37. ''Ogni cosa a suo tempo''

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Luce 

 Usciti dall'aeroporto, troviamo una Ferrari Enzo ad aspettarci. 

Anche se è ormai un po' vecchia, ho sempre amato questa macchina e anche Sebastian sembra avere lo stesso parere, infatti tira fuori le chiavi dalla tasca impazientemente

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Anche se è ormai un po' vecchia, ho sempre amato questa macchina e anche Sebastian sembra avere lo stesso parere, infatti tira fuori le chiavi dalla tasca impazientemente.

«Ma scusa, e quelle chiavi da quanto tempo le avevi?» Chiedo io confusa.

«Me le hanno spedite per posta, ho prenotato questa vacanza da mesi ormai.»

«Da mesi? Vuoi dire... che noi ancora ci conoscevamo a malapena?»

«No, non esageriamo, diciamo che ero abbastanza sicuro di poterti avere con me.» Dice lui, con un sorrisino malizioso sulle labbra.

Quando arriviamo davanti all'auto, sono sorpresa di quanto ancora abbia linee moderne, anche se in verità è uscita nel 2002. Non direi troppo affermando che la Enzo è una delle Ferrari più belle di tutte i tempi. Modestamente, porta il nome del creatore, doveva per forza essere perfetta.

Ora capisco perché non ci siamo portati dietro i bagagli, qui non ci sarebbero mai stati! Sebastian infila la chiave e la gira nel quadro di accensione. Questa volta niente tecnologia con strani pulsanti; la macchina si avvia in modo 'tradizionale'.

«Ma sai dove dobbiamo andare?» Domando a Sebastian, notando che non ha nemmeno il navigatore a portata di mano.

«Certo, seguirò le indicazioni dei cartelli stradali. Non penso che sia così difficile, sono abituato al traffico.» Vorrei tanto sapere perché dice di essere abituato al traffico, quando è nato in un paesino in cui vivono quattro montanari in croce. Ah già, come sempre dimenticavo che fosse un pilota, è chiaro che sia abituato a guidare in ogni condizione.

Io annuisco e gli faccio sapere che mi va bene, anche se sono un po' preoccupata. Le strade qui sono grandi il triplo se non il quadruplo, rispetto a quelle che ci sono nella mia zona; senza contare che siamo in una città che non conosciamo. O almeno, io non la conosco, Sebastian non lo so.

Entriamo nel traffico di Miami e poco dopo chiedo «Tu sei già stato qui a Miami?»

Lui mi guarda per un secondo, poi ritorna con l'attenzione sulla strada «Rilassati Luce, so quello che sto facendo. E sì, sono già stato qui l'anno scorso, alla Race Of Champions, ricordi? O non mi seguivi ancora?»

 E sì, sono già stato qui l'anno scorso, alla Race Of Champions, ricordi? O non mi seguivi ancora?»

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Luce || Sebastian VettelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora