Capitolo III.

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(Harry Potter e i Doni della Morte)

Fred e Erika sapevano bene che presto ci sarebbe stata una battaglia; erano molto stressati da diversi mesi.

Lei continuava ad avere incubi riguardo l'omicidio di sua madre e si svegliava madida di sudore freddo e urlando nel cuore della notte, mentre lui se ne stava sempre zitto, rispondeva a monosillabi e cerava di stare sempre solo.

Come se non bastasse, non vedevano e non sentivano (per paura di essere intercettati) più le loro famiglie perché avevano abbandonato i rispettivi lavori, perciò non sapevano come stavano e questo li rendeva ancora più nervosi.

L'ultima cosa che Erika sapeva solo di suo fratello Damian era che due mesi prima di abbandonare il Ministero Syria aveva scoperto di essere incinta e pochi giorni prima che se ne andassero dall'Ufficio Auror avevano annunciato che si sarebbero sposati di nascosto e che la cerimonia l'avrebbero fatta quando le acque si sarebbero calmate.

Una sera Fred era andato a letto presto, mentre Erika era rimasta in cucina a farsi qualche tisana calda per calmare i nervi, con Rufus che le teneva il muso appoggiato a un ginocchio.

Quando andò in camera anche lei, il suo ragazzo disse: "Dobbiamo parlare"

"Hai assolutamente ragione. Comincia tu" concordò lei, stendendosi di fianco al rosso

"Voglio tornare alla Tana. Non riesco a stare un giorno di più senza sapere se stanno bene o meno"

"Anch'io in realtà volevo andare a casa da mio padre e Alex"

"Allora io tornerò a casa e tu pure. E ora un'ultima cosa: quando tutto questo sarà finito, voglio sposarti Erika Turner. Ti amo e voglio passare tutta la mia vita con te. Tu lo vuoi?"

"Certo che lo voglio! Ti amo anch'io Fred Weasley"

Si baciarono con molta passione e quella notte Erika non ebbe incubi: finché stava tra le braccia del suo Fred niente poteva farla stare male.

La mattina seguente iniziarono già a fare i bagagli; Erika Tarsfigurò Rufus in una collana (come faceva a scuola) e se lo mise al collo. Lo avrebbe ritrasformato una volta a casa Turner.

Qualche giorno dopo Fred andò alla Tana e lì trovò George, Charlie e i suoi genitori; Bill era a Villa Conchiglia con Fleur, Percy non avevano idea di dove fosse quando stava fuori dal Ministero, Ron era chissà dove e Ginny era incastrata a Hogwarts (che intanto era finita nelle mani dei Mangiamorte).

Erika invece trovò tutti quanti a casa sua: suo padre, Alex, Cameron e Mark e Damian e Syria (il cui pancione iniziava a notarsi un bel po').

"Dov'è Fred?" Gli chiese dopo averla salutata sua sorella

"A casa sua. Non riuscivamo più a stare senza sapere come stavano le nostre famiglie" rispose la riccia

"Quindi non è successo niente di brutto tra di voi, giusto?" Domandò Cameron

"No. Anzi, mi ha persino chiesto di sposarlo dopo che tutto questo macello sarà finito" lo rassicurò la sorella.

"Congratulazioni!" Esclamarono in coro tutti quanti, facendola sorridere.

Il tempo passava a tratti lento e a tratti veloce. Ansia e terrore crescevano sempre di più, finché giunse il fatidico momento che sarebbe stato ricordato come la Battaglia di Hogwarts.

Prima di andare ad Hogsmeade per riuscire ad introdursi nel castello, Damian supplicò Syria di restare a casa; lei accettò, ma fece promettere al marito di tornare da lei e loro figlio. Lui la rassicurò con un bacio e poi si Smaterializzò con gli altri.

Ad Hogsmeade trovarono Madame Rosmerta che li indirizzò al pub La Testa di Porco, dove Aberfort Silente controllò che non fossero Maghi Oscuri e dopodiché li introdusse in un nuovo passaggio segreto che sbucava nella Stanza delle Necessità.

Lì trovarono un sacco di ragazzi che si erano ribellati alla nuova Hogwarts più Zoe, Lee, Angelina, Harry, Hermione e altri vecchi alunni usciti da poco, Fleur e tutti i Weasley meno Charlie (che era tornato in Romania a recuperare quanti più draghi possibile per combattere, insieme ad altri addestratori). A quanto pareva Percy era tornato dalla sua famiglia ed era stato calorosamente accolto.

Più il tempo passava, e più la Stanza si affollava di gente pronta a difendere Hogwarts.

Nel mentre la McGonagall era riuscita a cacciare Piton e i Mangiamorte all'interno della scuola lo seguirono; in quel momento chi voleva lasciare Hogwarts era libero di farlo, i minorenni o furono mandati a casa, oppure decisero di restare nella Stanza delle Necessità. Chi invece era maggiorenne e aveva deciso di restare poteva combattere.

Usciti dalla Stanza, molti iniziarono a creare una potente difesa intorno al castello.

Fred, George, Erika, Angelina, Lee e Zoe si scambiarono degli abbracci, sperando di rivedersi sani e salvi a fine battaglia.

Approfittarono della momentanea difesa per posizionarsi in tutto il castello e per prepararsi bene a combattere.

I Turner si erano messi abbastanza vicini; ognuno di loro voleva assolutamente una cosa: Fenrir Grayback morto.

Erika si sentì molto strana: non aveva mai desiderato uccidere niente e nessuno, ma quel lupo mannaro le aveva portato via la madre e lei lo avrebbe ripagato portandogli via la vita.

A suo parere, quell'essere aveva fatto abbastanza danni e non solo a loro, ma a molte altre persone tra cui Remus Lupin, che era un lupo mannaro per colpa sua e Bill Weasley, che era stato sfregiato poco meno di un anno prima.

Era il momento di farla finita una buona volta.

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