Io.

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《Fermati.》sussurro disperata. Mi fa alzare tirandomi i capelli. 《Lasciami.》sussurro ancora.
《Non impari mai la lezione? Devi stare zitta!》urla fecendomi rabbrividire. 《Stavamo parlando del mio tema!》dico esasperata. Mi molla un ceffone che mi fa cadere per terra.
《Alzati!》urla. Scuoto la testa e continuo a piangere. 《Ho detto alzati!》urla. Scuoto ancora la testa. Mi molla un calcio nello stomaco e per un momento mi manca l'aria. 《Se non ti alzi, ne arriva un altro.》urla più forte. Mi alzo appoggiandomi alle braccia. Rimango con la testa china e aspetto che mi insulti. 《Non parlare mai con i Prof! Quante botte devo darti per fartelo capire!》urla. Annuisco e se ne va. Mi accascio a terra e mi rannicchio su me stessa tirando le gambe contro al petto.
Io, Haley Jonson. Ragazza magra e bassa. Capelli biondi e occhi azzurri. Non so difendermi. È difficile. Non so ribellarmi. Ho paura. Non riesco a parlare. Mi farebbero male.
Carlos. Il donnaiolo della scuola e il più cattivo bullo. Ha occhi e capelli neri come il suo cuore. Non ha compassione.
Piango ancora un po' poi decido di alzarmi e andare in bagno. Mi lavo la faccia e cerco di non far capire a nessuno che ho pianto. Mi tiro su il cappuccio della felpa larga nera e vado in classe. Sono tutti in palestra ora. Io non la faccio mai, si verrebbero i lividi ma sopratutto i tagli. Già lo so. È stupido mi faccio male quando me ne fanno già abbastanza ma è già due mesi che non tocco una lametta.
Mi dirigo dolorante in classe e mi siedo. Quanto vorrei morire...
La campanella suona e tutti vengono dentro. Tengo la testa bassa e non guardo nessuno. Sono in fondo alla classe. Banco contro al muro. Da sola. Chi vorrebbe stare vicino a me? Nessuno, ovvio.
Molte volte ripenso a quello che mi dicevano i miei genitori. Fatti valere, non farti mettere i piedi in testa,...
È facile parlare. Nessuno sa veramente come si sente una vittima di bullismo. Ti senti sottovalutata dagli altri ma sopratutto da se stessa perché sei incapace di reagire per paura.
Il prof entra in classe e io rimango esattamente come sono. Rannicchiata contro al muro con il cappuccio. 《Jonson, togli il cappuccio.》Mi ordina il prof. Scuoto la testa leggermente senza alzare la testa.
《Jonson alza il cappuccio.》ribadisce.
Scuoto ancora la testa. 《Fuori.》urla e io mi alzo prendendo lo zaino. Cammino in mezzo ai banchi ma qualcuno mi fa lo sgambetto e cado sbattendo il gomito. Mi rialzo ed esco.
Appena fuori mi accascio contro al muro e piango.
Che cosa ho fatto? Sono stata cattiva o crudele con qualcuno?

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