II.

2.5K 121 13
                                    

Erika e Fred erano seduti sugli spalti del Campo da Quidditch; si tenevano per mano e osservavano le nuvole passare pigre davanti al sole, mentre una leggera brezza fresca scombinava loro i capelli.

"È qui che è cominciato tutto due anni fa..." disse Fred, guardando il profilo della sua ragazza

"Cosa darei perché tu mi avessi colpita prima con un Bolide; scherzi a parte, non dimenticherò mai quel giorno che mi ha fatto incontrare il ragazzo meraviglioso che mi tiene ora per mano" sospirò felice Erika, guardando a sua volta negli occhi color nocciola del fidanzato

Lui sorrise e la baciò dolcemente. Lei si accoccolò meglio al petto del rosso e sorrise.

"Sai che questo fine settimana c'è la prima gita a Hogsmeade, vero?" Chiese improvvisamente Fred

"Certo, perché me lo chiedi?" Rispose lei, alzando la testa e guardandolo nuovamente negli occhi

"Mio fratello Ron mi ha avvisato che Harry ha delle cose interessanti da dire giù alla Testa di Porco. Hai voglia di venire con me, George, Lee e Angelina? Porta anche Zoe se vuoi, a meno che non l'abbia già informata Lee" propose il ragazzo

Erika, ci rifletté su un po', poi disse: "Mi sembra un'ottima idea, spero sia qualcosa che riguardi lo spodestare quella stupida megera della Umbridge"

"Amore mio, tu non sai quanto io abbia voglia di portarti nella Stanza delle Necessità per delle ore quando parli così" fece Fred, in tono sognante e leggermente pervertito; per tutta risposta infatti la riccia lo schiaffeggiò affettuosamente ad una spalla e rise.

"Ma se ci andassimo davvero? Voglio dire, è un po' che non lo facciamo..." buttò lì Erika, giocherellando con il cappuccio della felpa del suo ragazzo

"Pensi che rifiuterei mai? Forza, muoviamoci. Soprattutto prima che inizi la stagione del Quidditch che potrebbe portare potenziali litigi" ripose il rosso, con un gran sorriso stampato in volto

"Ti amo, ma se un po' imbecille" rise la ragazza, mentre si lasciava trascinare dal fidanzato

Passarono un'intensa ora nella Stanza, poi andarono in biblioteca a studiare; Fred espresse tutto il suo disappunto continuando a fare scherzi a Madame Pince e quando questa diede di matto decise di piantarla, anche perché lo sguardo assassino di Erika non lasciava molto spazio ad altre opzioni.

Quel sabato i sei ragazzi fecero un giro a Zonco e Mielandia prima di andare alla Testa di Porco; quando entrarono, c'era già un bel po' di gente, principalmente del quinto anno. Gli altri erano del quarto, amici di Ginny probabilmente; loro erano gli unici del settimo.

Inizialmente la riunione fu incasinata, ma quando Harry riuscì a parlare fece un gran bel discorso, completato poi in bellezza da Hermione.

"Ci uniamo a questo gruppo...?" Propose Lee

"Io ci sto" esclamò Angelina, abbastanza forte perché gli indecisi/scettici la sentissero

"Io pure" concordarono in coro Zoe e Erika; questo lasciò basiti due Tassofrasso

"E noi tre non ce lo facciamo chiedere due volte, giusto?" Completò Fred, guardando il suo gemello e il loro migliore amico

"Ovvio" gli risposero questi in coro

Harry sembrava sempre più carico ad ogni firma che si aggiungeva alla pergamena presentata da Hermione, mentre quest'utlima e Ron sembravano felici di vedere che il loro amico fosse finalmente sicuro che non proprio tutti lo pensassero pazzo.

Ma la mattina dopo successe qualcosa che complicò parecchio la situazione: la Umbridge aveva deciso di sciogliere tutte le associazioni studentesche.

Subito i Capitani di Quidditch delle quattro Case si fecero dare i permessi per mantenere la squadra e così fecero anche quelli che facevano tornei di Gobbiglie o di Scacchi Magici. Per fortuna la donna gli diede subito i permessi.

Da quel primo, stupido decreto didattico se ne aggiunsero altri più stupidi, quali avere un abbigliamento perfetto sempre e comunque, stare ad almeno cinque centimetri gli uni dagli altri o mangiare sempre al proprio tavolo; questo fu quello che infastidì di più i sei amici.

"Stupida rospa ciospa" brontolò Lee, sedendosi accanto a Zoe a Incantesimi

"Non possiamo buttarla ad Azkaban per idiozia eccessiva?" Domandò George, lanciando la borsa dei libri sotto al banco

"Altro che Inquisitore Supremo, quella è una Rimbambita suprema" sbuffò Angelina, facendo sedere George e mettendosi poi accanto a lui

"Se non fosse che non posso mettere nei guai la mia famiglia che lavora al Ministero le lancerei una fattura coi fiocchi" ringhiò Erika

"Io posso farlo, gliela lancio su per il..." disse Fred arrabbiato

"Zitto!" Esclamò Zoe con voce acuta, per coprire le oscenità che stavano uscendo dalla bocca del rosso mentre il professore stava entrando.

"Weasley, qualunque sia dei due, non sono proprio in disaccordo con quello che stava dicendo, ma le consiglio di stare buono. Risolveremo anche questa, vedrà" disse Flitwick in tono calmo

Inutile dire che la classe intera era basita; normalente Fred sarebbe stato punito duramente se fosse stato sentito da un professore ad affibbiare quelle perole ad un altro insegnante, ma evidentemente la Umbridge era così antipatica e falsa che era odiata persino dal resto del corpo insegnanti.

Ogni lezione di Difesa Contro le Arti Oscure era una vera e propria tortura: facevano solo teoria, che tra l'altro sembrava scritta per bambini di cinque anni, e non potevano nemmeno tenere le bacchette sul banco, altrimenti si beccavano una punizione.

"Non ho mai odiato così tanto nessuno in vita mia!" Sbottò esasperata Angelina, al termine della lezione

"Io la uccido. Vado ad Azkaban col sorriso" ringhiò Lee

"Ma proprio nell'anno dei M.A.G.O. doveva capitarci?" Piagnucolò Zoe, che nonostante fosse devota allo studio aveva smesso di seguire le lezioni della Umbridge

"La sfiga non ha limiti. Sul serio" rispose George, prendendo per mano Angelina.

Fred fece lo stesso con Erika; era talmente arrabbiato da non proferire parola, così la sua ragazza decise di allontanarlo dal gruppo di amici con una scusa per tentare di calmarlo

"Io devo andare un attimo nell'aula di Incantesimi, credo di aver scordato là il mio libro. Fred, mi accompagni?" Disse

"Certo" rispose e insieme fecero rotta verso l'aula

Arrivati al settimo piano però, Fred si rese conto che Erika non era affatto intenzionata ad andare ad Incantesimi, bensì alla Stanza delle Necessità.

"Perché qui?" Domandò

"Quella donna ti innervosisce sempre tantissimo e qui credo sia l'unico posto lontano da occhi e orecchie indiscreti dove tu possa calmarti velocemente" rispose la riccia, mentre una porta si materializzava sul muro di fronte a loro.

Lo trascinò dentro e si ritrovarono in un gazebo all'aria aperta. Come fosse possibile era un mistero, ma si trattava di Hogwarts, tutto era possibile lì.

"È bello qui" ammise il rosso, respirando a pieni polmoni. Si sentiva già meglio

"Sono o non sono la fidanzata migliore del momdo?" Rise Erika, andando ad abbracciarlo

"E anche la più bella, la più furba, la più dolce...la più tutto insomma" rispose Fred ridendo a sua volta, baciandole il naso

La ragazza lo attirò a sé per il colletto della camicia e lo baciò. Purtroppo la campanella suonò ed entrambi capirono che sarebbero arrivati in ritardo ad Erbologia.

Ma in realtà, non era un problema per nessuno dei due, visto che mentre correvano per il castello, ridevano spensierati.

E sì, sono viva. Finalmente un po' d'ispirazione è tornata!

Speriamo che non se ne vada dai Dissennatori durante maggio, che io odio profondamente per via di tuuuutto il lavoro che danno da fare

E niente, al prossimo capitolo ✌🏻💚

Amore sul campo da Quidditch Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora