The Russian

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Arriviamo alla gara in fretta e furia, dopotutto Andrew sa essere molto cattivo quando si tratta di me o di Maya.

Maya e Jake non ci sono, la cosa non mi stupisce, dato che ormai vederli è diventata una cosa più unica che rara.
Ho la vaga sensazione che mi stiano nascondendo qualcosa, ma dopotutto non posso farci nulla.

Io sono stata quasi tutto il tempo con Ryan, non posso mica biasimarla.

Andrew ci accoglie con quel fare spazientito.
"Alla buon'ora piccioncini!"
"Meglio tardi che mai. Dovresti ringraziarci se siamo venuti fino a qui, nel bel mezzo di una scop-..."
Tiro una sberla talmente forte a Ryan, da farlo zittire.

"Ahi! Ma che ho detto, era quello che stavamo facendo."
"Sì ma potresti tenertelo per te almeno? Sai, si è girata più della metà della gente che c'è qui!"
Alzo gli occhi al cielo.

"La solita santarellina."
Gli faccio la linguaccia mentre mi allontano per sedermi sugli spalti.

I miei occhi vagano alla ricerca di un paio di occhi azzurri come l'oceano, tanto simili a quelli di Ryan, ma altrettanto diversi e più scuri.
Nemmeno di lui nessuna traccia.

Una redbull fresca mi si piazza davanti agli occhi.
Mormoro un "grazie" timido a Thomas che alza le spalle, e si siede accanto a me.

"Sai cosa è successo agli altri? Mi sembra di percepire un po' di tensione nell'aria?" Chiedo.
"Sinceramente non lo so, ma penso sia normale, magari avranno da fare."

"Sì ma mi sembra strano che Alexander e Jake si perdano una gara! Non è da loro."

"Magari sono solo in ritardo. Poi sai come è, Jake ormai è perso per Maya, sono spariti entrambi. Mentre Alexander penso si senta in colpa per il casino, sai, quello che è successo con te e Ryan."
Afferma imbarazzato.

Divento rossa come un pomodoro, pensavo che questa cosa fosse rimasta tra di noi, ma a quanto pare qui pure le pareti hanno le orecchie.

Thomas mi riporta alla realtà.
"Scusami non volevo metterti in imbarazzo."
Si ferma grattandosi il collo, poi continua.
"Ma sai per caso se ci sarà il tuo amico sta sera? Quel certo Dorian?"

Mi giro di scatto sgranando gli occhi. Qui gatta ci cova.

Fino alla volta scorsa, ridevano e scherzavano, tanto da essere spariti insieme, e ora fa finta di non ricordarsi neppure il nome.
Uomini.

Abbozzo un sorriso malizioso.
"In realtà è appena arrivato, guarda dritto davanti a te, e non ringraziarmi."
Gli faccio la linguaccia.

Dopo qualche secondo, mi giro dall'altra parte, ma di Ryan e Andrew nessuna traccia, probabilmente saranno andati alle scommesse.

Afferro il cellulare, e mi ritrovo un messaggio da Alexander.

"Dove sei?"
"Alla gara" Gli rispondo.
"Resta lì, e non ti muovere."
"Che diavolo sta succedendo Alex?"

Ma lui non mi risponde più, quindi rimango in disparte per 10 minuti buoni fino a quando non lo vedo arrivare.

"Oh ma ciao anche a te Alex!"
"Mad, per favore, vieni con me. Dobbiamo andarcene di qui."
"Cosa?! E Andrew e Ryan?"
"Sono stati proprio loro a ordinarmi di portarti via, vieni, senza fare storie per favore."
Mi implora con gli occhi.

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