Il vento della vita

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Le sua braccia sono la mia casa,è mattina e siamo svegli già da un pò..

"Torni a Roma con me?"

"Non sai quanto volevo sentirmelo dire"

"Anche se non te lo avessi chiesto era sotto inteso.."

"Però c'è un piccolo problema"

"Cioè?"

"Non ho più una casa.."

"Prima che tu mi spieghi per qualche assurdo motivo,io ti dico che non vedo l'ora di averti in giro per casa"

"Che intendi?"

"No prima mi spieghi il motivo"

"Non volevo più stare li dentro e neanche in quel palazzo,era come se non lo sentissi più mio..che posso farci,ti sei innamorato di una pazza..adesso te lo tieni"

"Quello sicuro,e chi ti lascia"

"Adesso mi dici che intendevi tu?"

"Ti trasferisci da me..se ti va..scusa perché quella faccia?..lo so casa mia non è gigante,anzi,a malapena c'entro io ma.."

Non gli ho il tempo di finire la frase e lo bacio inaspettatamente..

"Questo è un si?"

"Mille volte si"

"Mmh se rispondi cosi anche a un altra domanda.."

"Quale?"

"Questa"

Capolge la situazione,sdraiandosi sopra di me...di nuovo facciamo l'amore,ogni volta con lui e' sempre più bella.

                                💫

Ci troviamo tutto e quattro in giardino,Ermal e Fabrizio stanno cuocendo la carne alla brace e io e Silvia siamo sedute sulle poltroncine..
È una bellissima giornata di autunno,ei ragazzi hanno deciso di mangiare qui fuori

"sono contenta che tu e Fab abbiate fatta pace,eravate insopportabile separati

"Ah grazie.."

Gli rispondo ridendo

"È la verità"

"te lo dico io qual'è la verità,non posso stare senza di lui"

dico questo mentre guardo nella direzione di Fabrizio,che è intendo a discutere con Ermal chissà per quale motivo..

"È arrivato finalmente il momento in cui entrambe siamo felici,te lo avevo detto che prima o poi sarebbe arrivato"

"Magari se eravamo in 3 invece che in due era ancora meglio"

"Ma figurati se quella lassù non è felice..starà bevendo birra con i suoi amici angeli"

"Oddio..mi sto immaginando la scena"

sbotto a ridere seguita da lei

"perché ridete voi due?"

"cose nostre"

"brave.."

"Ma questa cena è pronta,io avrei una certa fame"

"quasi,Ermal ha bruciata il pane per la bruschetta"

"Oh sei stato tu non io"

Eccoli che rincominciano a discutere,quello che mi fa più ridere che sono seri..

"oh ragazzi..qui c'è qualcuno che vuole partecipare alla discussione"

Silvia indica la sua pancia e da infermiera quale sono,noto che è molto bassa..

"Tesò ma stai bene?"

"Mica tanto.."

"Ermal prendi il cronometro"

"Perché scusa?"

Fabrizio mi guarda,sembra gli si sia accesa una lampadina

"nun me di che.."

"non sono sicura ma i sintomi ci sono"

Ermal corre in casa e io e Fabrizio aiutiamo Silvia a mettersi seduta..

"Ecco il cronometro"

"Tesoro tu adesso ci devi dire ogni quanto hai le contrazioni ok?"

"Ok"

Il tempo passa e sono sempre più frequenti,credo che sia ora..

"Mi sa che stanotte diventerò zia"

"Ma che sta di Nicole!!"

"Silvia e' ora di andare in ospedale"

Io e Fabrizio saliamo sulla nostra macchina che è proprio dietro quella dei nostri amici

"Ma Ermal non sta a corre un troppo"

"Fidati lo fatto anch'io,specialmente di Libero"

"Guarda ti avverto se lo farai quando capiterà a me,ti caccio dalla macchina e guido io"

"vedremo"

"Siamo arrivati.."

Saliamo al piano superiore e aspettiamo che qualcuno ci dia notizie,devo ammetterlo sono anche preoccupata,lei è come una sorella per me

"Amó siediti per favore"

"Ma perché nessuno ci fa sapere niente"

"Viè qua"

mi siedo sulle sue ginocchia appoggiando la testa sulla sua spalla

rimaniamo cosi per un pò,fino a quando non vedo Ermal uscire fuori con un piccolo fagottino tra le braccia

"è nato!!"

Lo guardo e l'emozione prende il sopravvento,Fab mi stringe la vita con un braccio lasciandomi un bacio all'angolo della bocca

"è bellissimo..ciao ometto"

Mi incanto a guardare Fabrizio che accarezza questo batuffolo

"Come lo avete chiamato?"

"Edoardo..sai vuole lasciare a voi,ovviamente quando sarà,l'onore di chiamarlo alessandro\a"

"Ma perché deve sempre farmi piangere quella disgraziata"

"entriamo,cosi lo prende un lei"

Ermal ci fa entrare nella stanza e lei è li che aspetta di vedere il suo bambino

"ei come stai?"

"Adesso bene"

"Nicole se vuoi prenderlo puoi farlo"

"No,no se poi lo faccio cadere"

"Ma sei scema?.."

Silvia me lo passa delicatamente e sento tutti gli sguardi su di me

"Ma ciao bellissimo..lo sai che assomigli molto alla tua mamma"

Gli accarezzo la punta del naso e lui sembra fare una smorfia

"Nicole fai pratica mi raccomando"

"Edoardo lo sai che hai un padre proprio spiritoso"

"E tu non riprendere dalla zia che è veramente acida"

Gli altri scoppiano a ridere mentre io gli lancio un guardo che dovrebbe essere minaccioso ma e' tutt'altro.

Se cadi giu',cado insieme a te Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora