Capitolo 7

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"Un ballo! Dei maledettissimi vestiti da cerimonia per uno stupido ballo!" Sbottò Lee a Trasfigurazione, lasciando cadere la testa sul banco e di conseguenza prendendo una testata.

"Non è uno stupido ballo! È uno dei balli più importanti della storia Lee!" Lo riprese Zoe, indignata.

"Lo so piccola, ma ste cose non fanno proprio per me..." brontolò lui, intrecciando le dita con quelle della fidanzata, che sospirò e gli accarezzò la testa con la mano libera.

"Voi sapete già con chi andare?" Domandò in seguito Zoe, rivolta agli amici.

"No ma...Angy, vuoi venirci con me?" Fece George, arrossendo parecchio.

"Oh! Certo, molto volentieri. Ma da amici o...?" Rispose stranamente timida la ragazza.

"Beh ecco, io...io pensavo ad un appuntamento vero..." confessò George.

"Ah; perfetto allora, va bene" disse Angelina, raggiante. George avrebbe potuto svenire dalla gioia da un momento all'altro.

"Era ora!" Esultò Fred, poi guardò Erika e si fece coraggio: "Tu vuoi venire con me?"

"Ma certo che sì" rispose lei. Non approfondirono però la questione appuntamento tra amici o appuntamento vero, anche perché la McGonagall li riprese, dato che si era accorta che erano tutti e sei disattenti.

"Non vogliamo altri 'tapiri', giusto?" Finì secca la donna. E questa volta fu Angelina a dare una testata al banco.

La sera del ballo i tre ragazzi erano uno più nervoso dell'altro: "Porca di quella vacca, non riesco ad allacciare questo stupido papillon!" Sbuffò Lee, trafficando con il colletto della camicia.

"Ok, quest'abito mi fa sembrare un imbecille fatto e finito" commentò desolato George.

"Lo sei...miseriaccia, stupidi capelli andate a posto!" Fece Fred, nel tentativo di domare la sua chioma rossa e ribelle.

"Stupido" rispose George, cercando di sistemarsi il mantello come meglio poteva.

Jonas e Josh, i loro compagni di dormitorio, li stavano guardando con un misto di scherno e pietà: "Oh, dai che andate benone su! Muoviamoci" li esortò Jonas, senza tanti complimenti.

"Infatti raga, datevi una mossa" ribadì Josh, col suo modo di parlare da periferia di città.

"E va bene!" Esclamarono i tre amici, seguendo i due ragazzi fuori dal dormitorio.

E le ragazze? Beh, erano nella stessa situazione ma amplificata di 20 volte almeno.

Si erano incontrate nel dormitorio di Angelina, su permesso speciale della professoressa McGonagall.

"OmmioGodric che schifo di capelli! Non dovevo sciogliere le treccine, non dovevo!" Strillò Angelina.

"Ma smettila! I miei fanno schifo così acconciati" si lamentò Zoe, sistemando le due piccole trecce ai lati della testa che formavano una specie di piccola corona e che poi andavano a unirsi al resto dei capelli in uno chignon alto.

Erika era talmente nel panico da non riuscire nemmeno a parlare. Continuava a sistemarsi il vestito e i capelli non la convincevano mai: non la smetteva più di passare da riccia a liscia e da liscia a riccia. Infine optò per i ricci (che comunque ancora non la convincevano). Poi se la prese anche con gli occhi che come un caleidoscopio passavano dal verde chiarissimo al blu al grigio, fin quando non decise di lasciarli verdi; tanto a Fred piacevano, giusto?

"Ok, adesso basta! Siete bellissime tutte e tre. E quei tre stupidoni già vi sbavano dietro quando siete in divisa scolastica, figuratevi adesso!" Le riprese Alicia, esasperata dalle loro paranoie.

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