Speranza..

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Conosco bene quello sguardo,e non mi dice niente di buono

"Voi siete parenti?"

"Io sono la sua fidanzata"

"Non so come dirglielo ma il ragazzo ha preso una botta in testa..e e' in coma"

Quelle parole risuonano nella mia mente,sento le gambe cedere,vedo tutto ovattato,le voci rimbombano e in fine il buio...

"Nicole mi senti...?"

"Dove sono ermal..?"

"Sei svenuta e ti hanno ricoverato..ci hai fatto prendere un colpo"

"Scusate..ho sognato che Fabrizio era in coma.."

"Nicole..non era un sogno"

Nella mia mente riaffiorano i ricordi,il dottore che mi parla,io che cado a terra e i miei amici che chiamano il mio nome

"Io voglio vederlo"

"Non puoi in queste condizioni"

"Devo vederlo"

Scendo dal letto,sfuggendo dalla presa di Silvia che continua a chiamarmi mentre ormai io sono già lontana..mi appoggio al vetro che mi separa da lui..
amore mio perché ci hai fatto questo,noi dovremmo essere a casa a scegliere il nome di nostra figlia,scegliere la nostra futura casa,e non essere in questo posto..

"Nicole non puoi stare qui"

"Silvia io devo stare qui! devo entrare"

"Se ti becca l'infermiera.."

"Non mi importa"

So dove sono le mascherine e i grembiuli verdi,li indosso e mi avvicino..
gli stringo la mano e gliela porto sul mio ventre..

"tu devi svegliarti capito..non puoi lasciarmi sola..abbiamo lottato tanto per stare insieme,devi svegliarti e non accetto un no come risposta..chiaro amore?"

sento le lacrime scendere,non le fermo,mi appoggio al suo petto e ascolto il battito del suo cuore..

                                💫

I giorni passano lenti,e dolorosi,Fabrizio non ha fatto nessun miglioramento e io non mi sono mossa da qua..lo hanno spostato in camera,e per lo meno qui ho una poltrona..

"Vai a casa Nicole,non fa bene ne a te e ne alla bambina stare in queste condizioni"

"ermal,voglio essere qui quando aprirà gli occhi"

"Almeno un oretta devi riposare...restiamo noi"

"va bene,mi avete convinto,ma qualunque cosa chiamatemi,per favore"

"Te lo assicuro,se vuoi c'è Andrea che può accompagnarti,non puoi guidare in quelle condizioni"

"Ermal mi sembri mio padre..comunque va bene..accetto il passaggio"

                             ****

Mi trovo a casa,ho aperto l'acqua calda e mi ci sono infilata,le goccie scorrono sul mio corpo e con loro anche le lacrime,che stavolta nessuno asciugherà,mi trascino con il corpo a terra,non sento freddo,non sento niente,nell'aria soltanto i miei singhiozzi disperati..
per un pò rimango cosi fino a quando non sento il telefono squillare..

"Ermal dimmi"

"Fabrizio mi ha stretto la mano..vieni in ospedale ma non correre!"

"Arrivo"

Sento di nuovo il cuore battere e la speranza farsi strada..
arrivo in ospedale e Silvia e il dottore sono davanti alla porta della sua stanza a parlare..

"Si è svegliato?"

"Signorina mi dispiace dirle che quello del ragazzo è stato soltanto un riflesso"

"no..sono sicura che non e' cosi.."

"signorina lo so che e' sconvolta ma il dottore sono io..e le dico che e' stato un riflesso"

senza sentire quello che dice,entro da Fabrizio e mi avvicino accarezzandogli i capelli..

"Ti prego,non ce la faccio più,svegliati amore mio..io ho bisogno di te"

Niente,neanche un piccolo segno,chiudo gli occhi,quasi su l'orlo di una crisi nervosa,quando sento una mano poggiarsi sulla pancia,di colpo il suo sguardo incrocia il mio..

"Nicole"

"Fabrizio..sei..sei sveglio"

"dove sono?"

"in ospedale,hai avuto un brutto incidente..."

"Ecco perchè mi fa male tutto"

"Chiamo il dottore e avviso gli altri,torno subito"

Corro fuori con un sorriso stampato in faccia

"si e' svegliato,e' sveglio!!"

"Dici sul serio"

annuisco e Ermal mi solleva abbracciandomi..

"Lo sapevo non poteva lasciarci"

"No,non poteva"....

Se cadi giu',cado insieme a te Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora