III.

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"Ma si può sapere cosa vi prende a voi tre? Voi due vi lamentate ogni volta che saltate in sella alle scope e vi sedete e tu solo quando ti siedi! Che avete combinato, in nome di Godric?" Sbottò Angelina, all'ennesima smorfia dei gemelli e di Lee.

"Nulla" borbottò Lee, mentre gemeva al contatto con la sedia della biblioteca

"Una cosa che stiamo risolvendo, tranquilla amore" rispose George, che pareva sul punto di lanciare un urlo di dolore

"Fred?" Fece Erika, osservando il suo fidanzato guardare affranto la sedia, quasi come se sopra ci fosse bava di Streeler

"Come ha detto George, si tratta di, uhm, un incidente di percorso che presto risolveremo"

"Fossi in voi ci rinuncerei. Quando fanno così è perché ne stanno combinando una delle loro, lo sapete" consigliò Zoe, mentre iniziava a scrivere uno delle decine di temi che avevano da svolgere.

Angelina scosse la testa e iniziò a sua volta i compiti; Erika invece osservò Fred sedersi e mettersi un pugno in bocca per soffocare il gemito di dolore che gli era scappato non appena era entrato in contatto con la sedia.

"In effetti, ho paura a conoscere il motivo della vostra sofferenza" commentò, poi seguì l'esempio delle amiche e si concentrò per prima cosa su uno dei tre temi di Pozioni.

"Ah, avete sentito che Harry ha trovato un posto per allenarci?" Disse all'improvviso Lee, rivolto a Zoe ed Erika

"No, dove e quando ha fissato il primo incontro?" Esclamò la sua ragazza, alzando lo sguardo dal tema di Erbologia

"Questa sera alle otto all'arazzo di Barnaba il Babbeo bastonato dai Troll" ripose Angelina

Erika lanciò uno sguardo a Fred, che fece un'impercettibile scrollata di spalle e lo sguardo un po' colpevole; vicino a quell'arazzo c'era la Stanza delle Necessità, dove loro andavano sempre per passare un po' di tempo totalmente da soli.

"Non ci avevo pensato" sillabò la riccia a Fred

"Nemmeno io" fece di rimando lui, cercando di non farsi notare da George, che proprio in quel momento aveva alzato la testa per riflettere su un termine di Incantesimi che probabilmente non gli veniva in quel momento.

Quella sera tutti si ritrovarono nella Stanza, che sembrava volesse aiutarli a combattere: c'erano strumenti e attrezzature di ogni tipo, ognuno con un preciso scopo.

Dopo aver deciso tutti insieme che Harry sarebbe stato il capo cercarono anche un nome, che fu un po' più complicato.

"Lega Anti-Umbridge?" Suggerì Angelina

"Oppure meglio ancora, il Gruppo Il Ministero della Magia è Deficiente?" Propose entusiasta Fred

"O magari La Umbridge è Un Troll?" Buttò lì con entusiasmo Erika

Tutte e tre le proposte ricevettero sguardi severi da parte di Hermione, soprattutto quella di Fred

"Che ne dite di Esercitazioni Segrete? In breve ES, così nessuno potrebbe capire di che parliamo" disse Cho Chang, la Cercatrice di Corvonero

"ES mi piace, ma facciamo che sta Per Esercito di Silente; non è quello il peggior incubo del Ministero?" Propose infine Ginny

Tutti accettarono con entusiasmo quella proposta.

"Quella piccola peste è nostra sorella!" Esclamò fiero George

"Siamo così orgogliosi di lei!" Finse di commuoversi Fred, abbracciandola

"Per forza, sta venendo su quasi identica a voi due" rise Ron

Dopodiché cominciarono la prima lezione: Harry li fece esercitare con l'Expelliarmus.

Erika lo trovò un po' strano, ma nom fece obiezioni; ovviamente i gemelli fecero qualche scherzo, cosa che Harry sopportò e stroncò con molta calma e diplomazia.

"Io li avrei presi a librate in testa al suo posto" sbuffò semi divertita Angelina, che era in coppia con Erika

"Non oso immaginare cosa voglia dire allenarli" ridacchiò la riccia, ricordando che l'amica era Capitano della squadra

"Un incubo. Fidati" la informò la ragazza di George

Nel frattempo Harry passava tra le coppie; su qualcuna si soffermò parecchio, su altre un po' di meno e su altre ancora non ebbe nulla da obiettare.

Alle nove e dieci li rispedì tutti nelle rispettive Sale Comune, ma solo dopo aver detto di aspettarli il mercoledì seguente alla stessa ora e chiaramente allo stesso posto.

"È stato...wow!" Commentò allegra Zoe, mentre lei ed Erika entravano nel dormitorio

"Non vedo l'ora di passare a incantesimi e fatture più difficli!" Esultò Erika, per poi aggiungere: "E comunque Potter non se la cava affatto male come insegnante. Silente dovrebbe dargli cattedra fissa quasi quasi" scherzò infine

"Di sicuro sarebbe meglio lui della Umbridge; non pensavo di stoccare troppo la bacchetta con quell'incantesimo, sai?" Disse Zoe

"Ha fatto bene a partire dalle basi. Non è mai tardi per imparare" esordì saggia la riccia

"Hai proprio ragione amica mia...oh, Rufus! Giù dal mio letto, santa Morgana!"

"Rufus, cattivo, vieni qui!" Lo richiamò la padrona

Il cagnone andò da lei scodinzolando, per poi saltare sul suo letto: "Ah beh, tanto ci sono abituata; a casa mi dorme sempre sul letto" si rassegnò Erika, scorollando le spalle, per poi mettersi il pigiama e infilarsi sotto le coperte

"Lo vizi troppo, ecco perché" la rimproverò Zoe, facendo la stessa cosa dell'amica

"Tecnicamente è anche colpa di Cameron..." si difese l'altra, dando una grattatina dietro le orecchie al labrador

La mora alzò gli occhi al cielo sorridendo e poi le diede la buonanotte.

Dopo qualche istante di silenzio Erika sapeva che la sua migliore amica si era già addormentata, quindi ne approfittò per sgusciare fuori dal letto e leggere il biglietto che Fred le aveva infilato in fretta e furia nella tasca del mantello prima di scappare verso la sua Sala Comune insieme agli altri Grifondoro.

La breve lettera diceva:

"Ho il sospetto che la lezione andrà per le lunghe, quindi mi sono portato avanti (strano a dirsi per me, eh?) scrivendo questo bigliettino, giusto per darti la buonanotte che temo non potrò darti a voce. Devo dirlo, non mi piace molto dartela così, ma meglio che non dartela del tutto.
Quindi buonanotte, ti amo ricciolina mia.
Con amore, quell'idiota del tuo fidanzato"

Sospirò estasiata da quelle poche ma dolci e anche spiritose parole, poi ripiegò con cura il bigliettino, estrasse dal cassetto del comodino una scatoletta in lego scuro e ci mise dentro la lettera del ragazzo.

Intanto il suo cane osservava curioso ogni suo movimento: "Vedi Pasticcione, qui ci tengo tutte le lettere più importanti o belle o entrambe le cose che abbia mai ricevuto. E questa merita sicuramente di stare qui dentro" spiegò, anche se era consapevole che Rufus non poteva capire.

Dopo aver rimesso a posto la scatoletta, tornò a letto e poco dopo si addormentò.

Amore sul campo da Quidditch Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora