Capitolo 1

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Erika aveva passato una delle più belle giornate della sua vita: era andata a vedere la Coppa del Mondo di Quidditch con suo padre e i suoi fratelli; il signor Turner si era procurato degli ottimi posti, proprio sotto la Tribuna d'Onore ed Erika, Alex e Cameron erano riusciti a farsi fare l'autografo da Viktor Krum, mentre Damian era stato a malapena interessato alla partita.

Alla fine si diressero alle loro tende e i tre maschi entrarono in una tenda blu, mentre le due femmine entrarono in una bianca.

"Sai cosa avrebbe reso questa giornata più bella?" Chiese la castana alla sorella, che si stava sciogliendo la treccia.

"No, cosa?" Domandò Alex in risposta, andando a sedersi sulla branda di Erika.

"Se avessi incontrato Fred..." rispose sognante. Poi, improvvisamente, si ricordò del bacio che le aveva dato l'amico al binario; non l'aveva detto a nessuno dei suoi fratelli.

"Ma perché non gli dici che sei innamorata di lui? Magari ricambia, che ne sai!" Esclamò la mora, passandole un braccio attorno alle spalle.

"A dire il vero forse ricambia eccome..." disse involontariamente, prima di potersi fremare.

"Cioè?"

"Beh, vedi, sai che al binario mi aveva aiutata col baule, no?" Alex annuì, quindi Erika proseguì: "Ecco, praticamente prima che arrivasse da voi col mio baule mi aveva messa spalle al muro e mi ha baciata a stampo...sulle labbra"

"COSA?! E ME LO DICI SOLO ADESSO?!" Urlò Alex, stritolandola in un abbraccio alla Hagrid.

Il momento di euforia fu interrotto da Cameron, che entrò nella loro tenda con la delicatezza di un Erumpent alla carica; aveva un'espressione quasi terrorizzata: "Vestitevi alla velocità della luce; ci sono i Mangiamorte, dobbiamo correre nella foresta. Alex, tu vai da papà e Damian e dagli altri Auror, io mi occupo di Erika" ansimò.

Dopo due minuti Cam e la sorella erano al limitare della foresta, dove stavano correndo tutti.

Erika aveva appena avuto il tempo di mettersi la vestaglia e la felpa e di infilarsi le scarpe; per il resto indossava ancora il suo pigiama nero.

Anche Cameron era in pigiama, che era composto da una maglia a maniche corte grigia sopra ad un'altra maglia rosso scuro a maniche lunghe un po' più aderente della precedente e da un paio di pantaloni a scacchi bianchi e blu. Infine, anche lui aveva le scarpe.

Oramai erano nella foresta, in una radura, ma tenevano lo stesso le bacchette pronte in caso di pericolo. All'improvviso Cameron afferrò Erika per un braccio: "Fai piano, sento qualcuno avvicinarsi"

Ed effettivamente sia da dietro che da davanti qualcuno si avvicinava; poi Erika sentì una voce: "Forza Ginny, non preoccuparti. Li troveranno sani e salvi, dopotutto quei tre hanno più fortuna di tutta la scuola messa insieme"

"Fred!" Chiamò, facendo sobbalzare Cameron.

I gemelli Weasley e la sorellina Ginny sbucarono di fronte a loro dal fitto degli alberi. Fred corse ad abbracciare Erika: "Alla fine ci siamo incontrati eh?" Disse allegro.

"Sì, alla fine sì" sospirò la ragazza, sorridendo sul petto dell'amico.

"Va bene coppietta, posso abbracciare anch'io una delle mie migliori amiche?" Chiese George, dopo essersi schiarito la gola.

Erika si sciolse da Fred e abbracciò George. Poi dietro di loro Cameron urlò e un altro ragazzo fece lo stesso.

"Mark! Santissimo Merlino, mi hai fatto prendere un colpo!" Esclamò il moro, mettendosi una mano sul cuore.

"Scusa, pensavo che foste Mangiamorte. Allora...lei è tua sorella?" Disse Mark, che probabilmente era un amico di Cam.

"Sì, lei è Erika; Erika lui è Mark il mio...il mio ragazzo" li presentò il moro, arrossendo.

"Tu sei...voi due..." balbettò Erika, allibita.

"Sì, stiamo insieme da un anno, ma non sapevo come dirvelo che sono...gay" si scusò Cameron.

"Ma sei fuori?! Pensavi che non ti avremmo più voluto bene? Lo sai che ti ameremo sempre, gay o meno!" Lo rimproverò la sorella.

"Sono stato stupido, in effetti" ammise, baciando Mark sulla guancia. Ma lui non era soddisfatto, così afferrò il fidanzato per un polso, lo fece voltare e lo baciò sulla labbra: "Così va meglio, non credi Cam?" Gli disse poi con un sorriso adorabile sulle labbra.

Cameron era tutto rosso, quasi come i capelli dei tre Weasley, che intanto si erano messi a chiacchierare con Erika, per lasciargli un po' di privacy.

"Molto meglio" affermò, prendendo Mark per mano e intrecciando le proprie dita con le sue.

"Secondo voi è finito lo scontro?" Chiese Ginny, ad un certo punto.

"Ma io direi di sì" rispose George, grattandosi la nuca.

Neanche il tempo di pensare a cosa fare che il signor Turner si Materializzò di fronte alla figlia, che si spaventò e finì tra le braccia di Fred. Si guardarono imbarrazzati e si separarono.

"Erika, Cameron, tutto bene? Ah, Weasley presumo" disse con la sua solita voce calma, inquadrando anche i tre rossi.

"Sì signore" risposero insieme.

"Molto bene, vi porto da vostro padre. Invece tu sei?" Aveva finalmente notato Mark.

Mark cercò l'assenso di Cameron per dire di essere il suo fidanzato e quando lo ottenne fece un gran respiro e disse: "Mi chiamo Mark Middleton, sono il fidanzato di Cameron"

Il signor Turner parve come fulminato ma, passato il momento della sorpresa, strinse la mano a Mark e non fece commenti, cosa che suo figlio apprezzò tantissimo.

Li guidò fino al punto dove le famiglie si stavano riunendo e il signor Weasley sbiancò scoprendo che all'appello mancavano Harry, Ron ed Hermione. Altri tre ragazzi rossi e lentigginosi comparvero al fianco del padre e dei fratelli. Erika riconobbe quello con gli occhiali come Percy e gli altri due immaginò che fossero Bill e Charlie.

Fred si allontanò dalla famiglia per salutare Erika: "Allora, ci vediamo al binario?" Chiese, mettendole le mani sulle spalle.

"Sì, credo di sì" disse lei, arrossendo un pochino. Si abbracciarono e decisero di darsi un bacio sulla guancia contemporaneamente: poco ci mancò che si baciassero ancora sulle labbra. Eppure ne lui ne lei si allontanarono dall'altro, fino a quando Bill urlò: "Hey peste numero 1 o 2! Vieni, che andiamo a cercare Ron e i suoi amici!"

"Devo andare. Non sai quanto starei volentieri con te tra le mie
braccia, ma ho un fratello deficiente quindi... ci vediamo" le diede un bacio sulla guancia e corse da Bill.

Amore sul campo da Quidditch Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora