Secrets

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Ryan mi accarezza la schiena bagnata, mentre io gli spalmo la schiuma addosso.

"Questo è perché sei stato uno stronzo."
E gliela spalmo in faccia.

"Ma non mi dire."
Mi prende per le braccia, bloccandomele per evitare che io possa sporcarlo di nuovo.

Lo guardo, e scoppio a ridere.
"Sembri Babbo Natale."
"Ho dimenticato le mie renne in garage però."
Dice lui.

Lo guardo, ed è bellissimo.
È da circa un'ora che siamo dentro all'enorme vasca di casa sua.

L'acqua sarà ormai diventata gelida, ma non m'importa.
Io voglio soltanto stare con lui.
Sento il cuore scoppiarmi di gioia.

Mi avvicina a sé, facendomi appoggiare la schiena al suo petto.
Lo sento respirare vicino al mio orecchio, e il brivido mi manda in tilt.

Mi accarezza la schiena, mentre la pelle d'oca inizia a farsi strada sulla mia pelle bianca.

"Mi sei mancata bambolina."
"Ah sì? E allora perché sei sparito?"
Non sono arrabbiata, infatti i nostri sono soltanto sussurri.

Voglio solamente capire che cosa lo abbia spinto ad andarsene da me per un tempo che mi è sembrato infinito senza dare spiegazioni.

"Te l'ho detto che avevo alcune cose da risolvere, ma tu non hai voluto sentire ragioni quando ho voluto spiegarti."

Gioco con la schiuma, rigirandomela tra le mani, mentre lui mi accarezza i capelli.
Amo la sensazione dei suoi polpastrelli che scorrono tra di essi.

"Ero arrabbiata ok? Prova a metterti nei miei panni? Cosa avrei dovuto fare? Perdonarti subito su due piedi?"

"Hai ragione, lo so. Ma non è facile da spiegare."

Mi giro verso di lui, mettendomi a cavalcioni.
Lo abbraccio, quasi stritolandolo, e gli accarezzo la schiena tatuata.

"Di me ti puoi fidare Ryan, me lo puoi dire cosa ti succede."

Lui mi scruta, poi fa un sorrisino strafottente.
Mi dà un bacio leggero sulla labbra, non nel suo stile.

"È proprio per questo. Io e te Mad, abbiamo una connessione mentale incredibile, ed è questo che mi spaventa."
Mi guarda intensamente negli occhi mentre lo dice.

"Il grande Ryan Collins è in grado di provare paura? Ma non mi dire."
Cerco di sdrammatizzare.

Lui sorride, e penso di morire sul serio.
"Beh sono umano bambolina, e se continui a muoverti così, ne avrai la conferma."

Capisco al volo il doppio senso, e mi accorgo che una parte del suo corpo cambia, per essere più precisi, il suo amico lì sotto.

Avvampo all'istante, e mi allontano un po'.

"Scusami."
Mormoro imbarazzata.

"E per cosa? Dopo tutto quello che abbiamo fatto, ti imbarazzi?"
Non so che dire, e cerco in tutti i modi di coprirmi la faccia.

Lui se ne accorge, e mi avvicina il viso al suo.
"Sei dannamente sexy però, così arrossita."

Sento la faccia andarmi a fuoco, mentre lui mi posa un leggero bacio sulla guancia.

Sto gelando e lui se ne accorge.
"Io direi di uscire."
Annuisco.

Ci avvolgiamo in asciugamani, mentre usciamo dal bagno per poi dirigerci nella sua camera che è attaccata.

Ci asciughiamo, mentre lui mi presta una sua maglietta, e io mi metto le mie mutandine.

"Belle quelle mutandine invisibili."
Mi copro per l'imbarazzo, mentre mi infilo la sua maglietta senza reggiseno.

"Non ti coprire, tanto ti ho già vista tutta nuda." Mi sussurra all'orecchio.
Avvampo, di nuovo.

"Ora cosa facciamo?"
Dico per cambiare argomento.

Sono corsa a casa sua senza dare spiegazioni a Maya ed Andrew, liquidandoli con un solo messaggio.

Non ho voglia di andare a casa, voglio stare tutta la notte con Ryan a chiacchierare.

"Quello che vuoi bambolina. Vuoi un po' di movimento per caso?"
"Ryan! Lo abbiamo già fatto 3 volte, possibile che non pensi ad altro?"

"Sei tu che mi inciti a farlo!"
Poi scoppiamo a ridere.

Si butta sul letto, e io lo seguo buttandomi su di lui.

Inizia a farmi  solletico, e penso di morire soffocata con la mia stessa saliva per quanto sto ridendo.

Ad un tratto mi fermo.
E mi viene in mente una domanda.
"Ryan?"
"Uhm?"
"Noi due cosa siamo?"

Lui mi guarda, ma non risponde.
"Voglio dire, non stiamo insieme, ma non siamo nemmeno amici. Scopiamo e basta." Continuo.

"Non lo so Mad...io voglio conoscerti davvero. Non esiste una definizione per descriverci, siamo semplicemente noi due bambolina."
Mi dà un bacio in fronte, mentre io mi accoccolo sul suo petto.

È strano che sia così.
Di solito non abbiamo mai passato più di un'ora senza scannarci.

Quando l'ho conosciuto, mi sembrava un uomo senza cuore.
La prima volta che l'ho visto poi, è riuscito a terrorizzarmi con un solo sguardo, mentre pestava quell'uomo nel vicolo cieco.

Ancora oggi mi chiedo come mai fosse lì quella notte, ma soprattutto perché stesse picchiando un uomo insieme agli altri.

So che dietro di lui e suo padre si nasconde qualcosa di losco, ma non ho mai avuto il coraggio di chiederglielo.

La curiosità è tanta, ma non voglio rovinare questo momento di tenerezza.

Ad un tratto divento seria, e lui se ne accorge.
"Che succede?"
"Niente pensavo."

"A cosa?"
"È difficile da spiegare."
"Provaci."
Decido di svuotare il sacco.

"Ti ricordi della scatola che abbiamo trovato a casa dei miei quella volta?" "Sì."
"Beh, non ho avuto ancora il coraggio di aprirla, e avrei dovuto farlo con il detective privato che avevo ingaggiato."

"Ma?"
"Ma lui è stato ucciso, qualcuno gli ha causato un incidente. La sua ultima parola è stata Chris."

Appena pronuncio il nome Ryan si gela all'istante.

Che cosa ne sa lui di quello che è successo al mio detective?

•Spazio autrice•
Eccoci di nuovo qui? Che ne pensate di questo capitolo?
Comunque è soltanto un momento di passaggio, il bello deve ancora venire!😏
Fateci sapere cosa ne pensate attraverso una stellina o un commento!
A presto con la seconda parte!🌸

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