46. Pioggia

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Luce

«Sono già due mattine che piove, siamo a Silverstone o a Monza?» Domando io frustrata, mentre sono ancora sotto le coperte.

Sebastian si frega gli occhi, poi li apre «Luce, è piovuto tutta la notte, prima o poi smetterà.» Dice lui, stringendomi a sé.

Qui nel motorhome è impossibile dormire, perché la pioggia batte contro le pareti in lamiera e si sente molto. All'improvviso Sebastian si mette a ridere, allora gli chiedo il perché. Lui ride ancora di più e prende il suo telefono «Guarda, me l'ha mandata un mio meccanico ieri. Non so chi l'abbia fatta, ma è un genio.»

Quando la vedo, mi viene da ridere, tuttavia allungo le mani per spegnere lo schermo del telefono di Sebastian

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Quando la vedo, mi viene da ridere, tuttavia allungo le mani per spegnere lo schermo del telefono di Sebastian. Fuori fa ancora abbastanza buio e mi disturba.

«C'è ancora un po' di tempo, prima che io debba svegliarmi. Dormiamo Luce, oggi sarà una giornata fondamentale.» Mi dice lui, dandomi un bacio tra i capelli. So che sarà molto importante fare una qualifica decente, ma se pioverà, non so come potrà andare a finire.

Così chiudo gli occhi, tentando di isolarmi dal rumore causato dalle gocce di pioggia. Sebastian si riaddormenta dopo poco, sfiorandomi il viso con il suo respiro caldo. Io non riuscirei a dormire così tranquillamente, sapendo che tra alcune ore dovrò, come minimo, ottenere la prima fila in qualifica. Ma per fortuna lui non ci pensa; quando ci sono io, la Formula Uno quasi non esiste; non ne parliamo mai.


Alcune ore dopo.

Sento le coperte muoversi e apro gli occhi. E' già giorno, anche se sono ancora stanchissima. La pioggia non mi ha fatto dormire gran ché.

«Buongiorno Luce, vieni a fare colazione con me?» Io mi rigiro nel letto e guardo fuori dalla finestra: piove ancora.

«Ho capito, devo andare da solo. Più tardi passerà Britta a consegnarti il pass per la tua amica, così potrai metterti d'accordo con lei e passare la giornata insieme. Io mangio qualcosa e vado ai box, voglio vedere la gara di GP3, ci sarà anche Mick!» Non mi lascio molto entusiasmare dalle sue parole e rimango nel letto, mormorando un 'va bene'. Al solo pensiero di uscire con la pioggia, mi sento male. Ho bisogno di un altro paio di ore di sonno, prima di recuperare completamente.

Sebastian si veste e, prima di andare via, mi saluta «Allora ci vediamo dopo, tu riposati un po'.»

«Certo, buona giornata Seb!» Gli dico io, non sapendo se riuscirò a vederlo prima della terza sessione di prove libere. Spero di sì, dato che inizieranno a mezzogiorno, ma se poi verrà Giada, passerò un po' di tempo anche con lei.


Mi risveglio con il rumore dei motori; purtroppo le macchine della GP3 che stanno girando in pista sono abbastanza rumorose. Guardo l'orario dal telefono e noto che sono comunque le nove; sono passate due ore da quando Sebastian è uscito. Scrivo a Giada di venire all'entrata del paddock, in modo che possa darle il pass, poi vado in hospitality per fare colazione.

Luce || Sebastian VettelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora