Entriamo in casa, accendiamo le luci e ci sediamo sul divano.
I nostri sguardi si incastrano l'uno con l'altro quasi come se potessimo dirci tutto con solo un gesto.
Io però non dimentico, abbasso lo sguardo e mi allontano da lui qualche centimetro, dopo che è scomparso per due settimane, senza una spiegazione logica non posso dargliela vinta così.
Alzo gli occhi e vedo un volto triste e deluso.
"Cosa ti aspettavi? Che dopo due settimane potessi saltarti addosso come nulla fosse, come se non mi importasse nulla della mia dignità? No, non penso proprio, non mi faccio prendere per il culo tipi come te, li ho già conosciuti e questa volta non ci casco."Lui si riavvicina
"Ti prego non fuggire da me."
"Tu lo hai fatto per primo cosa dovrei dire, ci sono stata male, non sai quanto ho pianto."Le lacrime minacciano di uscirmi, ma devo resistere. Non devo mostrarmi debole, anche se gli avvenimenti di sta sera, mi hanno scombussolato.
"Ti devo spiegare e confessare molte cose che potrebbero giustificare la mia assenza di queste due settimane, so che sono stato uno stronzo."
"Peggio."Fa un sorrisino sghembo.
"Ok ok, più di uno stronzo, tutto quello che desideri, ma questo non vuol dire che non ti ho pensato.""Se mi avessi pensato, mi avresti anche scritto o chiamato."
Mi balenano in mente le immagini del mio risveglio dopo quella fatidica notte.
La delusione provata per non averlo trovato lì accanto a me, mi attanaglia.Ryan si avvicina velocemente a me e appoggia una sua mano sul mio fianco sinistro e l'altra sulla mia guancia arrossata.
"Non sai quanto ho avuto voglia di baciarti in queste due settimane e quanta ne ho adesso, ma mi sto trattenendo, per portarti rispetto e per farti capire che di te mi importa veramente non solo il sesso o i baci."
Il mio cuore fa una capriola, ho paura che possa uscirmi dal petto.
Lo allontano con due mani e lui non oppone resistenza."Cosa hai da dirmi?"
Dico molto sfacciata, sinceramente non ho voglia di sentire le sue scuse inutili so che se lo perdono anche questa volta, ritorniamo punto a capo andiamo a letto e poi sparisce.Perché lui è fatto così, non vuole una relazione lui si diverte e basta.
"Io sono sparito perché..."
Mentre sta parlando gli suona il telefono, sbuffa si mette a frugare dalla tasca e lo prende.Sono cieca ma riesco a leggere il nome: Piper.
Questa che cazzo vuole?Gli prendo il cellulare dalle mani e rispondo, metto il vivavoce.
Lui mi guarda, ed è come se volessi scusarsi per qualcosa.
La voce di Pier ci riposta alla realtà."Ciao tesorino, come stai?"
"Cosa vuoi piper?"
"Mamma mia perché devi sempre essere così agitato, l'altra sera però non mi sembravi così. Quando ci possiamo vedere per un'altro round, o anche di più? "
Dice sussurando l'ultima parte.Lo guardo delusa.
Sapevo che le sue spiegazioni sarebbero state cazzate e se Piper non avesse chiamato ci avrei creduto.Cretina.
Cretina.
E cretina.Lui non risponde.
"Ryan tutto bene?"
Allora prendo in mano la situazione e rispondo io."Sì Piper tutto apposto! Grazie mille per tua chiamata. Ryan dice che va bene tra dieci minuti a casa sua, dovrà scaricare la rabbia in qualche modo, come farò anche io."
Le chiudo in faccia.
Lui mi fissa.
"Perché lo hai fatto?"
"Me lo domandi anche, brutta testa di cazzo."Mi alzo e lo spingo verso la porta.
"Sei un fottutto bugiardo! Vattene! Ti aspetta Piper.""Non me ne voglio andare, voglio darti le mie spiegazioni."
"Io non voglio sentire niente di quello che hai da dire, puoi andartele a scopare tutte io per te non ci sono più."
Lui incazzato esce e sbatte la porta.
Mi metto sul divano e comincio a piangere, ma subito dopo mi balena un'idea."Pronto, ciao dove sei ? Sì sì tutto bene."
"Ok arrivo tra 5 minuti."Arrivo davanti al portone di casa e suono come una matta, Alex mi apre e io gli salto letteralmente addosso fiondandomi sulle sue labbra.
All'inizio è sconvolto poi si scioglie, ma non mi stacca.
Indietreggiaamo fino ad entrare in casa e ci baciamo appassionatamente.Mi appoggia sul bancone della cucina e sposta le mani sulla mia vita fino a farle arrivare al seno cominciando a giocarci.
Le mie mani finiscono nei suoi capelli e si muovono passando dai grattini a tirarli.
Mi scosta i capelli dal collo e comincia e lasciami lunghi baci che si trasformano in morsi.
Butto all'indietro il collo, mi lascio beare dai suoi baci e ricambio lasciandogli anche io dei segni.
Non mi interessa più nulla, non voglio più pensarlo e nemmeno vederlo in questo momento.
Anche Alexander sa che non ci sono sentimenti, ed è puro divertimento per non pensare alle due persone che ci trattano come zerbini.
La sua bocca ritorna sulla mia e sento la sua erezione che spinge.
Non penso di andare oltre ma forse, Alex non la pensa cosí, visto che mi prende in braccio e mi fa sdraiare sul divano.
Mi si mette sopra, lo lascio fare.
Non sono fidanzata con quello squallido, ma bellissimo affascinate e super sexy di un cretino.Posso fare ciò che voglio no?
Mi bacia e scende sempre di più arriva la mia pancia e mi toglie il top bianco.
Appoggia la sua mano sulla mia intimità e comincia ad accarezzare.
Un gemito mi esce dalla bocca, ma lui ad un tratto si risveglia, rendendosi improvvisamente conto di ciò che potrebbe succedere.
"Non posso fare questo a mio cugino."
"Ma stai scherzando? Non stai facendo proprio nulla a tuo cugino, io e lui non stiamo insieme io posso fare ciò che mi pare."
"Nono tu non capisci, sei la sua donna io...""Alex guardami calmati, non sono di proprietà di nessuno. E poi anche lui si scopa Piper, pur sapendo che ti piace, no?"
"Lo so, però meglio se ci fermiamo al bacio e basta, placheró i miei ormoni con una doccia fredda per non andare avanti"
Lo guardo e scoppio a ridere e lui ride con me, poi si riavvicina e ci baciamo, passiamo tutta la serata a guardare film e a giocare alla play.
•Spazio autrice•
Rieccoci! Ci sembrava doveroso regalarvi un altro capitolo dopo tanta attesa.
Cosa ne pensate del trio Alex, Mad e Ryan?
Fateci sapere cosa ne pensate attraverso una stellina o un commento!
Il prossimo capitolo a breve!
Alla prossima!🌸

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Darkness
RomanceLei, figlia di una tossicodipendente ex prostituta, che vendeva il proprio corpo per comprarsi la roba. Lei era lì quella sera, quando sua madre si è spenta brutalmente davanti ai suoi occhi, per mano di un criminale. Da quella notte, si porta un...