Kyle.

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Salgo sul primo autobus che trovo.
Voglio andare da Kyle. Poco dopo però affiorano i dubbi...
Se Kyle non mi volesse?
Se si fosse stancato di me?
Se lui non tenesse a me come io tengo a lui?
Se non mi aspetta?
Se è con qualcun'altro? O altra?
La mia gamba inizia a tremare ma il mio cuore segue tutto un altro ritmo. Va veloce, troppo.
Ho la gola e lo stomaco chiusi. Mi tremano le mani. Sono nel panico. Mi costringo a provare a respirare
Okay. Va meglio.
Alzo la manica della felpa. Guardo i miei tagli. O almeno. Quello che ne rimane...
Alcuni si sono cicatrizzati mentre altri ancora no. Ritornerei a farlo? Ne avrei il coraggio? Se lo volessi fare ancora? Stavolta finirebbe male.
L'autobus si ferma ma è ancora molto lontano dalla mia destinazione.
Entra una signora anziana che mi sembra di aver già visto. Le faccio cenno di accomodarsi sulla sedia dove c'ero io, mentre mi metto in piedi.
Lei mi sorride in modo cordiale e si siede. Abbasso la testa e guardo fuori dal finestrino. Cerco di ricordare chi sia quella signora...
La madre di Amy!
Solo al nome Amy ho un brivido. Anche lei mi ha dato uno schiaffo. Suona la campanella e scendo. La signora ha capito chi sono e mi sta chiamando ma faccio finta di nulla e mi siedo sulla panchina della fermata dell'autobus.
Perché Amy mi ha picchiata? Non doveva. Come si è permessa?!
Non ha capito che io non posso dirle la verità perché mi farei ancor di più male?!
Secondo tutti io sono l'idiota di turno perciò sono gli altri a decidere per me.
Sempre. Basta guardare Carlos. È lui che decide con chi posso parlare. Vorrei tanto che questa storia finisse ma sembra impossibile.
Un uomo si siede sulla panchina. Ci scambiamo uno sguardo.
Mi alzo e inizio a camminare. Se stessi facendo la scelta sbagliata?
Sto gelando. Oggi si gela.
Mi tremano le mani. Non capisco se per il freddo o per l'ansia.
Non so nemmeno dove sto andando. Non sono nella mia città.
Perché sto vagando a vuoto?
Ho freddo. Voglio tornare a casa. Voglio tornare a casa. Non voglio vedere nessuno ma voglio solo trovare un posto che chiamo casa.
Voglio sentirmi a casa quando varco quella porta ma non ci riesco.
Non ce la faccio.
Mi metto a piangere. Ho freddo. Le lacrime sono fredde. Sto gelando. Mi guardo intorno e non so dove sono.
Sono una ragazza di sedici anni che sta vagando per una città a quest'ora. È buio. Merda è buio e non so dove andare.
Continuo a piangere e tremare.
Sono un'idiota. Perché ho fatto questa cazzata?!
Ritorno alla fermata dell'autobus. Mi siedo e aspetto. L'uomo che c'era prima continua a fissarmi.
Brividi e brividi mi percorrono la schiena. Appena quell'uomo si alza, l'autobus arriva. Salgo su velocemente.
Mi siedo e la mia gamba continua a tremare. Ho freddo. Sull'autobus sembra che faccia più freddo che fuori. Non voglio nemmeno immaginare quanta gente mi stia fissando. Guardo l'orologio. Sono le 8.45. Merda!
L'autobus si ferma. Mi guardo intorno e vedo che siamo ancora lontani.
Molta gente scende. Mi rivolge occhiate curiose e assassine.
Sto gelando. Il mio corpo è un pezzo di ghiaccio in tutti i sensi.
Freddo. Freddo.
Ma perché sono voluta andare là!?
L'autobus si ferma ancora. Scendo velocemente. Non pago nemmeno il biglietto. Ľautista è troppo stanco per accorgersene.
Inizio a correre verso la casa famiglia.
Ho l'ansia. Ma sto anche gelando.
Ho paura. Ho paura della reazione di tutti ma soprattutto quella di Amy. Non credo che d'ora in poi avremmo più lo stesso rapporto che avevamo. Poteva privarmi di fare qualsiasi cosa ma non doveva darmi uno schiaffo. Era l'ultima cosa che dovesse fare.
Inizio a riflettere sul vero motivo per cui io sia andata dai miei genitori.
Volevo vederli, certo. Ma qualcos'altro?
Non ho nemmeno il tempo di pensare a qualcos'altro che Kyle mi corre incontro e mi abbraccia.
《Haley.》sussurra. Lo stringo forte. Mi mancava il suo modo di abbracciarmi. All'inizio stringe forte poi piano piano si stacca. Mi piace quando mi abbraccia perche io gli arrivo a malapena al collo e quindi si deve abbassare o mi deve prendere in braccio. Si stacca e poi mi riabbraccia. 《Ma stai gelando. Vieni.》dice. Mi porta dentro la casa dove Logan e Beck mi guardano sorpresi, sollevati e felici. Logan mi abbraccia fortissimo poi Beck mi corre incontro.《Mi sono presa un colpo.》dice staccandosi.
《Non farlo mai più. Amy e Joe non lo sanno. Con una scusa li abbiamo mandati a cena. Non farlo mia più, Haley.》dice Logan con voce dura.
Lo guardo negli occhi.
Poco dopo arriva Jake. 《Amy e Joe stanno...》Appena mi vede si interrompe.
Mi corre incontro e mi abbraccia.
《Mi sono preso paura anch'io. Non farlo mai più!》urla.
Kyle interviene. 《Sta tremando. Meglio che vada a farsi una doccia. Bollente.》dice. Tutti annuiscono. Salgo le scale. Ho male dappertutto. Sono ancora troppo tesa per parlare o reagire. La mia porta è aperta. La finestra è chiusa. Paco è rannicchiato sul mio cuscino. Lo prendo in braccio e lui inizia a farmi le fusa.
Sono stata via nemmeno qualche ora e si sono preoccupati un sacco.
Sono abituati a un Haley che riferisce qualsiasi cosa ma forse...È meglio smetterla di essere così.
Non farò mai più quello che ho fatto ma è da tenere in considerazione.
Poso Paco sul mio cuscino e gli do da mangiare. Aveva già mangiato.
Questi due mesi di scuola hanno fatto schifo. Vado sotto la doccia velocemente.
Caldo. Chiudo gli occhi. Mi lavo con calma. Non ho fretta. Finito di lavarmi rimango lì ancora per un bel po'.
Esco dalla doccia e mi avvolgo in un telo. Ho ancora freddo. Ho male dappertutto. E atchu. (Starnuto)
Perfetto. Ora ho anche il raffreddore.
Esco dal bagno. Chiudo la porta e mi asciugo.
Mi metto un maglione orribile e dei pantaloni di tuta. Dei calzini pesanti. Prendo la cose che avevo nella sacca e le rimetto nell'armadio. Prendo i vestiti che avevo prima e che dovevo lavare e li porto alla lavanderia della cosa.
Faccio una lavatrice molto veloce e poi vado ad asciugarmi i capelli.
Li spazzolo e li lascio sciolti.
Provo a mettere in ordine la scrivania. Ma ci rinuncio appena sento che le mie ossa fanno un brutto rumore. Un altro starnuto. E un altro. E un altro ancora.
Inizio a tossire.
Ho freddo. Parecchio.
Scendo al piano di sotto.
Sono tutti a tavola che mi aspettano.
Sicuramente corrano spiegazioni che non sono disposta a dare.
Kyle mi sorride. Non ricambio il sorriso. Vorrei sul serio ma non ci riesco. Mi siedo su una sedia. Beck mette la sua mano sopra alla mia.
Abbasso la testa.
《Haley ci dici dove sei stata e cosa è successo?》chiede Logan.
Abbasso ancor di più la testa.
《Ti prego. Vogliamo solo aiutarti.》dice Jake. Scuoto la testa.
《Haley...》Back viene interrotta da Amy e Joe che entrano in cucina. Ci scrutano pensierosi. Io ho sempre la testa bassa. Non voglio incrociare lo sguardo di Amy.
《Ciao.》dice Joe. Tutti salutano. Io rimango a testa bassa. Joe mi posa una mano sulla spalla.
Mi alzo e li guardo. Accenno un saluto con la testa e poi torno in camera mia.
Inizio a starnutire. Ho freddo. Paco mi viene vicino e lo prendo in braccio.
Bussano alla porta. Apro e vedo Kyle.
《Hey.》dice. Mi siedo sul letto.
《Non hai spiccicato parola da quando sei entrata. Va tutto bene?》chiede. Si siede sul letto e io appoggio la testa sulla sua spalla. Posa una mano mia fronte. 《Scotti! Hai la febbre!》dice alzandosi velocemente. Guardo i miei calzini. Poi sento che mi solleva. Mi fa sdraiare e poi mi copre. 《Vado a chiedere a qualcuno se ti prepara qualcosa di caldo.》dice. Scuoto la testa. Gli prendo la mano e lo faccio sdraiare vicino a me. 《Devo tornare a casa...》dice con il tono meno deciso che abbia mai visto.
《Resta qui.》sussurro. Mi fa appoggiare la testa sul suo petto.
《Cosa è successo, Haley?》chiede. Alzo le spalle. Mi sporgo per guardarlo e lui mi bacia.
《Perché sei scappata? So che sei salita su quell'autobus. Non l'ho detto a nessuno ma merito da sapere la verità.》
《Non basta fidarsi?》sussurro.
《Io mi fido di te. Tu non rispondi mai a una mia domanda. Sarei io che dovrei chiederti se ti fidi di me.》
Io mi fido di lui?
Non a tal punto da dirgli tutto...O forse...
《Non è questione che non mi fidi di te ma ci sono cose che io non posso dire, Kyle. Finirebbe male.》dico.
Si mette seduto. 《Per questo, Haley, devi dirmelo. Non voglio che tu ti faccia male o stia male. Non lo sopporto perché tu non mi permetto di aiutarti.》
《Ma non capisci che se te lo dicessi andrebbe peggio?》chiedo esasperata.
《Dimmi chi ti fa del male?》
《Nessuno, Kyle.》mento.
《Guardami neglio occhi e ridimmelo.》ordina. Mi siedo. Lo guardo neglio occhi. 《Nessuno... Mi fa del...m-male.》mento ancora.
Mi fissa ancora. Non riesco a sostenere il suo sguardo perciò abbasso la testa.
《Haley. Per favore.》Mi implora. 《Non posso. Kyle, basta. Lascia stare.》Gli dico. Scuote la testa e mi prende il viso tra le mani. Mi scanso. Lo schiaffo fa male. Credo.
Mi guarda perplesso e confuso. 《Per favore. Dimmelo. Devo aiutarti.》
《Kyle se avessi potuto dirtelo te lo avrei detto appena ci siamo conosciuti ma non posso.》
《Bene ora io vado da Carlos e...》dice e intanto si alza.
《No! Mi farebbe ancor di più...》Mi fermo subito prima che possa dire qualcosa di cui pentirmene.
Mi guarda con un espressione compiaciuta. Le lacrime iniziano a impossessarsi del mio viso. Come sempre del resto.
《Perché, Kyle? Perché? Che bisogno c'era di ingannarmi? Ora anche tu l'hai fatto. Per me questo ha un peso. Sei uguale a tutti gli altri, Kyle. Non ti fidi. Non ti fidi!》inzio a prenderlo a pugni sul petto. Ho male ai pugni. Gli ho sbattuti contro il granito.
《Non ti fidi! Nessuno si fida! Non tu! Non io! Nessuno! Nessuno, Kyle!》dico ad alta voce. Non voglio urlare. Non mi è mai piaciuto.
《Basta. Basta.》sussurra Kyle bloccandomi i polsi e abbracciandomi.
Continuo a piangere.
《Se Carlos proverà ancor a farti del male ci penserò io. Hai capito, non ti toccherà più.》dice serio.
Scuoto la testa. 《Sarà peggio. Non dovevi saperlo. Non dirlo a nessuno, Kyle. Ti prego. Ti prego. Se mi vuoi bene ti scongiuro non dirlo ad anima viva.》Lo prego ancora tra le lacrime.
《A un morto posso dirlo?》chiede con un sorriso che contagia anche me. Lo abbraccio più forte. Mi fa sempre ridere anche quando sto piangendo. 
Mi piace Kyle. È molto bello. La cosa che mi piace di più è che prova a capirmi. Non ci riesce quasi mai..ma almeno ci prova. Come biasimarlo, non mi capisco nemmeno io.
Su Carlos, però, non deve aprire bocca. Se lo fa finisce nei guai lui e anch'io.
Mi stringo di più a lui e ci sdraiamo.
Dopo un po' che mi accarezza la schiena mi chiede da quanto tempo che Carlos mi picchia.
《Un'altra volta. Oggi no.》sussurro.
Annuisce. Mi bacia sulla fronte e poi chiudo gli occhi. Non riesco a dormire. Amy e il suo schiaffo. Carlos e i suoi calci. I miei genitori. La bibliotecaria che sa più di quanto credo. Kyle e la sua curiosità.
Mi alzo. Non ce la faccio più. Mi chiudo in bagno. Inzio a piangere.
Mi rannicchio vicino alla doccia e piango. Piango sempre.
Che tristezza.
Mi appoggio alla doccia. Ho freddo ma non mi interessa. Non riesco a pensare. Ho altre cose per la testa.
Ho freddo. Sto gelando. Mi alzo ed esco dal bagno.
Kyle è in piedi. 《Dove sei stata?》sussurra. Scuoto la testa e mi metto sotto le coperte. Kyle mi viene vicino.
《Haley sei un pezzo di ghiaccio. Da quanto eri in bagno?》Mi chiede.
Alzo le spalle e chiudo gli occhi. Sento che Kyle mi stringe forte. Mi appiattisce contro il suo petto. 《Stai tremando.》Mi fa notare.
Mi rilasso dopo una giornata infernale.

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