Ricaduta.

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No. Neanche oggi sono andata alla palestra. Nemmeno oggi. Non credo nemmeno voglia vedermi. Meglio così. Tutti sono come tutti. Che frase senza senso, eh? Be' chi vuole capire o chi ha passato troppo capirà.

<<Haley. Vieni con noi dall'estetista?>> urla Leila aprendo la porta di scatto. Scuoto la testa ringraziandola. La farò in casa adesso ma nessuno toccherà le mie gambe...troppe domande.

<<Ok. Puoi andare tu a fare la spesa. La lista è sul bancone. Papà, starà lavorando perciò arriva a cena. Ci vediamo tra un po'. Un bacio.>>mi saluta sorridendo. Accenno un ciao e poi ritorno a leggere il libro, il conte di Montecristo.

<<E allora...perchè è tutto così...>>sussurro a me stessa. Mi alzo e prendo fuori l'occorente per depilarmi. Dopo qualche minuto la cera è pronta e inizio a strappare. Sembravo una scimmia. Dopo due ore a cercare di togliere il più possibile mi vesto decentemente. Metto dei pantaloni corti e una canottierra, senza scollatura eccesiva e una felpa nera larga leggera. Prendo la borsa e il telefono e scendo. Afferro la lista e chiudo la casa.

Prendo l'autobus e vado verso il mini market. Accendo ľipod e alzo il volume. Mi siedo e pii aspetto di scendere. Non faccio neanche il biglietto. Leila mi ha detto che l'autista è talmente tonto che non vede chi entra ed esce.

L'autobus si ferma ed entrano altre persone. Qualcuno si siede vicino a me ma non presto attenzione finchè non mi toglie l'auricolare dall'orecchio. <<Biondina, spero che tu abbia una motivazione intelligente per non essere venuta neanche oggi.>>mi dice. Senza nemmeno rivorgegli la parola scendo perchè sono arrivata. <<Devo fare anch'io la spesa, biondina. Perciò dovrai sopportarmi per un bel po'.>>dice affiancandomi.

Non voglio parlargli e mi sento una bambina. Una stupida bambina.

<<Cosa è successo ieri? Perchè te ne sei andata? Ho sottolineato l'ovvio. Non hai colpe se non sei allenata, per questo ti chiedo di venire alla palestra. Sono un rompicoglioni insistente ma vieni, ti prego. Saremo tu ed io e potrai essere tu, senza che nessuno ti giudichi. Perchè non ti fidi?>>parla. Parla e parla. Parla giusto. Parla e ha ragione. Parla dicendo la verità. Parla e sa cosa dice. La sue parole sono chiare e hanno senso. Escono dalla sua bocca come piume che si trasformano in coltelli che non tagliano, graffiano solo. Possono fare male o no e queste hanno fatto bene. Quando apre bocca, sembra una sirena, ti amalia e ti strega, ma ha ragione. Non ha mai torto. Sono parole che ti curano spezzandoti. Chiuderesti gli occhi solo per sentirlo parlare ancora e ancora senza mai smettere. Come una calamita.

<<Fidati, biondina.>>sussurra vicino al mio orecchio. Mi blocco poi riparto. Entro nel minimarket e spengo la musica. Prendo un carrello e lui fa esattamente la stessa cosa. Prendo fuori la lista dalla borsa e vado verso il latte, prendo le uova, la farina, del formaggio, olio, carne, miele, carta igienica, fazzoletti, e altro. Mason compra il gelato e del pesce. Non posso fare a meno di sorridere appena lo posa dentro al carrello. <<Sta' zitta. Amo il gelato e detesto chiunque pensi che non sia buono.>>alzo le mani in segno di resa ma sono contenta di averlo incontrato. Dopo un po' andiamo alla cassa e paghiamo il tutto. Per fortuna mi hanno lasciato la carta di credito...

Usciamo, io con due sporte e lui con una. <<Vuoi una mano?>>chiede ma scuoto la testa ringraziandolo. Nonostante ciò prende entrambe le sporte e mi dà la sua. <<Ti aiuto!>> dice stizzito. Faccio finta di cucirmi la bocca e andiamo verso la fermata dell'autobus. <<Vieni. Sul serio. Vienici. Perché no? Non sono nessuno per darti ordini ma vieni lo stesso. Non resta che buttarti...>>

<<Possiamo andare tra un po'?>> chiedo con il cuore che batte forte. Sorride e annuisce. Abbasso la testa e tiro un respiro profondo. <<Non sei obbligata, anche se sembra. Ma provaci lo stesso.>>dice posando una mano sulla mia spalla. Mi scosto. <<Verrò ma non toccarmi.>>mi alzo e aspetto in piedi. <<Haley. Perchè i tuoi genitori hanno scelto questo nome?>> chiede. <<Non lo so.>>dico con la voce che trema. Perchè cazzo? Perchè questa domanda?

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