in tutto e per tutto.
Pensa ad altro.

Cerco di autoconvincermi.
Va avanti così ogni giorno, non avendo un appoggio, devo farmi forza e coraggio da sola.
Sola, come sempre.

Mi spoglio ed entro in doccia, la mia mente inizia a vagare, fino a soffermarsi a quelle iridi chiare e gelide.

Il getto d'acqua mi riporta alla realtà. Sussulto quando sento che l'acqua è diventata fin troppo calda, arrossandomi la pelle, così la spengo ed esco dalla doccia.

Mi guardo allo specchio, e per una volta mi sento sollevata.

Entro nella stanza e vedo l'orario.
È tardissimo, tra meno di 20 minuti dovrei trovarmi davanti al bar.
Mi avvio verso l'armadio.

Prendo un paio di jeans strappati sulle ginocchia e una maglietta che infilo nei pantaloni

Metto le mie adorate scarpe da ginnastica, per stare comoda, un filo di mascara, veloce pettinata ai capelli, ed esco in fretta e furia.

Se qualcuno mi guardasse ora, potrebbe pensare che io sia indemoniata.

Dopo circa 10 minuti arrivo al bar in anticipo, per fortuna, entro e vedo Maya già seduta che mi saluta "Ciao bella!"
"Ciao Mad, come stai?" abbraccia talmente forte, che mi sento quasi soffocare.

Ma ciò nonostante, la lascio fare.
Era da tanto tempo che non ricevevo un abbraccio così bello e rassicurante.

"Bene dai, mi sei mancata tantissimo" le dico.
"Anche tu, non immagini quanto."

Mi rivolge un sorriso timido, e non riesco a capacitarmi di come sia riuscita a vivere per così tanto tempo lontano da lei.

È una forza della natura, ed è per questo che la adoro.
"Ordiniamo?" mi chiede, riportandomi alla realtà.

Faccio un cenno di assenso.
Ho una fame immensa potrei mangiare l'intero bar.

Ieri sera non ho più cenato, dopo quella scena mi si è chiuso lo stomaco.

Un signore abbastanza anziano si avvicina per prendere le ordinazioni, quando il campanello sulla porta d'entrata suona, producendo un suono assordante.

Alzo lo sguardo infastidita dal fracasso e rimango pietrificata quando lo vedo.

Rimango come una cretina a fissarlo, mentre cerco in vano di nascondermi.
Che stupida!

Si sarà sicuramente accorto che lo stavo fissando.
Che figura di merda!

Ad un certo punto sento una gomitata sul fianco.

"Hey! E che cazzo, mi hai fatto male!" dico io arricciando il naso.
Sono piuttosto infastidita.

"Hai capito quello che ti ho detto, oppure eri troppo concentrata a sbavare dietro a quel bel manzo che è appena entrato dalla porta?" dice Maya rivolgendo lo sguardo alla porta dietro alle mie spalle con fare incuriosito.

"Cavolo, sta venendo verso di noi!" continua la mia migliore amica piuttosto interessata alla situazione bizzarra.
"Cosa? Io..io...Non devo farmi vedere."

"Ma guarda un po' chi si rivede" dice lui con la sua voce roca, che stamattina è ancora più bella di ieri sera.
Oh Mio Dio!

"Non cercare di nasconderti, ti ho già vista bambolina!"
Ah perfetto!
Colpita ed affondata.

Indosso una faccia da stronza, e rispondo con tutta la mia straffottenza: "Oh ma che gioia, il mondo è così piccolo a volte."

Sbuffo sonoramente mostrando tutta la mia finta contentezza, cercando di mascherare l'imbarazzo che sto provando in questo momento.

Lui mi guarda accigliato, e fa un sorriso divertito.
Cavolo, che sorriso.
Il sorriso del diavolo in persona.

"Vi conoscete?" chiede Maya con una faccia sorpresa.
"Beh sì, abbiamo avuto un incontro spiacevole direi, ieri sera."

Maya sta per dire qualcosa, quando una ragazza molto alta, fisico perfetto, curve al posto giusto, si avvicina al tipo di cui non conosco il nome e gli getta le braccia al collo cominciando a baciarglielo.

Io li fisso attentamente, come se stessi guardando chissà quale meraviglia di questo pianeta.

Lei gli sussurra qualcosa nell'orecchio, lui fa un sorriso furbo, e si gira verso di me ancora con quel sorrisetto stampato in faccia.

Lo prenderei volentieri a sberle in faccia, fino a fargli sparire quel fottuto sorriso del cazzo.

"Ci si becca in giro bambolina, evita di girare di notte, la prossima volta potrebbero succedere cose spicevoli." afferma, con quel solito tono derisorio.

"Era una minaccia questa?"
"Nah, direi più che altro, un avvertimento."

"E cosa ti fa pensare che io voglia incontrarti di nuovo?" dico io con superiorità.

"Il tuo sguardo micetta" e se ne va con fare spavaldo lasciandomi con la bocca aperta.

Faccio un sorrisino strafottente, mentre lo osservo allontarsi con la tipa sculettante.

Presuntuoso del cazzo!
•Spazio autrice•
Eccoci, siamo già arrivati al secondo incontro tra Madison e Ryan, come pensate che andrà a finire? Mi raccomando, se la storia vi sta piacendo, lasciate una stellina, oppure un commento per farci sapere cosa ne pensate.
Alla prossima!🌹

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