Capitolo IV.

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(Harry Potter e i Doni della Morte)

I Mangiamorte e i loro alleati fuori dal castello bombardavano senza pietà le difese, che iniziavano a cedere.

Quando infine le distrussero si riversarono a Hogwarts e la battaglia vera e propria iniziò.

Era molto tempo che andava avanti il combattimento, c'erano stati molti morti da entrambe le parti e tutti in fondo iniziavano a sentire la stanchezza.

A un certo punto il signor Turner, Cameron, Mark e Damian si erano allontanati per continuare un duello con dei Mangiamorte, mentre Erika e Alex stavano ancora cercando Grayback.

All'improvviso il lupo mannaro sbucò da un angolo e spinse a terra Alex, che perse un attimo la presa sulla bacchetta; quell'attimo però sarebbe bastato a Grayback per ucciderla.

"Crucio!" Urlò istintivamente Erika; era furiosa, non aveva intenzione di perdere sua sorella sotto al naso.

Lo torturò ancora e ancora, fino a che non non gli fece esalare il suo ultimo respiro.

Alex nel frattempo aveva recuperato la bacchetta e aveva protetto la sorella da attacchi alle spalle e quando si accorse che Grayback era morto disse: "Finalmente. Va' all'inferno bastardo" e sputò vicino al corpo.

A Erika girava molto la testa; non aveva mai immaginato che torturare fino alla morte potesse portare così allo sfinimento e di sicuro non l'avrebbe mai più rifatto: quello era stato un caso particolare. Per chiunque altro avrebbe usato solo incantesimi legali.

"Alex, non so per quanto ce la farò ancora. È stato estenuante" ansimò la riccia

"Lo immagino. Andiamo a cercare gli altr..." non potè finire la frase perché una voce terribile risuonò per tutto il castello e dintorni, ogni duello si bloccò e tutto cadde in un silenzio innaturale: le parole di Voldemort erano l'unico suono.

Ordinò alle sue forze di ritirarsi, disse agli altri di raccogliere i loro morti e i loro feriti e di metterli al sicuro, poi si rivolse a Harry, dicendogli che per porre fine a tutto bastava che si incontrassero nella Foresta Proibita.

"Vado a cercare Fred, tu intanto cerca papà e gli altri" sussurrò Erika quando Voldemort finì di parlare. Sua sorella annuì e corse in cerca dei familiari.

La ragazza sentiva che qualcosa non andava e corse verso la Sala Grande: in un corridoio prima di essa vide George che cercava di spostare un cumulo di pietre e che chiamava aiuto.

"Cosa succede? Dov'è Fred?" Chiese, correndo da lui.

"È qua sotto...aiutami ti prego..." era nel panico, sembrava persino aver dimenticato di essere un mago.

Erika fece la prima cosa che le venne in mente: fece Evanescere tutte le macerie superficiali e il corpo di Fred spuntò fuori.

Lo spostarono di lì e si resero conto che nonostante tutte le ferite e i lividi respirava abbastanza bene.

L'incantesimo di Evanescenza l'aveva stancata ancora di più e, essendosi anche rilassata nel constatare che il suo ragazzo era vivo, svenne a sua volta.

George era troppo stanco per spostare suo fratello ed Erika, ma per fortuna alcuni ragazzi che si stavano occupando di trovare morti e feriti li soccorsero e li portarono in Sala Grande, che al momento era diventata un piccolo ospedale.

Quando Erika si svegliò sentiva dolore ovunque e la prima cosa che vide fu suo padre che le sorrise debolmente, ma che poi tornò subito a guardare nella barella accanto alla sua: quando anche lei guardò, urlò con quanto fiato aveva in corpo per la disperazione.

Damian giaceva agonizzante lì accanto, con Alex che piangeva a dirotto e che gli teneva la mano e Cameron affianco, che corse subito ad abbracciare la sorella appena rinvenuta. Mark aveva la testa fra le mani e guardava afflitto la scena.

"Resisti fratellino, ce la farai. Pensa a tua moglie e tuo figlio, resisti per loro" singhiozzò la maggiore

"Damian ti prego, resta con noi, non te ne andare" disse Erika piangendo forte quasi quanto sua sorella e accarezzandogli capelli e volto

"Non ce la faccio più" ribatté a denti stretti lui

"Non dire stronzate, devi farcela!" Urlò disperato Cameron

"Mi dispiace, mi dispiace davvero tanto" cominciò Damian. Si bloccò per tossire, poi riprese: "Voglio tantissimo bene a voi, a tutta quanta la mia famiglia e alla famiglia di Syria. A lei dite che la amo e che amo il nostro bambino anche se non lo vedrò mai. Porterò i vostri saluti alla mamma" e con queste parole esalò i suoi ultimi respiri e morì.

I tre fratelli ora singhiozzavano ancora più forte, mentre Mark e il signor Turner avevano iniziato a piangere. Syria ne sarebbe rimasta distrutta, una volta appresa la notizia.

Qualche minuto dopo Lee raggiunse i Turner, fece le sue condolianze e avvisò Erika che Zoe era stata appena portata al San Mungo, perché aveva riportato ferite abbastanza gravi, ma non letali; questo però la fece solo piangere di più.

Alla fine decise di alzarsi e di cercare Fred, per vedere se stava bene: nel tragitto vide Rafael con un braccio ingessato e pieno di lividi. Il ragazzo guardò nella direzione da dove era venuta, poi rivolse di nuovo a lei lo sguardo e le fece un piccolo cenno con la mano buona. Lei rispose e proseguì.

Iniziava a pentirsi di aver voluto camminare tra tutti quei corpi e quei feriti, soprattutto quando vide il professor Lupin e Tonks morti.

Quando arrivò dai Weasley, vide che stavano tutti bene, nel senso che nessuno di loro era morto; erano tutti un po' acciaccati, Fred era ancora svenuto e George era molto scosso. Angelina, vicino al suo ragazzo, aveva un brutto taglio in viso, ma anche lei per il resto stava bene.

"Lee ci ha detto di tuo fratello, oltre che di Zoe..." sussurrò, abbracciandola. Lei ricambiò, sempre piangendo.

"Porteranno anche Fred al San Mungo?" Domandò quando si calmarono i singhiozzi.

"Sì cara, tra poco sì" le rispose dolcemente Molly, abbracciandola a sua volta; Erika si ricordò dopo tempo com'era l'abbraccio di una madre e questo da un lato la calmò, ma dall'altro le fece ancora più male perché si ricordò delle ultime parole di suo fratello: "Porterò i vostri saluti alla mamma"

Quando le forze oscure fecero ritorno al castello con il corpo di Harry a mo' di macabro trofeo, per fortuna tutti i feriti gravi erano stati portati via e gli altri erano stati curati, mentre i corpi erano stati messi al sicuro.

Voldemort intimò a tutti quanti di passare al lato oscuro per sopravvivere; in caso contrario li avrebbe chiaramente uccisi.

Draco Malfoy si fece avanti, ma solo perché i suoi genitori alle spalle del loro Padrone lo chiamavano; Neville invece si fece avanti e ne disse quattro ai Mangiamorte e a Voldemort. Quando lo finì, Harry saltò giù dalle braccia di Hagrid e cercò di attaccare Voldemort; questi parò il colpo e la battaglia infuriò di nuovo.

Questa volta il duello durò molto meno e finì del tutto quando Voldemort cadde a terra morto. I Mangiamorte rimasti in vita o si arresero. Qualcuno era riuscito a scappare, ma erano veramente in pochi.

Finalmente, il Mago Oscuro più terribile di sempre e i suoi seguaci erano stati sconfitti.

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