La bibliotecaria.

1.2K 47 1
                                    

Mi sveglio con una fame assoluta. Grazie a Jake ieri non ho pensato a Kyle. Oggi non voglio vederlo ma sono in banco con lui e non posso stare da sola perché Carlos mi verebbe a cercare, perciò non so che fare.
Entro dentro alla doccia. Mi rilasso e guardo i miei binari. Stanno guarendo ma rimarrà il segno. Mi asciugo velocemente e ci metto le garze, faccio lo stesso con il fianco.
Rabbrividisco se ricordo quella giornata. Non voglio pensarci.
Scuoto la testa e vado a vestirmi. Metto mutandine e reggiseno e una maglia bianca con una felpa corta blu sopra e dei jeans bianchi.
Preparo lo zaino ed esco di casa. Prendo l'iPod e ascolto la musica ma ho una gran fame. Vado in un bar e prendo una fetta di torta al cioccolato. La mangio e poi esco velocemente. Sono uscita un po' prima.
Arrivo e mi siedo sulla panchina. Tiro le gambe al petto e aspetto che la campanella suoni.
Chiudo gli occhi.
Un auricolare mi viene tolto apro gli occhi e vedo Kyle. Mi alzo di scatto e vado dentro la scuola. Sento che mi chiama ma non mi volto.
Vado in bagno e mi lavo la faccia...fa male vederlo...ma non so nemmeno se è vero, ho paura a parlargli però...
A riscuotermi dai miei pensieri è la porta del bagno che si apre. Entra una ragazza vestita da...vestita molto corta che mi rivolge un'occhiattaccia. Abbasso la testa ed esco.
Vado in classe anche se sono molto in anticipo e mi metto a scarabbocchiare un foglio.
Disegno per qualche minuto poi entra Kyle. Per un momento ho pensato fosse Carlos e sono entrata nel panico.
Poi entro di nuovo nel panico perché sicuramente dovrò parlare con Kyle ma non sono pronta.
《Cosa ti ho fatto?》chiede lui preoccupato ma anche un po' arrabbiato. Abbasso la testa. 《Nulla.》dico a voce bassa.
《E allora perché ce l'hai con me?》chiede sedendosi al suo banco.
《Non ce l'ho con te.》mento.
《Sì. Dimmelo. Per favore, Haley.》
《Tu...》vengo interrotta dal prof che entra in classe. Lo salutiamo e poi aspettiamo gli altri studenti.
La lezione passa velocemente apparte qualche brutta occhiattaccia da parte di Carlos, nulla di grave, per ora.
Poco dopo sento che qualcuno mi lancia un bigliettino. Lo apro.
Hey errore. Ti sono mancato? Bene.
Sai ho scoperto nuove cose sui tuoi genitori...molto interessanti.
Amavano ľavventura e tu la odiavi. Ti volevano bene ma sono morti senza rimpianti. Si sono lasciati alle spalle una ragazzina che aveva bisogno di loro perché non aveva amici. Chi vorrebbe una persona così brutta e malata come Haley Jonson?
Alzo la mano e chiedo al prof se posso andare in bagno. Kyle mi blocca ma mi libero velocemente dalla sua presa. Corro in bagno. Mi chiudo dentro e inizio a piangere.
Fa male. Fa male. Fa male. Fa male. Fa male. Fa male. Fa male. Fa male.
Perché...come lo sa?
Chi gliel'ha detto?
Perché mi vuole fare del male?
Cosa c'entro io in tutto ciò?
Inclino la testa e mi alzo le maniche del maglione. Guardo i miei binari.
Quanto vorrei andare via. Su un treno e scappare. Da tutto e tutti.
Chiudo gli occhi immaginandomi una nuova vita. Nel mio appartamento azzurro e il mio Paco. Il mio lavoro in un bar. Le mie passeggiate...e tutto quello che le persone fanno per rilassarsi.
Sorrido, pensando a Kyle. No. Kyle, no. Lui non può stare con me. Sono io ľincasinata della situazione. Ha bisogno di qualcuno più stabile...Non di una come me.
Sento la campanella suonare e delle voci provenire dal corridoio.
Esco dal bagno e mi trovo il prof e Kyle davanti e mezza scuola Alle loro spalle. Abbasso la testa a disagio.
《Jonson tu adesso mi dici cosa hai fatto in tutto questo tempo e perché ti sei chiusa in bagno!》urla il prof.
Alzo le spalle. Non posso parlare con i Prof. Sento quel cretino di Carlos sorridere soddisfatto.
Kyle mi appoggia una mano sulla spalla e io sorrido.
《Non saprei nemmeno cosa fare. Tu sei una delle più brave della classe e... voi tutti dentro arrivo.》urla il prof alla classe. Se ne vanno tutti con lamentele e bisbigli. Tutti tranne Kyle e Carlos. E il prof, ovviamente. Cosa c'entra Carlos? Perché è qui? Non lo voglio vedere in nessun modo.
Il prof sembra non capire che non voglio Carlos perché continua. 《...e Non saprei nemmeno che punizione darti o se darti una punizione. Sei molto intelligente e sono sicuro che stai solo attraversando un periodo no, perciò se hai bisogno di calmarti un po' ti lascio mezz'ora libera. Poi il nostro australiano Kyle ti spiegherà cosa abbiamo fatto.》Annuisco e lo ringrazio. Vedo che il prof va in classe insieme a Carlos. Kyle si trattiene per un secondo. 《Posso darti un bacio o mi eviteresti ancor di più?》sussurra al mio orecchio. La domanda scaturisce un brivido alla testa e che arriva fino alle gambe. 《Sì.》rispondo.
《Lo prendo come un ''posso darti un bacio''.》dice e prima che posso aggiungere qualcosa mi bacia. Sorrido involontariamente e poi lui va in classe. Decido di andare in palestra. Vedo che è vuota e ne approfitto.
Non so cosa sto per fare ma sono molto decisa a farlo. Mi tolgo la felpa e prendo una palla. La tiro ma subito dopo sento un dolore al fianco terribile. Rimetto la palla al suo posto e poi mi rimetto la felpa.
Mi siedo per terra con la schiena appoggiata al muro. 《Errore!》urla Carlos. Ecco. Oggi muoio.
Mi fa alzare e mi stringe le braccia. 《Ti è piaciuto il mio biglietto?》dice con un sorriso da maniaco.
Non rispondo. 《Vuoi fare la vaga, eh? Allora giochiamo. Io ti tiro calci finché non rispondi. D'accordo?》
Non riesco a parlare. Non ce la faccio. Ho la gola secca. Inizio a piangere però.《Pronta.》dice e mi butta a terra. Mi arriva un calcio alla gamba. 《Come state tu e Kyle? Primi litigi? Ah, giusto. Nessun litigio. Parlerebbe solo lui.》dice. Aspetta un po' poi mi tira un calcio all'addome.
《I tuoi genitori...Ti hanno mai raccontato che sei nata per sbaglio?》
Non rispondo. Mi tira un calcio al fianco e urlo. Mi sdraio per terra e poi lui se ne va. Mi copro il viso con le mani. Piango. Piango, fiumi e fiumi di lacrime inutili. Perché a nessuno fregano.
Mi alzo e barcollo. Mi attacco al muro e mi dirigo in bagno. Apro l'acqua e mi lavo la faccia.
Mi calmo e poi vado in classe. Il prof mi sorride comprensivo anche se non ha compreso un cazzo.
Guardo Kyle che mi guarda preoccupato.
Poi guardo Carlos intanto e concentrato a prendere appunti. Come fa a prendere appunti dopo che mi ha massacrata?
Mi siedo al mio banco. Cerco di sofdocare un gemito di dolore quando mi siedo.
《Haley. Va tutto bene? Cosa è successo?》chiede Kyle. Scuoto la testa. 《Non è successo nulla Kyle.》sussurro. Tengo la testa bassa sul foglio e aspetto che passino le restanti 4 ore.
Le ultime ore non sono state pesanti, al contrario. Kyle ha cercato di parlare con me ma ho evitato. Poi alla quinta e all'ultima una prof è mancata perciò siamo usciti prima.
Piove. Guardo scorrere la pioggia sul cemento. Poco dopo si fa sempre più forte e io ho scordato il mio telefono a casa. Vado in piccolo vialetto e inizio a correre ma poco dopo scivolo. Sbatto il sedere e anche il fianco. Inizio a piangere sotto la pioggia finché qualcuno non mi appoggia una mano sulla spalla.
Una signora anziana dagli occhi verdi e i capelli grigi mi fa entrare nel suo negozio. È una biblioteca. Non sono mai stata una lettrice appassionata.
È piccola ma è molto carina. È in stile antico. I libri sono disposti in due scaffali. Dietro al suo bancone ce n'è un altro. È molto piccola ma è così carina...
Mi fa segno di entrare. 《Non vorrei bagnare.》sussurro a testa bassa.
《Tranquilla, cara. Dopo asciugo.》Mi rassicura. Faccio un passo titubante ma scivolo. Sbatto il fianco e gemo dal dolore. La signora mi tira su delicatamente e mi fa sedere. 《Vuoi un fazzoletto?》Mi chiede. Sorrido e annuisco. Anche se con un fazzoletto di certo non posso risolvere la situazione.
《Come ti chiami?》dice portandomi il fazzoletto. 《Grazie. Haley.》sussurro a testa bassa. 《Bene Amelia...》La I interrompo, ridacchiando.
《Mi chiamo Haley.》dico scandendo bene il nome. La signora fa una piccola risata e poi confessa di essere un po' dura ďorecchio.
《Dicevo io sono Margaret ma puoi chiamarmi Gar.》dice la guardo confusa e lei alza le spalle.
《Mi chiamano tutti così.》dice.
Annuisco. 《Hai bisogno di un passaggio?》chiede. 《No. No, davvero. Grazie mille, Margaret.》La ringrazio e mi alzo. 《Torna a trovarmi, cara.》dice con un sorriso. Le sorrido e annuisco. La saluto e poi vado fuori. Appena entrata vengo assalita da un getto freddo ďacqua. Rabbrividisco. Inizio a camminare più velocemente ma mi fa male il fianco. Non posso fermarmi anche perché sta piovendo sempre più forte.
Poco dopo inizio a correre. Scivolo due volte ma non mi fermo. Sto gelando.
Ho la felpa zuppa e si è attaccata alle braccia. I tagli bruciano e alcune lacrime scendono sul viso. Faccio fatica a distinguere pioggia e lacrime ma è una bella sensazione.
Finalmente attivo a casa. Lo zaino è tutto bagnato ma c'erano dentro solo alcuni quaderni. Lo farò asciugare.
Busso alla porta perché ho anche dimenticato le chiavi e ad aprirmi è Back. Mi rivolge uno sguardo confido e io entro. 《Ciao. Ma dove sei stata?》chiede sollevata. 《È qui.》urla. Dalla cucina corrono tutti. Beatrice, Logan, Jake, Amy, Joe e Kyle. Cosa ci fa lui qui?
Dopo vari: "grazie al cielo stai bene" "eravamo tutti preoccupati"
《Corri a farti una doccia stai gelando.》Mi rimprovera Amy.
Annuisco e vado in camera. Faccio l'ultimo gradino e scivolo. Cos'ho oggi? 《Ahia.》sussurro. Sento che Kyle mi tira su. Sorrido e lui mi dà un bacio sulla guancia e poi scende le scale.
Vado in bagno e farmi una doccia bollente perché stavo letteralmente tremando.
Mi rilasso sotto a quel getto così caldo...Sento bussare alla porta.
Non rispondo. Non sento più nessuno perciò continuo a lavarmi.
Esco dalla dal bagno e vado in camera. Trovo Kyle seduto alla scrivania che guarda una foto di me e i miei genitori. 《Ah, ciao.》dico a voce bassa.
《Hey.》dice e si gira. Poi diventa tutto rosso e mi dà le spalle. Ok, è decisamente imbarazzante.
《Ehm...prendo dei vestiti poi arrivo.》dico. Annuisce. Prendo dei pantaloni lunghi del pigiama e una maglia bianca enorme.
Vado in bagno e mi asciugo un po' i capelli. Li metto in un ciappo e poi esco. Kyle sta ancora guardano la foto. 《Eri bella. Sembravi felice e solare. Perché all'espressione non c'è più? C'è solo una Haley spaventata da qualcosa...》dice.
《Non sapevo cosa sarebbe arrivato dopo per questo ero felice.》
《Quindi per paura che arrivi qualcosa, ti devi annientare? Non ha senso.》dice.
《Questo discorso non ha senso. Lascia stare, Kyle.》
《No!》
《Sì.》
《Perché ce l'hai con me?》
《Fai troppe domande.》
《Non è vero. Tu ce l'hai con me perché mia sorella ti ha detto qualcosa.》dice ad alta voce.
Lo guardo a bocca aperta poi abbasso la testa. 《Va' via.》sussurro.
Mi alza la testa. 《No. Mia sorella è solo una deficente. Lasciala perdere.》
《Non ci riesco...》dico con un filo di voce. 《Haley guardami e parla più ad alta voce.》dice.
《Perché? È meglio se non mi vedi.》
Mi alza la testa e mi bacia. Mi mette le mani sui miei fianchi e rabbrividisco.
Mi attira più vicino a sé.
《Se non ti vedo non posso baciarti...》sussurra. Sorrido.

AlzatiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora