Alexander Collins

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"Big party, sta sera!" urla Maya dall'altra parte della mensa, avvicinandosi al nostro tavolo, sotto lo sguardo curioso della maggior parte degli studenti.

"Oh fantastico!" esclama Andrew con falsa euforia addentando una mela rossa ed invitante, subito dopo.

"Devi sempre fare il guastafeste? Beh, in ogni caso non sei obbligato a venire."

"Ti ricordo che quella è anche casa mia."

"Chi ti dice che la festa si svolgerà a casa?" afferma la mia amica con sguardo superiore, sfidando il biondino.

"Sarà a casa di Ryan, è lui che le ha chiesto di fare pubblicità." dice Jake, spuntando dietro Maya ed avvicinandosi a passo lento e deciso.

All'udire quel nome, mi salgono i brividi su tutto il corpo.

Mentre Maya ed Andrew discutono animatamente, Jake si siede al mio fianco ed inizia a ridere senza un motivo apparente.

"Che cazzo ridi?" sbotto verso di lui in maniera scorbutica.

"No niente, hai intenzione di mangiarla quella? Sai, l'hai distrutta a furia di rigirarla nel piatto."
Si riferisce all'insalata che ho letteralmente distrutto con l'uso della forchetta.

"La vuoi?"

"No grazie, non sono a dieta, preferisco una consistente porzione di patatine fritte e carne grigliata, non penso di trovare qui ciò che mi serve, quindi giro i tacchi."

E si alza di getto, spostando la sedia, ma appena si gira per andarsene, si pietrifica di colpo.

Ma che cazzo?

Seguo il suo sguardo, e tutti gli occhi dei presenti sono puntati sulla figura statuaria che si trova alla porta.

Un ragazzo alto, muscoloso, sulla ventina con aria familiare mi si prospetta davanti.

"Hey Jake, non mi saluti?" Quest'ultimo lo squadra, poi gli si avvicina e lo abbraccia come se si conoscessero da tempo, o forse è proprio così.

"Grande bastardo, che ci fai qui?!" afferma Jake euforico, quasi urlando dalla gioia.

"Sorpresa! We, Andrew la femminuccia non mi saluti? E' così che accogliete i vecchi amici voi californiani?"

Andrew che non si era ancora accorto di nulla, si gira di scatto, e si avvicina alla figura in questione salutandolo con un caloroso abbraccio, e una pacca energica sulla spalla.

"Sempre così simpatico eh Alexander, vedrai quando ti farò il culo alla prossima gara!" dice il mio migliore amico.

"Credici!"

L'attenzione di Maya è tutta rivolta verso il trio di ragazzi, che stanno dando spettacolo davanti a mezzo istituto.

"Ma quanto è figo quel tipo, eh Mad?"

"Ti ricordo che sei fidanzata Maya."

"Beh ma io dicevo per te mia cara, e poi gli occhi sono fatti per guardare. Guardare ma non toccare è lecito."

"Togliti quel sorrisino dalla faccia, non sperarci."

I ragazzi si avvicinano, accomodandosi al nostro tavolo. Disinteressata continuo a girare l'insalata, da quasi mezz'ora.

"Davvero invitante quella poltiglia verde. Hai seriamente intenzione di mangiarla?" alzo lo sguardo, e rispondo in maniera indifferente.

"Nah, in realtà stavo valutando l'idea di spalmartela in faccia. Sai, ho sentito che fa bene alla pelle, te la consiglio."
E sorrido forzatamente.
E' appena arrivato, e già rompe le scatole.

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