Fuori casa.

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Inclino la testa da un lato e mi abbandono al suo tocco caldo. 《Haley, sei più tranquilla, ora?》sussurra.
Annuisco. Abbasso la testa e mi giro.
《Tieni asciugati i capelli.》dice. Attacca il Phone a una presa vicino al divano. Lui si siede e poi mi fa cenno di avvicinarsi. Un po' titubante mi avvicino. Prendo il Phone e sollevo le braccia per asciugarmi i capelli. Gemo dal dolore e lascio cadere il Phone che, per fortuna, Kyle prende al volo.
《Non riesci a sollevare le braccia?》chiede conoscendo già la risposta. Annuisco e le lacrime scendono sul mio viso. Mi fa alzare la testa e poi mi guarda negli occhi. 《Te li asciugo io. Certo, non sarò un parrucchiere ma non c'è problema. Tu però ora ti devi calmare.》Mi dice. Annuisco e abbasso la testa. Mi fa sedere davanti a lui e poi inizia ad asciugarli. 《Vuoi del ghiaccio?》chiede. Scuoto la testa.
Dopo 20 minuti ha finito. Me li spazzola e poi mette via il Phone.
Mi prepara un panino e io lo mangio tutto. Poi andiamo a sederci sul divano.
《Stai bene?》chiede. Annuisco anche se non è vero.
《Cosa ci facevi lì?》chiede. Abbasso la testa. 《Non...Mi r-ricordo.》mento. Ricordo benissimo ogni scena. Ogni attimo è impresso nella mia mente.
《Mm...》dice solo. Si alza e poi mi porge un bicchiere d'acqua. Lo bevo e poi glielo do.
《Cosa vuoi fare ora?》chiede. Alzo le spalle. Guardo un punto nel vuoto poi mi dice. 《Mettiti seduta sul divano. I piedi tienili su. Ah, aspetta ti prendo un paio di calzetti.》
Annuisco e faccio come ha detto. Mi dà i calzini e me li metto.
Mi siedo come ha detto e lui si siede nella mia stessa posizione ma dietro. Chiudo gli occhi temendo il peggio ma mi rilasso subito. Mette le mani sulle mie spalle e inizia a massaggiare.
Mi lascio sfuggire un sospiro di sollievo e mi rilasso. Sento le palpebre pesanti e poi mi addormento.
《Dormi mia dolce bambolina. Dormi mia dolce bambolina. Dormi che mamma è qui con te. Dormi che mamma non ri lascia. Dormi che mamma è qui con te.》Mi canta mia mamma per farmi dormire. Mi culla e poi mi mette nella culla.
《Mamma.》urlo alzandomi di scatto.
《Ssh, va tutto bene.》sussurra Kyle accarezzandomi il braccio.
《Mi manca. La voglio qui con me.》sussurro a me stessa.
《Ssh. Basta, adesso calmati.》
Incomincio di nuovo a piangere.
Mi accarezza la testa poi mi rendo conto che sono ancora sul divano. Kyle è seduto vicino a me e mi massaggia le spalle. 《Adesso ti calmi, okay. Devo farti solletico?》chiede.
《No, meglio di no. Farebbe male.》parlo a voce bassa.
《Cosa?》chiede. Scuoto la testa.
《Mi dici cosa ci facevi nello sgabuzzino della palestra?》chiede.
《I-io...cercavo delle scope ma s-sono rimasta chiusa dentro, p-perché la serratura si è rotta.》mento.
《I lividi e il sangue al naso?》
《I-io...m-mi è caduto il mobile addosso.》mento ancora.
《Chi ti fa quei lividi?》
《È stato solo un caso. Il mobile mi è caduto addosso.》
《E il giorno al parco?》
Sono spacciata. 《I-io, il mio gatto stava male.》mento spudoratamente.
《Sai bene che non credo a una sola parola che hai detto, vero?》chiede. Annuisco e abbasso la testa. Mi alzo e mi siedo con la schiena appoggiata allo schienale. 《Puoi ritornare come eri prima.》dice. Scuoto la testa, tenendola sempre bassa.
Quelle parole mi hanno fatto male. Non capisco il motivo ma sono stata come aghi. Forse perché so che lui non mi crede...
《Haley, guardami.》Mi ordina.
Alzo la testa titubante. Viene vicino e mi posa una mano sulla guancia. Istintivamente chiudo gli occhi in modo forzato e poi volto la testa di scatto. Non succede nulla. Apro un occhio e vedo Kyle con la bocca aperta. Abbasso ancora la testa.
《Haley, puoi alzare quella testa e guardarmi!》Mi ordina ad alta voce. Alzo la testa di scatto e lui prende le spalle. 《Non ti farei mai del male. Non pensarlo mai più.》mi rassicura. Poi mi abbraccia. Ricambio l'abbraccio ma sento che qualcosa dentro di me piano piano, un piccolo pezzo, si ricostruisce. Un piccolo pezzo del puzzle, si posiziona sul tavolo. Una piccola goccia, entra nel vaso. Un piccolo petalo di rosa, sboccia.
《Tra poco arriva quella rompi palle di mia sorella. Urlerà un sacco, preparati.》Mi informa. Annuisco. Mi guarda attentamente. 《Me lo fai un sorriso?》chiede. Abbasso la testa.
《Girati.》dice. Faccio come mi dice e gli do le spalle. 《Rilassati, okay? Magari addormentati.》Mi dice. Annuisco. 《Ti faccio paura?》chiede tutto d'un tratto. Trattengo il respiro e non rispondo. 《Ho paura di quello che potresti fare.》sussurro debolmente con voce tremante.
《Haley non ti farei mai del male.》
Lo guardo meglio occhi.
《Vuoi del latto caldo con il miele? Nei film funziona.》dice alzando le spalle.
Ridacchio. Mi prende la mano e mi fa sedere su una sedia del tavolo. Prepara il latte e aggiunge due cucchiaini di miele. Me lo porge e io li bevo. 《Grazie.》dico con voce rauca.
Sorride. Sta per dire qualcosa quando una ragazza abbastanza alta e con i capelli lunghi fino al sedere marroni, piomba in casa. Immagino sia la sorella. 《Kyleeee. Ho dovuto fare 3 km a piedi perché tu dovevi aiutare una puttana?》urla.
Ahia. Il piccolo pezzo che si era ricostruito si è sbriciolato.
《Scusate devo andare in bagno.》dico appena la ragazza finisce di urlare. Non do tempo a nessuno di dire nulla e mi chiudo dentro. Mi accascio alla porta e comincio a piangere.
《Ma cosa cazzo ti passa per la testa?! Ma sarai tu la puttana! Ma non la conosci nemmeno! Che cazzo dici?! Ma poi chi sei per dire che lei sia una puttana! È una amica a me molto cara, aveva bisogno di aiuto e ora è qui.》Urla Kyle. La sorella non dice nulla e penso che forse si sia pentita ma poco dopo sbraita.
《Per me quella è una puttana, invece. Hai preferito lei a me!》
《Cosa cazzo stai dicendo! Io mi faccio in quattro per te, tutti i giorni. Ti porto e ti vengo a prendere da danza. Ti preparo da mangiare, ti lavo i vestiti e ti aiuto con i compiti senza mai fermarmi. Oggi, oggi che ho aiutato lei, fai sta scenata del cazzo?! Non sei una persona coerente. La conosci almeno. La conosci?》urla Kyle.
C'è silenzio ora. Ci sono solo i miei singhiozzi sommessi a interromperlo.
《Valle a chiedere scusa. Adesso.》le ordina Kyle. 《Buttala fuori di casa. Adesso.》replica di rimando la sorella.
Kyle fa una risata amara. Poi bussa alla mia porta. 《Haley, apri.》dice con un tono duro che mi fa rabbrividire.
Apro la porta e guardo i miei piedi. Mi prende per un polso e mi porta in camera sua. È grande. Principalmente blu scuro. Ha la scrivania attaccata al muro. Ci sono due sedie. Il letto è spazioso e situato a destra dove c'è un piccolo comodino. La finestra è a sinistra e vicino c'è una libreria che fa angolo dove sono situati libri e oggetti.
《Io non la sopporto quando fa così, cazzo.》dice esasperato buttandosi sul letto. Alza la testa poi si mette seduto. Io sono nello stesso punto in cui mi aveva lasciata. Impalata davanti alla porta.
《Scusala...Ti hanno fatto male le parole che ha detto?》dice. Non rispondo e guardo i miei piedi.
《Haley, vieni qui.》dice. Mi avvicino titubante e con le mani che tremano.
Mi abbraccia e io mi abbandono a un pianto.

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