Sono talmente assorta nei miei pensieri che mi sono quasi dimenticata di essere seduta sul divano.
Le scene del mio film preferito scorrono sulla tv ma ormai non lo guardo.
I pensieri mi annebbiano il cervello e non riesco a sentire nulla tranne le voci nella mia testa che mi tormentano.
Ormai sono a casa da 3 ore da sola, Andrew è uscito con qualcuno, e non ha voluto dirmi nulla.
Mentre Maya aveva un appuntamento con un ragazzo, per le ripetizioni di spagnolo, è davvero un genio in queste cose quella ragazza.
La sua bravura in spagnolo è sicuramente dovuta alle sue origini messicane.
Sorrido al ricordo di nonna Amalia, è grazie a lei se ho imparato qualche parola della lingua pure io, anche se la maggior parte sono parolacce.
Mi avvio verso la cucina con un gran mal di testa, prendo un bicchiere d'acqua e un' aspirina sperando che mi faccia passare tutto anche se so che i pensieri resteranno.
Non sarà di certo una stupida aspirina a cancellare i ricordi più traumatici della mia esistenza.
Mi avvio verso la camera mi sdraio sul letto e accendo il portatile, non c'è niente di meglio di una serie su Netflix.
Scelgo il programma e mi accoccolo meglio tra le coperte. è proprio una serata noiosa.
In questi giorni mi sento così strana. Ho bisogno di svago.
Il tizio che ho ingaggiato per trovare l'assassino di mia madre, mi ha chiamata ieri dicendomi che a quanto pare il bastardo sia sparito.
Dannazione!
Siamo di nuovo al punto di partenza. Sto iniziando a pensare che quell'uomo non esista.
Sto per far partire il primo episodio, quando sento la porta della mia camera spalancarsi di botto.
Mi giro di scatto e trovo Andrew sulla soglia.
Che colpo! Penso di aver perso 10 anni di vita nell'arco di pochi secondi.
"Scusami, volevo solo controllare che stessi bene. Pensavo che stessi già dormendo."
Lo squadro da capo a piedi e con un sorriso abbastanza tirato rispondo.
"Tranquillo va tutto bene, non ti preoccupare volevo soltanto vedere un film."
"Va bene, ti lascio vado anche io sono stanco morto!" dice tra uno sbadiglio e un altro.
Alza le braccia per stiracchiarsi, gli si alza leggermente la maglietta e si intravedo i suoi muscoli scolpiti.
Rimango un po' a fissarlo interdetta e imbarazzata.
Ma osservando la sua espressione mi riprendo dal mio sbavamento e gli tiro un cuscino diritto in faccia.
Che mira!
"Sai, non sono interessata alla visione dei tuoi organi interni, chiudi quella bocca!"
"E Maya?" chiedo un po' confusa.
"è rimasta a dormire da Jake."
Poi brontolando e con un ghigno sul viso si avvicina mi da un bacio sulla fronte mi da la buona notte ritirandosi in camera sua.
Mi dà un po' fastidio il fatto che mi controllino sempre.
Voglio dire, sono abbastanza grande e in grado di occuparmi di me stessa.
Non ho bisogno dei babysitter. So che lo fanno perché mi vogliono bene, ma sono adulta e vaccinata.
Ma che poi perché si ostinano a tenermi d'occhio? Mica sono un'assassina o una psicopatica scappata dal manicomio.

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Darkness
Storie d'amoreLei, figlia di una tossicodipendente ex prostituta, che vendeva il proprio corpo per comprarsi la roba. Lei era lì quella sera, quando sua madre si è spenta brutalmente davanti ai suoi occhi, per mano di un criminale. Da quella notte, si porta un...