A part of me

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Andrew si è risvegliato da qualche settimana, se l'è cavata con un braccio ingessato, e qualche graffietto qua e là.

Sta sera io e Maya andremo ad un'altra corsa illegale, Andrew invece, nonostante abbia cercato in tutti i modi di farci restare a casa con lui, è costretto a rimanere solo, o quasi.

A fargli compagnia ci pensa Victoria, la sua compagna di università, o almeno così la definisce lui.

Sono davanti allo specchio mentre mi guardo nel mio tubino rosso, i capelli scuri e ondulati che mi cadono sfiorando il seno, e le mie all stars bianche alte ai piedi.

"Eccomi baby, wow ma che strafiga sei! Andiamo?" Annuisco.

Saliamo sulla sua Maserati rossa, nuovo regalo dei suoi per il compleanno appena trascorso.

"Cazzo ma è una bomba questa macchina Maya!"
"Come la proprietaria direi."
Poi scoppiamo entrambe a ridere.

Arriviamo al ritrovo che già brulica di gente, ma soprattutto di troie. Scendiamo dal nostro gioiellino, e ci dirigiamo verso i soliti spalti.

Lì seduti ci sono Alex, Jake, Dorian e Thomas.

"Ciao bellezza." Afferma Alex.

Ricambio con un cenno e mi siedo in parte a lui.

Mi passa la sua corona, che afferro mandando giù un sorso.

"Anche tu qui, pensavo fossi alla cena con i tuoi." Affermo rivolgendomi a Dorian.

"Eh sì ero lì, ma mi stavo annoiando a morte, poi Thomas mi ha invitato, e sono venuto qui."

Ah ma quindi tra i due c'è qualcosa, lo guardo in maniera maliziosa, tutto ciò sotto lo sguardo incredulo di Alex.

"A te invece come va con Piper?"
"Non va, è persa per mio cugino."
Alzo gli occhi al cielo.

"E tu non sei stato degno di corteggiarla? Mi deludi Alexander Collins!"

"Che avrei dovuto fare? Quella non lo molla un attimo, è una cozza."
"Già."

"A te piuttosto come va con Ryan?" "Domanda di riserva? E' sparito, come suo solito."
"Sai che nemmeno io l'ho più visto, e abitiamo nella stessa casa. Ha dei problemi suoi Mad, e se scopre che te l'ho detto, mi ammazza. Non farci caso, è solo un periodo."

"Sarà, ma sto iniziando a stufarmi di lui."
"Se fosse facile, non sarebbe lui. Ryan è molto complicato, nemmeno io e suo padre riusciamo a capirlo, ma se tu sapessi anche solo l metà delle cose che ha passato, pure tu gli daresti ragione."

"Quali cose?"
"Non te lo posso dire, sarà lui stesso a fartelo sapere al momento giusto, ne sono sicuro."

"Ok, ma da quando sei diventato uno psicologo?"
"Tu mi prendi in giro, ma una volta ho pensato seriamente di iscrivermi alla Facoltà di Psicologia."

"E perchè non lo hai fatto?"
"Beh perchè sono una persona molto attiva, e non mi va di passare il resto della mia vita in uno studio in tranquillità come un pappamolle. Sono in cerca del brivido, e del divertimento."
"Non fa una piega."

"Oh Alex, la smetti di fare discorsi filosofici a quest'ora? Mi sembri un rammollito."
Si intromette Jake.

"Mi rilassa prima della gara, cosa vuoi che ti dica."

Mentre i ragazzi battibeccano tra di loro, Maya si siede accanto a me.

"Non lo hai ancora visto? Ti sta fissando da mezz'ora."

Giro lentamente la testa di lato, notando quegli occhi di ghiaccio stupendi.
Mi paralizzo all'istante.

Con aria superiore, mi giro puntando il mio sguardo davanti.

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