I.

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Erika era seduta sul treno da sola; non aveva trovato nessuno dei suoi amici, né tantomeno il suo fidanzato.

Stava leggendo per l'ennisima volta una copia personale del Quidditch attraverso i Secoli e stava studiando ogni singola tecnica di ogni singolo giocatore; ne avrebbe avuto bisogno quell'anno.

Improvvisamente lo scompartimento si spalancò e due frazioni di secondo dopo la ragazza si trovò soffocata da due persone che la abbracciavano: a giudicare dal mix di treccine e spessi capelli mori si trattava di Angelina e Zoe: "Mi siete mancate anche voi ragazze" rise con la voce un po' strozzata

Dietro le sue amiche c'erano Lee e i gemelli Weasley, così la riccia abbracciò anche il ragazzo della sua migliore amica, poi il gemello del suo fidanzato che la sollevò addirittura nell'entusiasmo e infine il suo fidanzato, che la baciò così amorevolmente da sembrare quasi che avesse bisogno di quello per respirare.

"Ragazzi che bello, quest'anno sono Capitano!" Esultò Angelina, esibendo la spilla

"Grande Angy. Solo che così siamo più rivali di prima in campo" disse Erika entusiasta, mostrando a sua volta la stessa spilla

Gli altri quattro si complimentarono molto con loro, poi cominciarono a discutere di quello che l'ultimo anno e i M.A.G.O. avrebbero portato, oltre allo stress.

Finalmente arrivò ottobre e la gioia delle selezioni per il Quidditch; Erika si rese conto con lieve preoccupazione che tutta la squadra eccetto lei e il Cercatore, Draco Malfoy, era andata via.

Decise quindi di tirare fuori il suo "lato Damian", ovvero il lato attento, preciso, calcolatore, maniacale e pretendente della perfezione. Si presentarono molti più studenti di quanto immaginasse e purtroppo veramente pochi rispondevano alle qualità che voleva lei, infatti ci mise delle ore solo per selezionare quelli più promettenti da cui tirare fuori una squadra coi fiocchi; si rese conto che se Malfoy non era fissato sul battere Potter era anche bravo come Cercatore.

"Ok ragazzi, siete ancora dieci aspiranti Cacciatori, di cui otto dovranno essere eliminati dato che me ne servono solo due, nove Battitori e anche da lì devo ripescarne solo due e quattro Cercatori da cui devo prenderne solo uno; ah si, dimenticavo i sette Portieri. So che siete stanchi, ma vi chiedo un ultimo sforzo"

Un paio di aspiranti Cacciatori, un Battitore, due Cercatori e tre Portieri decisero di abbandonare, perché capirono che gli allenamenti che sarebbero venuti dopo le selezioni sarebbero state mille volte peggio di queste ultime. Alla fine prese un Cacciatore e una Cacciatrice, dovette accontentarsi di due battitori uno più scemo dell'altro (erano anche amici di Malfoy), ma almeno forzuti e in grado di distinguere i Bolidi dalla Pluffa. Poi c'era un Portiere eccezzionale che non ne aveva persa mezza e infine Malfoy restò come Cercatore; Erika credeva in lui, pensava che meritasse una possibilità.

Alla fine Erika non capì se era più stanca lei o quelli che avrebbe dovuto allenare dalla settimana prossima; inutile dire che si ricordò di dover fare ancora tutti i compiti per il giorno seguente, in più avrebbe dovuto portarsi un pochetto avanti.

Finì per stare sveglia fino a mezzanotte e mezza passata e quando finalmente riuscì a mettersi a letto, crollò all'istante, senza nemmeno mettersi il pigiama.

La mattina seguente, nemmeno il naso umido di Rufus la svegliava, così Zoe fu costretta a buttarla giù dal letto, letteralmente. Si sistemarono e si avviarono insieme a fare colazione.

"Ragazzi, sono morta" annunciò Erika, sedendosi accanto a Fred e lasciando cadere la testa sulla sua spalla

"Selezioni dure? O troppi compiti?" Chiese il rosso, passandole un braccio attorno alla vita

"Entrambe le cose" rispose lei, sorridendo alle carezze del fidanzato. Poi alzò lo sguardo e chiese ad Angelina: "A te come sono andate invece le selezioni?"

"Bene tutto sommato, ma in realtà i Portieri facevano uno più pena dell'altro, quindi è stato complicato trovare quello che potrebbe avere del potenziale..." rispose la Grifondoro, lanciando alcuni sguardi in una direzione non ben definita

"E chi sarebbe?" Chiese curiosa Zoe, mentre Lee guardava da un gemello all'altro

"Ron Weasley, nostro fratello" rispose George; non si capiva se fosse imbarazzato oppure preoccupato

"Non è che faccia pena...ha solo un po' d'ansia da prestazione" intervenne Lee, con un po' di pietà nella voce

"Sì, ma anche quando non è in ansia non è che sia un fenomeno tipo Ginny come Cacciatrice, o io e George come Battitori, o Charlie come Cercatore. È bravino" commentò Fred, con una smorfia strana

"Vedete di non demoralizzarlo, altrimenti vi demolisco" li avvisò Angelina, assumendo un cipiglio molto simile a quello della McGonagall

"Tranquilla piccola, lo prendiamo solo in giro perché è diventato Perfetto, ops, volevo dire Prefetto" rise George

"Sì, stiamo aspettando che magari diventi anche Zuccaposcuola, ehm volevo dire, Caposcuola" aggiunse Fred, ridendo a sua volta. Anche Lee si era unito alla loro ilarità per via dei giochi di parole.

Angelina si batté una mano sulla fronte, Zoe roteò gli occhi esasperata ed Erika diede leggermente di gomito a Fred, che però non smise di ridere; sembrava quasi non se ne fosse reso conto.

La loro serenità venne interrotta da un falsissimo e acutissimo colpo di tosse: alzarono tutti e sei lo sguardo e si ritrovarono difronte la Umbridge: "Mie care, perché non siete sedute al tavolo coi vostri compagni di Serpeverde?" Chiese mielosa a Erika e Zoe; quest'ultima provò a dare una risposta, ma venne interrotta da un gesto dell'amica.

La riccia guardò fissa negli occhi la 'professoressa' e quasi ringhiò: "Stiamo solo facendo colazione come tutti i giorni. Non è nessun pasto particolare per cui bisogna stare al proprio tavolo, ergo non stiamo facendo niente di male e soprattutto non stiamo infrangendo le regole. Ora ci scusi tanto, ma io e i miei amici abbiamo lezione di Pozioni e al professor Piton non piacciono i ritardatari." Si alzò e gli altri cinque seguirono il suo esempio, ma prima di andarsene sforzò un sorriso e si costrinse a dire: "Buona giornata professoressa"

Quando sbucarono nella Sala d'Ingresso Fred sospirò adorante: "Ti amo da impazzire"

Erika rise e lo prese per mano; entrati in classe Piton fulminò Fred, quindi si lasciarono la mano, un po' imbarazzati.

Ottobre trascorse turbolento, tra duri allenamenti e montagne di compiti; qualcuno come Erika e Angelina prendeva molto (troppo) sul serio il Quidditch, qualcun altro come Zoe dava di matto ogni volta per riuscire a portarsi molto avanti con lo studio, altri ancora (veramente pochi in realtà) come Fred e George si interessavano il giusto allo sport e se ne fregavano totalmente dei compiti e di conseguenza prendendo voti disastrosi; molto pochi riuscivano ad essere equilibrati e, stranamente, Lee era tra questi.

Amore sul campo da Quidditch Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora