VI.

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L'ES al completo (con qualche membro in più, viste le sempre più evidenti stupidaggini dette dal Ministero e dalla Umbridge) si trovavano nella Stanza delle Necessità.

Harry aveva dato le indicazioni ai nuovi arrivati per iniziare dalle basi, mentre i membri più "vecchi" si stavano preparando a eseguire un Incanto Patrono: l'emozione era palpabile.

"Deve essere un ricordo felice, intenso o entrambe le cose: mi raccomando, è molto importante" aveva finito di spiegare Harry.

Erika subito si focalizzò sui ricordi più belli che aveva della madre, ma a quei ricordi si affiancarono quelli del primo bacio tra lei e Fred al binario, il loro San Valentino tra "amici", la loro scappatella ai Tre Manici di Scopa, la serata del Ballo del Ceppo, il loro primo San Valentino da coppia e la loro prima volta.

Pronunciò l'incantesimo e subito un qualcosa di argenteo esplose fuori dalla sua bacchetta: piano piano prese forma, rivelandosi un lupo.

Il patrono le girò attorno un paio di volte, come a volerla riconoscere, si sedette di fronte a lei e piegò la testa in avanti, come a volersi inchinare, poi scomparve.

Pochi minuti dopo anche Fred e George riuscirono a produrne uno e, al contrario di come tutti si aspettavano, erano due animali differenti: Fred aveva chiaramente una iena che balzò in avanti una volta uscita dalla bacchetta poi tornò indietro trotterellando, sparendo gradualmente, mentre George produsse un coyote che atterò elegante e guardingo che prima di sparire simulò le movenze di un ululato.

L'atmosfera era allegra e un po' casinista, tutto quel pensare a ricordi felici e intensi sembrava aver dato ancora più vita ai ragazzi, che già ci mettevano anima e corpo in quel "gruppo di studio".

Però d'un tratto, la Umbridge buttò giù la porta (o il muro, volendo indicarlo da fuori) della Stanza e di conseguenza aveva scoperto tutti quanti.

La punizione fu dura, ma Erika si divertì a vedere quella megera in rosa infuriarsi per via del fatto che ogni volta che le sue stupide "penne al sangue" la ferivano, lei richiudeva la ferita grazie al suo essere una Metamorfus Magus.

Subito dopo la punizione chiese a Madame Pomfrey una notevole quantità di Essenza di Purvincolo, per guarire bene e velocemente le ferite degli amici che non avevano la sua stessa fortuna; Hermione le suggerì anche di utilizzare Epismendo se vedeva che qualcuno aveva le parole incise troppo profondamente.

Qualche giorno dopo, durante un cambio d'ora, Fred e George presero in disparte Erika e Angelina: "Dobbiamo dirvi una cosa" avevano detto all'unisono i gemelli.

"Che succede?" Chiese leggermente preoccupata Angelina

"Noi...abbiamo deciso di lasciare Hogwarts. Prima degli esami" rispose immediatamente George, senza riuscire a guardare la sua ragazza negli occhi

"Ma siete diventati matti?" Esclamò Erika incredula; quasi quasi si aspettava che fosse uno dei loro soliti scherzi di pessimo gusto

"Ogni prodotto che avevamo progettato di vendere nel nostro futuro negozio di scherzi è pronto, abbiamo già trovato un locale a Diagon Alley...e di conseguenza la scuola non ci serve più a niente" spiegò Fred

Le due amiche si guardarono: sapevano benissimo quanto quei due ci tenessero a quel negozio quindi, seppur dovendo accettare l'idea di non finire la scuola insieme a loro, dissero di comprendere quella decisione.

I gemelli ne furono molto sollevati; George prese per mano Angelina e insieme si mischiarono al flusso di studenti che invadeva il corridoio affianco allo sgabuzzino dove si erano imboscati per parlare.

"Perciò te ne andrai a breve?" Fece Erika, guardando il pavimento

"Sì, ma non ti libererai così facilmente di me" scherzò Fred, per poi aggiungere serio: "In ogni caso, appena sarai fuori anche tu e se lo vorrai, ci sarà una casetta tutta nostra ad attenderti"

"Mi stai proponendo di convivere?" Domandò allegra la riccia

"A quanto pare" rise il rosso

Lei gli gettò le braccia al collo e lo abbracciò forte, ridendo da tanto era felice di quella proposta; lui rispose all'abbraccio altrettanto felice che lei avesse accettato.

La settimana seguente i gemelli Weasley se ne andarono con grande stile: si ripresero le loro scope dalla Umbridge, crearono una palude in un corridoio dall'altra parte della scuola rispetto all'ufficio della Umbridge, le aizzarono contro Peeves, fecero esplodere decine di fuochi d'artificio e infine sparirono.

"Certo che potevano portare via anche me, sti infami" brontolò Lee quella sera

"E poi che avresti fatto coi tuoi?" Gli fece ricordare Zoe

"Ah, giusto" ammise il Grifondoro

"Ragazzi, ma ci rendiamo conto che tra meno di una settimana faremo i M.A.G.O.?" Sospirò Angelina, con un misto di tristezza e sollievo nella voce

"Certo che alla fine sette anni sono volati come niente" commentò Erika

I quattro chiacchierarono ancora un po' in biblioteca, poi studiarono e infine si coricarono: sarebbero stati gli ultimi giorni più pesanti che mai.

Gli esami in realtà volarono e sia Lee, che Zoe, che Angelina, che Erika erano più che soddisfatti dei loro risultati: ora gli restavano solo gli ultimi tre giorni da godersi in tutta tranquillità sotto il sole in riva al Lago Nero.

"Non vedo l'ora di arrivare a Londra, voglio correre a vedere il negozio di Fred e George" sospirò Lee, stendendosi sull'erba fresca

"Scommetto che saranno al Binario ad aspettarci. George si sentiva parecchio in colpa a lasciarmi qui" ridacchiò Angelina

"Non hai visto il musino da cucciolo di Curp bastonato che ha fatto Fred mentre me lo diceva" rispose Erika

"Ehm, mi sa che ho aumentato il loro senso di colpa..." fece Lee un po' a disagio, tornando a sedersi

"Che hai combinato?" Chiese Zoe, stupita da quell'affermazione

"Ecco, ci sono rimasto un po' male perché comunque loro sono i miei migliori amici da sette anni e sapere che non avremmo completato la scuola insieme mi ha fatto sentire triste, ma visto che non volevo darlo a vedere ho incrociato le braccia e gli ho detto 'quella è la porta'. Loro si sono rattristati e se ne sono andati" confessò il ragazzo, sospirando tristemente.

Angelina decise di fare una cosa che non aveva mai fatto in sette anni di conoscenza: lo abbracciò: "È proprio perché sono i tuoi migliori amici sanno che non eri davvero arrabbiato con loro" lo consolò

Finalmente giunsero al Binario per l'ultima volta e, come si aspettavano, Fred e George li aspettavano: "Cavolo, che classe ragazzi! È pelle di drago?" Esclamò colpita Zoe, non appena li vide

"Sì, nuova collezione. Vi piace?" Fece George fiero, baciando Angelina

"Chi sei tu, che ne hai fatto del mio Fred in t-shirt e jeans?" Scherzò Erika, tuffandosi tra le braccia del rosso

"Divertente piccola, molto divertente" rispose lui ironico, baciandola sul naso

Dopo gli ultimi saluti Lee e Zoe si Smaterializzarono ognuno a casa propria, mentre Fred e George accompagnarono Erika e Angelina alle loro abitazioni; entrambe dovevano preparare tutta la loro roba, perché sarebbero andate a convivere coi ragazzi che amavano e che grazie alla loro passione per gli scherzi erano riusciti a fare soldi rendendo felici le altre persone (forse un po' meno felici coloro che avrebbero ricevuto gli scherzi)

Amore sul campo da Quidditch Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora