Capitolo 5; Pozioni Ed Esplosioni

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Il mattino seguente Erika pareva uno zombie e quando Zoe le chiese il perché di quella pessima cera, la castana riuscì a raccontarle tutto.

Giunsero davanti alla Sala Grande e lì si imbatterono nei gemelli, accompagnati come al solito da Lee e Angelina, che stava chiacchierando con una bionda che doveva essere Alicia Spinnet.

Quel giorno Fred e George si distinguevano bene: il primo sembrava appena tornato dall'aldilà come Erika, mentre il secondo era solo lievemente assonnato.

Nel momento in cui si notarono, il rosso e la castana si sorrisero così sinceramente che la loro brutta cera sembrò svanire come per magia.

"Facciamo colazione insieme, vi va ragazze?" Propose loro Lee, vedendo che Fred sembrava incapace di fare qualsiasi cosa in quello stato e che George era perso a fissare Angelina.

"Molto volentieri, grazie" accettò Zoe per entrambe, sospettando che Erika non avesse ancora compreso la domanda.

Si avviarono tutti insieme al tavolo che di solito era dei Grifondoro e si sedettero non molto lontani da Harry, Ron ed Hermione; Fred si mise accanto al fratello minore e quasi di fronte a quest'ultimo si posizionò Lee, mentre davanti all'altro prese posto chiaramente il gemello. Zoe andò a mettersi all'altro fianco di Lee, mentre Erika si sedette al fianco libero di Fred ed Angelina a quello di George, sempre parlando con Alicia.

"Ronald, fai veramente schifo!" Esclamò disgutata Hermione seduta accanto a Zoe, mentre il ragazzo staccava con un solo morso mezzo del suo enorme toast.

"Che fe? Ho ae!" Disse sputacchiando briciole ovunque. Harry si abbassò per evitare un tracciante, visto che era seduto alla destra di Hermione, che fortunatamente non fu colpita e non dovette schivare nulla partito dalla bocca del rosso.

"Porca misera Ron! Parla dopo aver ingoiato!" Esclamarono schifati quanto Hermione i gemelli, pulendosi le maniche dalle briciole, mentre Lee se le toglieva dai rasta e Zoe dalla divisa.

"Dicevo, che c'è? Ho fame!"

"Tanto per cambiare" lo rimbeccò Harry.

"Avremmo dovuto intuirlo, magari avremmo evitato un bombardamento di sputacchi e briciole." Sbuffò Hermione.

"Ah, andate al diavolo! Almeno ho il cibo, lui non mi giudica"

"Per forza, anche se parlasse non farebbe in tempo a dire una sillaba che sarebbe già nei meandri del tuo pozzo, ehm volevo dire, stomaco" brontolò Fred, versandosi del caffè e poi versandolo anche a Erika che già sentendone l'odore si era svegliata e lo aveva ringraziato.

"Chiudi quella boccaccia George!" Ribatté Ron.

"Io sono George! Lui è Fred per la miseria nera!" Si lamentò George dall'altra parte del tavolo.

"E che caspio te la prendi con me? Siete identici miseriaccia!" Grugnì Ron.

"Ma è così tutte le mattine qui?" Chiese Zoe, soffocando le risate.

"Sì, quasi tutte" le rispose Angelina, assumendo un'espressione più che rassegnata.

"Che cosa abbiamo alla prima ora? Ho un vuoto di memoria" fece all'improvviso Erika.

"Incantesimi...no, Trasfigurazione...nemmeno, Erbolog..." cercò di ricordare Fred, essendo però colto dallo stesso problema della castana.

"Pozioni" lo interruppe George, per poi aggiungere rivolto al gemello: "E sistemati la camicia e la cravatta cavolo! Se la McGonagall dovesse vederti saresti morto"

"Sì sì, adesso mi sistemo mamma" lo prese in giro Fred, mentre si abbottonava bene la camicia e si faceva il nodo alla cravatta. L'altro ricambiò ridendo e facendogli la linguaccia.

Amore sul campo da Quidditch Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora