HERMIONE
Hermione si svegliò mezz'ora prima del solito, si vestí e scese in sala comune, con il ciondolo che le avevano regalato Fred e George, lo aprì e schiacció il bottone.
"Hermione, non ci potevi svegliare più tardi?"la ragazza si girò e vide i due gemelli davanti a sé, ancora in pigiama.
Corse ad abbraciarli e cominciò a raccontare tutto quello che era successo, dall'incontro con Draco sul treno, al sogno, al fatto che era continuamente distratta.
I due gemelli chiesero subito cosa volesse Malfoy da Hermione, ma la ragazza cominciò ad urlare:
"Ragazzi, mi dite che mi sta succedendo? Sto impazzendo."
Detto questo si infilò le mani tra i capelli e si lasciò cadere sul divano.
"Hey Hermione, stai tranquilla. Noi non sappiamo cos'hai ma sicuramente non stai impazzendo"la tranquillizò Fred.
Hermione si sentì meglio, anche solo quelle semplici parole la calmavano.
Si sentì un rumore di passi.
"Arriva qualcuno" disse George "presto, tieni premuto il bottone per tre secondi. Ricorda che quando avrai bisogno di noi devi solo chiamarci. Ah Hermione facci avere presto notizie di questa storia"
Hermione schiaccio il bottone per tre secondi e i gemelli scomparirono.
"Hermione, tutto bene?"era la voce di Ginny, assieme a lei c'erano Harry,Ron,Neville e tutte le sue compagne di stanza.
"Ti abbiamo sentito urlare" disse Harry
"Cos'è successo?"chiese Ron
Hermione non voleva dire niente a loro, così si alzò dal divano e uscì dal buco del dipinto della sala comune dicendo:
"Non è successo niente."DRACO
"Cosa le dirò stasera,Blais? Che sono innamorato di lei dal terzo anno e che sto cercando di fare colpo su di lei?"chiese Draco all'amico.
"No certo che no, ma... non posso aiutarti,non mi viene in mente niente." disse Blais.
"Grazie"disse Malfoy, in preda alla rabbia e alla disperazione "tu si che sei un amico" E così dicendo uscì dalla sua stanza.
Camminava per i corridoi della scuola, era presto e non c'era in giro nessuno, quando vide una chioma di capelli ricci camminare nel corridoio affianco.
"Hermione"disse tra sé e sé.
La raggiunse e disse:
"Hey Granger" la ragazza si girò e cominciò a camminare verso di lui.
"Adesso Malfoy, dimmi tutto adesso" disse lei.
Draco preso dal panico e non sapendo cosa fare si appoggiò al muro sedendosi per terra.
"Va bene Granger, te lo dico" e così dicendo si tirò su la manica del braccio destro, scoprendo il marchio nero.HERMIONE
Hermione era sconvolta, ma soprattutto era stupita che Malfoy le avesse detto anzi mostrato che era un Mangiamorte.
"Io non volevo diventare un servo di Voldemort, ma...non ne ho avuto scelta ha minacciato di uccidere me e la mia famiglia se non portavo a termine un compito che mi ha dato. Devo uccidere Silente ma... io non sono un assassino e non lo voglio diventare. Ma cosa posso fare?" Draco era disperato, Hermione se ne accorse e si sedette accanto a lui.
"E perché hai detto tutte queste cose a me?"chiese dolcemente Hermione.
"Avevo bisogno di una persona che non fosse mia amica per avere un consiglio sincero" disse il Serpeverde.
"Bhe,mi dispiace Malfoy ma... da oggi io sono già amica tua"annunciò la ragazza.
"Cosa? Perché?"chiese il biondo.
"Non ne sei felice?"
"Si molto, ma non pensavo che tu potessi diventare mia amica."
"Bhe, tu ti sei fidato di me rivelandomi il tuo segreto e quindi ti sei meritato la mia fiducia, e se io mi fido di te, vuol dire che anche tu puoi fidarti di me, quindi puoi sfogarti con me quando hai dai problemi,come fanno gli amici. Come hai appena fatto tu."
"E io mi sono reso conto che avevo bisogno di un'amica come te."
Hermione sorrise, si sentiva a suo agio con Malfoy, nonostante tutto quello che le avesse fatto, sentiva di potersi fidare di lui e... avere un amico come lui non è per niente male.
"Tranquillo"aggiunse Hermione "non dirò a nessuno del tuo segreto" e così dicendo indico il braccio destro del nuovo amico.

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A Forbidden Love
Fanfiction"Tu hai paura di me?"chiese Draco... È il sesto anno a Hogwarts per Harry, Ron ed Hermione. I due migliori amici sono immersi nei loro problemi di cuore e si domandano se le ragazze che gli interessano si accorgeranno mai di loro, ma non si sono ma...