Il dolore alla schiena mi sveglia quando il sole é giá sbucato fuori. Mi muovo con cautela, cercando di evitare che una mossa sbagliata mi paralizzi le ossa, e tento di staccare la pelle sudata dal tessuto del divano. Il ventilatore permette un buon ricircolo dell'aria ma gracchia come una bicicletta vecchia e arrugginita, senza escludere il frinio che fanno le pale di sottofondo.
Strizzo per bene gli occhi e sbadiglio con la testa ancora pesante, guardando un pensionato fuori dalla finestra mentre butta la spazzatura sotto casa.
Sul lavabo trovo il rimasuglio della tisana della sera prima e senza annusare l'odore dei problemi che si mischiano nell'aria, mi preparo un caffé doppio.
Cos'é, vorresti dirmi che non vi siete mai baciati, mai fatto l'amore?
Le sue parole continuano a rotolare nella mia testa mentre il pavimento si appanna insieme agli occhi, sotto effetto del vapore e delle lacrime. Mi scolo il caffé tutto d'un fiato contraendo i muscoli mentre lo sento bruciare dentro di me e rimango fermo.
Se n'é annata, Damiá.
N'te serve guardá n'a camera.
Lo senti, lo senti anche adesso.
N'ce sta piú..
Nell'aria, n'a casa, dentro de te.Chiudo gli occhi e vedo Alice sorridermi bella come non mai, accennando delle scuse cosí dolci che fanno cadere tutta la rabbia che ho dentro. Tiene in mano una sigaretta che fuma senza consumarsi mai, mentre bilancia il peso sulla gamba destra e inclina il capo. Me la immagino con i suoi vecchi capelli - un caschetto nero lucido che me faceva 'mpazzí - e con due orecchini a cerchio che sbucano tra le ciocche piastrate.
Mannaggia a te, Alí.
Quanto si bella..Scuoto la testa e cammino fino alla camera, lasciandomela alle spalle con la convinzione di trovare il letto fatto e tutte le sue cose non piú nei cassetti. Quando arrivo di fronte allo specchio del bagno, mi sputo sul naso e lascio che il liquido denso coli fino al piano di marmo dove Bea teneva trucchi, i profumi, le spazzole e quello stupido arriccia capelli che mi scottava sempre le dita. Ora non c'é più niente, a parte le occhiaie e il dolore alla schiena.
L'hai persa, Damiá?
O devi solo rincorrela?
E tutto per cosa? Pe'n messaggio der cazzo e na storia der cazzo e la tua bontá der cazzo.
Alice, nun la dovevi vedé.
Quant'era bella, peró..Sorrido mentre mi infilo una maglia ripescata a caso dall'armadio, pensando a quanto la vita, a volte, sia davvero provvidenziale. Ho fatto star male Alice senza volerlo e ora accade la stessa cosa.
Peccato che non abbia piú rose da bruciare: l'ultima rosa che avevo ha appena fatto le valigie.
[...]
"Non é venuta."
Angelica sbatte le ciglia e fa un passo indietro, come se volesse proteggersi dal mostro che vede di fronte.
"N'c'aveva lezione oggi?"
Lei annuisce con gli occhi grandi, sistemandosi lo zainetto sulle spalle, e io sputo il fumo di lato alla sua guancia, che si colora di paura.
Fó schifo pure a te?
Fisso gli occhi sulla sua borsa logora su una spallina, da cui spunta una cartella di plastica semitrasparente dove tiene le tele e i colori: lo so perché é sporca di tempera da tutte le parti.
"É successo qualcosa?"
Il sole mi colpisce non appena tento di alzare lo sguardo e l'insegna dell'Accademia sembra ridere di me. Angelica, invece, pare solo preoccupata e stordita.
STAI LEGGENDO
un bacio al tabacco 2. | Måneskin
FanficPerché si sa: ogni Dante ha la propria Beatrice. Ma deve attraversare l'Inferno per ritrovarla.