Tagli.

1.9K 68 13
                                    

È passata una settimana ormai. Io e Kyle passiamo molto tempo insieme. Abbiamo preparato il ballo e adesso manca scegliere i vestiti. Mi hanno tutti fatto i complimenti per il ballo. Sta procedendo molto bene. La palestra è quasi pronta. Manca meno di due settimana. In questa settimana Carlos è rimasto a casa perché era malato ed io ero la persona più felice della terra.
Oggi ho una verifica. Mi sono preparata molto bene.
Mi vesto con un maglione enorme grigio e dei jeans bianchi.
Scendo a fare colazione e prendo un croissant
《Haley!》urla Logan. Mi fermo di scatto perché sto per uscire. Mi porge il telefono e le chiavi. 《Grazie.》sussurro con la testa bassa.
《Prego, sorellina.》dice e mi dà un bacio sulla guancia. Sorrido ed esco.
Corro a scuola.
Arrivo davanti a scuola e mi siedo su una panchina. Chiudo gli occhi.
《Buongiorno.》Mi saluta Kyle.
《Pronto per la verifica?》chiedo.
《No. Mi sono dimenticato il libro in classe.》
《Perché non mi hai chiamata?!》
《L'ho fatto, hai il telefono spento.》
《Ah, scusa.》dico a testa bassa.
《Haley, rilassati. Non vado male in storia, dovrei cavarmela.》
《Ma se non segui mai!》dico.
《Ops. Vabbè. Copieró da te.》dice con un sorrisetto furbo.
《No!》Ridiamo.
《Grazie per esserci, Kyle.》lo ringrazio. Mi sorride. 《Vieni qui, zucchina.》dice allargando le braccia.
Mi abbraccia forte. 《Perché zucchina?》chiedo curiosa.
《Sei piccola e poi stai organizzando il ballo di Halloween. Che è venuto benissimo. Bravissima, Haley. Hai un talento.》Mi spiega.
La campanella suona ed entriamo in classe. La lezione della prima ora passa velocemente. Sono rilassata.
Bussano alla porta. 《Lewis. Come stai?》dice il prof.
《Buongiorno prof.》dice Carlos. È ritornato.
Il mio cuore inizia a battere all'impazzata. Sento le mani sudare e la paura crescere. Entra e va a sedersi al suo solito posto.
Il prof ci consegna la verifica da fare. Ci augura buon lavoro e tutti iniziamo a concentrarci.
La prima domanda: ok.
La seconda domanda: ok
La terza domanda: ok
《Pss. Aiutami.》Mi chiede Kyle.
Mi giro e mima con le labbra tre. Gli do la risposta e lui la scrive.
Rimango titubante sulla quinta e ultima, la quindicesima ma per il resto tutto bene spero.
Suona la campanella e consegno la verifica, soddisfatta del mio lavoro. Chiedo al prof se posso andare in bagno e lui acconsente, seppur scocciato.
Vado in bagno e mi lavo la faccia, come mia abitudine dopo una verifica. Chiudo gli occhi per alcuni secondi, poi sento sbattere una porta.
È quella del bagno. Carlos mi viene incontro. 《Ciao, errore.》
Abbasso la testa. 《Sai in questa settimana ho pensato molto a te. Ho pensato a come avrei potuto farti male...》sussurra minaccioso.
《Lasciami.》lo prego. Le lacrime scendono sul mio viso. 《Ma è possibile che piangi sempre? Sei solo una piccola bambina viziata. Cosa saranno due o tre calci.》dice iniziando a darmeli. Me ne dà due sulla pancia e uno sul fianco. Mi rannicchio su me stessa ma mi fa male la pancia. Mi alzo e provo a stare in piedi anche se ho dolori atroci.
Mi sciacquo la faccia e cerco di calmarmi un po'.
Prendo un profondo respiro e vado in classe. Mi siedo al mio banco e Kyle mi guarda preoccupato.
《Hai pianto?》sussurra per non farsi sentire. Con la testa bassa, la scuoto.
《C'entra Carlos?》chiede.
Scuoto la testa. Mi fissa per alcuni secondi poi ritorna a guardare il libro. Faccio lo stesso cercando di calmarmi.
《Haley, cosa è successo?》chiede.
Scuoto la testa. Una lacrima scende sul mio viso e bagna il foglio. Inclino un po' la testa per guardare quella piccola ennesima goccia d'acqua che sta facendo traboccare il vaso chiamato: sopportazione della vita.
《Haley.》Mi chiama Kyle. Tengo sempre la testa bassa. 《Haley. Per favore, guardami.》Mi dice. Mi asciugo velocemente la lacrima e lo guardo. 《Basta piangere.》dice. Annuisco e cerco di trattenermi dallo scoppiare. 《Segui la lezione e poi andiamo al bar, per merenda.》propone. Annuisco e poi gli sorrido.
Seguo la lezione, come ha detto Kyle e mi calmo. 《Allora, Haley. Ho saputo che il ballo è quasi pronto.》dice la prof di chimica. Annuisco. Mi guardano tutti e io abbasso la testa.
Poco dopo la campanella suona e io e Kyle, ci alziamo velocemente per andare al bar della scuola. Mi offre un succo alla pesca e lui lo prende alla pera. 《Va meglio ora?》chiede.
《Sì, grazie. Scusami.》
《Perché ti scusi?》chiede divertito.
《Beh, magari non avevi in programma di bere del succo per ricreazione.》
《No, ma farei di tutto per passare del tempo con te.》dice. Divento rossa in viso e lui sorride.
《Non hai altri amici?》chiedo curiosa.
《No. Ho legato solo con te. Sembrano sadici qui.》confessa.
Non sai quanto.
Annuisco. 《E tu?》chiede. Lo guardo confusa. 《Non hai mai legato con nessun altro?》chiede.
Scuoto la testa e la abbasso. 《Domani, ti va di andare al cinema?》chiede.
《Sì. Cosa guardiamo?》
《Un thriller.》rispondiamo insieme. Ridacchiano e poi concordiamo gli orari. Sorrido.
Ho un amico che mi vuole bene.
《Ritorniamo in classe?》chiedo.
《Sì, dobbiamo stare anche oggi per il ballo?》chiede.
《No. Resto solo io, oggi. Devo finire lo striscione e le bibite. Domani mi devono dire come si vestono i presenti.》
《Tu hai un vestito?》chiede.
Divento un pomodoro umano. Scuoto la testa, abbassandola.
《No?》chiede. Scuoto la testa.
《Non ti preoccupare manca non meno di due settimane al ballo.》Mi rassicura. Annuisco.
《Ora. Pronta per l'ora di matematica, migliore della tua vita?》chiede lui con un sorriso. Lo guardo con uno sguardo confuso ma divertito.
《Bene.》dice per poi farmi fare una piroetta. Mi viene un crampo alla pancia e mi pieno in due.
《Haley, stai bene?》chiede Kyle preoccupato. Annuisco e mi alzo.
《Tutto bene, tranquillo.》sussurro.
Mi guarda sospettoso. Ci dirigiamo in classe e per tutto il tempo non fa che fissarmi come se si aspettasse che dovrei morire da un momento all'altro.
L'ora di matematica passa molto velocemente grazie a Kyle. Prende in giro la prof e le fa alcune facce per provare a imitarla, senza successo.
Giochiamo a tris e poi ci scarabicchiamo le braccia. Tutto molto comico.
Ridacchiano e prendiamo un esercizio in più da fare.
Poco dopo però Kyle deve andare a casa perché ha una visita medica perciò ritorno a essere da sola.
La lezione finisce e le altre passano in modo abbastanza normale. All'ultima ora mi precipito in palestra per sistemare le ultime cose.
Metto gli auricolari e realizzo il cartellone. È venuto abbastanza bene.
Mi metto a ballare ondeggiando i fimachi e muovendo la testa.
Mi rilasso e finalmente dopo un po' di tempo, respiro. Prendo le ultime striscie di carta e aspetto che la colla si asciughi. Metto la scala nel punto in cui vorrei attaccare il cartellone e aspetto un po'. Cambio canzone.
Prendo fuori un foglio e inizio a scarabbocchiare. Faccio alcuni bambini stilizzati e una barca. Poi prendo un po' di colla e me la metto sulla dita. Aspetto si asciughi e poi la tolgo. Controllo se il cartellone sia asciutto e scopro che non è così. Vado alla macchinetta e prendo un tè caldo. Aspetto che sia pronto e ritorno in palestra. Mi siedo per terra con la schiena appoggiata al muro e bevo il mio tè. Mi scaldo e poi ricomincio a lavorare. Metto i tavoli al loro posto e preparo le tovaglie. Faccio un elenco di tutte le bibite e lo mando per e-mail alla preside.
Finalmente il cartellone è pronto. Lo attacco ai chiudi salendo sulla scala e poi guardo la mia opera, a metà, da lontano. Sono orgogliosa di me. Anche quest'anno ce l'ho fatta. Sento qualcuno che applaude e mi volto di scatto spaventata.
Vedo Carlos con un ghigno sulla faccia. Si avvicina e io indietreggio.
Mi tolgo gli auricolari e corro a prendere lo zaino. Sto per uscire quando mi blocca tirandomi per un polso. 《Devo spiegarti alcune cosette.》dice. Deglutisco e lo guardo terrorizata.
《Primo. Ti avevo detto di non parlare più con Kyle e tu ci parli. Due. Ti avevo detto che ti avrei fatto molto male ma eri in bagno. Tre. Sei uscita magicamente dallo sgabuzzino e non mi vuoi dire come. Quattro. Mi menti. Cinque. Per i miei gusti non hai abbastanza lividi. Sei. Piangi troppo spesso.》Mi spiega. Lo guardo terrorizata poi le lacrime si fanno strada sul mio viso. Abbasso la testa.
《Sai, mi sono sempre chiesto. Cosa fa più male? Le botte o le parole?》chiede con voce pensierosa.
Cerco di non tremante ma è impossibile. 《Oggi voglio provare.》dice. Piango e sto tremando.
《So che i tuoi genitori sono morti...》dice. Alzo la testa di scatto. Scuoto la testa leggermente. Tutto tranne loro.
《Spiegami il motivo.》Mi ordina.
《Tutto tranne loro. Ti scongiuro.》lo prego. Ridacchia. 《Oh, Haley. Sei così ingenua. I tuoi genitori sono morti in barca.》dice. Continuo a piangere e singhiozzare. Mi tappo le orecchie e cado a terra. Mi toglie un modo violento le mani dalle orecchie e mi tira su, facendomi mettere in piedi.
《Il mare era agitato quel giorno. Ti sei mai chiesta perché andarono in barca? Magari non volevano più vedere la loro bella bambina bionda.》dice accarezzandomi i capelli per poi tirarli. 《Ti prego. Basta.》sussurro disperata. 《Pamela e Mitch. Due persone fantastiche. Una famiglia perfetta e un triste incidente.》continua. Piango in un modo incondizionato. Provo a liberarmi dalla sua presa.
《Aspetta. Ho quasi finito. Sei mai stata alle loro tombe o hai vissuto così serenamente?》
Lo guardo allibita. Ma non riesco a replicare. 《Lasciami.》Lo prego ancora. 《Perché non vai da loro?》chiede con un sorriso maligno per poi liberarmi. Prendo il mio zaino e corro a casa. Apro velocemente la porta e senza smettere di piangere un secondo vado in camera mia.
Bussano ma urlo. 《Voglio stare sola, per favore.》
《Haley. Sono Logan.》
《Va' via.》Lo prego.
Prendo la lametta da cassetto e chiudo la mia porta a chiave. Vado in bagno. Mi tiro via il maglione rimanendo in reggiseno e vedendo i lividi viola sulla pancia. Piango ancora più forte poi con un colpo secco mi taglio. Urlo a squarciagola poi vado tutto buio.

AlzatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora