Dark Secrets

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Sono passate due settimane, e di Ryan nessuna traccia.

C'era da aspettarselo, ha semplicemente ottenuto ciò che voleva, si è sentito appagato, e ora non ha più bisogno di me.

Mi ha usata e gettata come un giocattolo vecchio e inutile.
Ma non m'importa, meglio così.

Non ho bisogno di lui.
Mi sono solo fatta abbindolare dal suo bel faccino in momento di debolezza.

Ho iniziato da qualche giorno l'Università, fortunatamente, così posso staccare la mente e dedicarmi alla realizzazione dei miei sogni.

Il mio sogno fin da bambina è sempre stato quello di fare il medico, seguire le orme di mio nonno, e ora finalmente ne ho la possibilità.

In queste due settimane mi sono trasferita in un nuovo appartamento, da sola per non creare ulteriori preoccupazioni a Maya ed Andrew, nonostante il loro insistere per farmi rimanere.

Sono passata nella mia vecchia casa, per raccogliere lo scatolone pieno di scartoffie da esaminare, ma a causa dello studio, non ho avuto il tempo per poterli guardare.

Devo essere sincera, non li ho potuti esaminare soprattutto per paura.
Il detective sta seguendo una nuova pista, però è da qualche giorno che non si fa sentire, e ciò mi preoccupa.

Ho iniziato inoltre a lavorare al bar dei genitori di Jake, il quale grazie all'aiuto di Maya, ha potuto mettere una parola buona con i suoi.

Ora faccio la barista tutti i giorni, per potermi permettere gli studi e pagare l'affitto del mio appartamento.

Non male come inizio, poi successivamente cercherò una sistemazione migliore.

L'autunno è da poco iniziato, nonostante a Los Angeles faccia sempre caldo, le temperature sono comunque scese di qualche grado, quindi ne ho approfittato per fare un po' di shopping con Maya e Dorian, e farmi raccontare le ultime novità.

Sono le 19, sospiro chiudendo il libro di biologia. E anche per oggi direi che è abbastanza.

Mi alzo, e corro in camera per prepararmi al mio turno di lavoro. Jeans bianchi strappati, stivali in camoscio lunghi fino alla coscia con il tacco, top corto a maniche lunghe, e giacca in pelle nera.

Prendo le chiavi della macchina, ah già, ora ho pure una macchina.
Sono riuscita a prendere la vecchia macchina di mio padre, poiché secondo il giudice "mi spetta di diritto".

Salgo sulla Mercedes classe E, in perfette condizioni, e parto.

Il sole sta tramontando, e si avvicina sempre di più la festa di Halloween. Mentre mi beo di questo panorama, qualcuno mi chiama.

So che non si dovrebbe fare alla guida, ma la curiosità ha la meglio su di me, quindi afferro il cellulare e me lo appoggio all'orecchio senza nemmeno vedere di chi si tratta.

"Pronto?"
"Pronto, Madison Clark?"
"Sì sono io."

"Buonasera signorina Clark, la chiamo per conto del Detective Joseph Williams. Il detective ha avuto un grave incidente, e si trova in condizioni critiche."

"Dove si trova ora?"
"Si trova alla California Medical Hospital, la prego faccia presto, prima che sia troppo tardi."
"Arrivo subito."

Durante il tragitto chiamo Maya per avvisare i genitori di Jake che probabilmente sta sera non mi presenterò al lavoro a causa di un imprevisto.

Non ho ascoltato nemmeno la sua risposta, che ho chiuso il telefono immediatamente.

Il mio cuore batte a mille, mentre faccio slalom tra le varie macchine e corro come una pazza.

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