Un antico proverbio dice: 'Scegli il lavoro che ami e non lavorerai neppure un giorno in tutta la tua vita'. Non è questo il sogno di tutti noi?
Luce, una studentessa ventiquattrenne di Modena, ha delle grandi ambizioni. Fin da piccola infatti, sogn...
Le due settimane che precedono il Gran Premio di Germania trascorrono abbastanza velocemente. Purtroppo non ho avuto molte occasioni per vedere Sebastian; era impegnato con il simulatore e con l'analisi dei dati che ricavava durante quelle sessioni di prova. E' dal 2016 che non si corre ad Hockenheim e Sebastian ha avuto bisogno di rinfrescarsi un po' la memoria, anche se si tratta pur sempre della sua pista di casa. Nonostante questo però, di sera abbiamo cercato di trovarci quasi sempre; era un pensiero felice sapere che era rimasto a Maranello per restare con me.
Non abbiamo avuto discussioni, a parte quella di scegliere i giorni in cui sarei andata in Germania con lui. Valentina non mi avrebbe mai lasciato il weekend intero di ferie; non in questo periodo che c'è il museo pieno di visitatori, di conseguenza ho dovuto contrattare con Sebastian. Domenica era il mio unico giorno libero ma, grazie all'aereo privato di Sebastian, sarei potuta partire direttamente sabato sera.
E così faccio, Sebastian mi ha spiegato tutto quello che devo fare in una telefonata. Arrivo in aeroporto e un'impiegata della struttura mi accompagna attraverso le fasi che precedono l'imbarco. Ovviamente le operazioni sono molto velocizzate e mi ritrovo sulla pista di atterraggio dopo neanche mezz'ora, pronta a salire sull'aereo che mi porterà direttamente in Germania.
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Una volta arrivata in Germania non so ancora che mezzo di trasporto dovrò prendere, magari un taxi o forse ci sarà Sebastian ad aspettarmi.
Mi porto dietro la piccola valigia che ho preparato questa mattina, proprio prima di andare a lavorare. Non è pesante e ce la posso fare da sola. Attendo qualche minuto che venga posizionata la scala per salire; intanto ne approfitto per fare delle foto al tramonto. In lontananza si vedono le luci della città; ancora un po' pallide e indecise se accendersi oppure no. E' così bello qui, anche se non è Modena, Bologna è pur sempre il capoluogo della mia regione e anch'essa è portatrice di un passato straordinario.
Un esempio solo le torri.
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Le più famose sono quelle degli Asinelli e della Garisenda, ma in passato ce n'erano anche molte altre, si pensa che nel tempo di massima fioritura se ne contassero addirittura cento, anche se oggi ne sono rimaste circa una ventina.
