Capitolo 4

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La mattina seguente a colazione Fred, George e Lee erano troppo occupati a trovare un imbroglio perfetto per potersi iscrivere al Torneo per calcolare le ragazze, che intanto stavano consultando l'orario: "Cavolo, abbiamo Moody sta mattina alla prima ora!" Esclamò contenta Erika.

"Mh, io non so voi ma a me fa un po' paura" commentò Angelina.

Quando i ragazzi finirono di confabulare si alzarono e insieme alle ragazze si diressero a Difesa Contro le Arti Oscure; fecero trambusto per i posti: Fred e George non volevano stare ai primi banchi, ma nemmeno agli ultimi, quindi si sedettero in seconda fila sotto alla finestra, Erika riuscì a convincere Angelina a sedersi in prima fila davanti alla cattedra e Zoe seguì Lee in ultima fila.

Moody arrivò accompaganto dai soliti tonfi della gamba finta e del bastone e una volta in classe si sedette e prese il registro.

Arrivato al nome Turner puntò entrambi gli occhi su Erika e disse: "L'ultima dei quattro eh? Vorresti diventare Auror anche tu?"

"Sì signore, è la mia più grande ambizione"

"Molto bene, ma vigilanza costante" ruggì, facendo sobbalzare la classe intera.

Arrivato ai Weasley esclamò: "Eh no, siete identici e se vi sedete pure vicini è un disastro. Uno dei due qua davanti, al posto di Johnson"

Si alzò Fred e si scambiò con Angelina, che intanto ringraziava il cielo; Moody seguiva lui con l'occhio normale e con quello magico seguiva lei: "Bene ragazzo, chi dei due sei?"

"Fred signore" rispose, mentre si sedeva.

"Ottimo, a ogni mia lezione così. Ora, il professor Lupin ha fatto un buon lavoro con gli Incantesimi Difensivi e con gli Incantesimi Non Verbali, ma siete indietro con le maledizioni. Siete al sesto anno, mi aspetto che tutti le conosciate tutte; quali sono, quante sono e cosa fanno?"

Tutte le mani scattarono in aria e il professore indicò Erika: "Le maledizioni sono tre, Imperius, Cruciatus e...e Avada Kedavra. Imperius provoca il controllo totale della mente, ma si può contrastare con un forte sforzo di volontà anche se non sempre funziona; Cruciatus è la maledizione della tortura, fanno male persino le ossa se fatta a dovere, ma ci sono diversi modi di bloccarla. Avada Kedavra uccide, non c'è possibilità di schivarla o fermarla. Solo Harry Potter è sopravvissuto a questo alatema mortale"

"Molto bene, molto bene. Weasley, cosa succede se una di queste viene utilizzata su un essere umano?"

"Azkaban a vita" risposero in coro i gemelli, visto che un occhio guardava Fred e l'altro George.

"Ottimo, sulla teoria ci siamo. Adesso vi racconterò alcune mie esperienze e se siete deboli di cuore ne uscirete terrorrizzati ma prestate attenzione!"

Alla fine della lezione erano tutti molto scossi, chi più e chi meno. Mentre andavano a Pozioni Lee ruppe il silenzio: "Si vede che sa cosa sta dicendo. Voglio dire, quando ha raccontato del pezzo di naso che ha perso...mamma mia che impressione"

"Però visto che sa quello di cui parla sicuramente impareremo moltissimo quest'anno! È una fortuna enorme per me, è l'avvio perfetto alla mia carriera" disse Erika tutta contenta.

"Beh, saresti stata comunque una fantastica Auror, con o senza Moody" commentò Fred, passandole un braccio attorno alle spalle. Lei arrossì e gli sorrise, stringendosi a lui.

Nel corridoio di Pozioni molti Serpeverde squadravano Erika e Zoe, la prima perché era ancora appiccicata a Fred e la seconda per via della sua relazione con Lee, ma a loro non importava di quello che pensavano o dicevano alle loro spalle.

"Entrate" li chiamò la fredda voce di Piton.

Quando ebbero preso posto iniziò a spiegare la complessa pozione che avrebbero dovuto eseguire quella mattina: "Allora, chi ha capito almeno come partire?" Chiese infine.

Alzarono la mano solamente Zoe, Erika e Angelina: "Deludente; mi stupisco di vedervi ancora tutti qua. Cinque punti a ciascuna di voi tre. E ora, vi chiedo di scegliere uno per volta i vostri compagni così da poter fare la pozione in gruppo. Non oso immaginare il disastro che succederebbe se vi lasciassi lavorare da soli o in coppia"

Due ore dopo ne usciono tutti quanti coi capelli gonfi e spettinati e le facce stanche; era davvero impossibile quella benedetta pozione.

"Tra un'ora si pranza dai...oh, adesso ho un'ora buca; vorrà dire che studierò" disse Zoe, consultando l'orario.

"Penso che verrò con te" disse Lee.

"Io vado da Alicia, doveva dirmi una cosa sta mattina ma alla fine non abbiamo più parlato" rifletté Angelina, voltandosi indietro e salendo una scala.

"Noi due abbiamo una cosa da sbrigare...ci becchiamo dopo" dissero vaghi Fred e George all'unisono, voltandosi anche loro.

"Io farò pratica con qualche incantesimo in un'aula vuota" decise Erika, andando alla Sala Professori per vedere se ci fosse qualcuno che sapesse indirizzarla in un'aula fuori uso per un'ora.

Vi trovò solo la McGonagall: "Mi scusi professoressa, mi chiedevo se lei sapesse se ci sia un'aula libera fino a pranzo"

"A cosa le serve Turner?" Domandò alzando lo sguardo dai temi che stava correggendo.

"Ho un'ora libera e volevo fare un po' di pratica con Incantesimi, Trasfigurazione e Difesa Contro le Arti Oscure" spiegò la ragazza.

"Se vuoi la mia aula è libera, ma dopo l'uso desidero trovarla come l'ho lasciata" le disse la donna, tornando sui temi.

"Grazie mille professoressa" ringraziò Erika.

"Di nulla, dopotutto sei una studentessa modello, non c'è ragione di non concederti un po' di allenamento extra" disse con un lieve ma caldo sorriso la McGonagall.

Erika ringraziò ancora, poi uscì e si diresse nell'aula di Trasfigurazione.

Si era allenata per mezz'ora senza sosta e le era uscito qualunque incantesimo provato. Stava per esercitarsi su una Fattura quando la porta dietro di lei si aprì: "Hey Ansia, ti disturbo?" Era Fred.

"No, tranquillo, entra pure"

"Che stai facendo?"

"Ho appena finito di provare tutta Trasfigurazione e Incantesimi e stavo per iniziare Difesa Contro le Arti Oscure"

"Secchiona, tanto sai che sei capace di farli, è inutile che ti alleni"

"Li so già fare perché li provo, genio!" Rise Erika, sedendosi su un banco.

Lui rise a sua volta e andò ad abbracciarla. A entrambi il cuore cominciò a battere più forte.

Dopo qualche minuto che stava col mento appoggiato alla spalla dell'amico le sorse una domanda: "Fred, se un giorno litigassimo?"

"Poi faremmo pace, presumo. Perché?"

"Non intendo una piccola discussione, intendo un litigio che potrebbe dividerci...io non voglio che succeda"

Lui si allontanò quel poco che bastò per guardarla dritta negli occhi, le posò le mani sulle guance e le sussurrò: "Hey, io non permetterò che succeda, ok? Ti giuro che se succedesse farei di tutto per poter rimediare, sono pronto a dirlo sotto un Voto Infrangibile"

"Oh Fred!" Sospirò Erika, stringendolo nuovamente a sé. Lui le accarezzò distrattamente i capelli e respirò a fondo il suo profumo, quel profumo che lo faceva sorridere, che gli spegneva il cervello e che gli faceva battere il cuore a mille; il suo profumo preferito.










Angolo autrice:
Ebbene sì, sono viva!
*coscienza* uuh, che gioia -_-
Zitta tu! Ehm dicevo, perdonate l'inattività ma hey, quella cosa babbana che sono costetta a chiamare scuola mi tiene mooolto impegnata, sorry❤️

Amore sul campo da Quidditch Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora