Capitolo 14

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Potevo notare dagli occhi lucidi di Jake quanto fosse tremendamente e sinceramente emozionato per il primo incontro con suo padre dopo svariati anni.

Saltellava tutto baldanzoso per la viottola che ci avrebbe condotto nella sua umile dimora, fischiettando allegramente e stritolandosi le mani in morse indistruttibili.

Scrocchiava nervosamente le dita e ogni tanto le separava per passarsi la mano destra tra i capelli corvini.

Io lo seguivo silenziosamente, emozionata, ma non quanto lui.

La sua felicità in quel momento era insuperabile.

Incontenibile.

Sprizzava gioia da tutti i pori.

Appena davanti all'uscio della porta, si bloccò di colpo, impedendo ad entrambi il passaggio.

Si fermò per un attimo e prese un respiro profondo.

In seguito, buttò fuori tutta l'aria precedentemente inspirata, rilassandosi leggermente.

Compì questo processo poche volte, per qualche secondo, finché non si sentì finalmente pronto.

Così, nervoso ed emozionato, allungò un braccio in avanti.

Afferrò prontamente la maniglia, abbassandola lentamente.

Con uno scricchiolio, la porta si aprì, e venne spalancata immediatamente da Jake.

Davanti a noi, comparve immediatamente il vecchio e buon Billy, sulla sua insostituibile sedia a rotelle motorizzata.

Era di spalle ed era intento ad aprire un pacchetto di noccioline da sgranocchiare gustosamente.

Appena Billy captò il suono della porta spalancata, si voltò ed incrociò i nostri occhi lucidi e vispi.

In particolar modo, quelli di Jake.

Per un attimo, nessuno si mosse o respirò.

I due si scrutavano attentamente, o forse svogliatamente, al semplice fine di volersi bene e di placare la sorpresa immensa di quell'istante.

"Figlio mio..." balbettò Billy scompostamente, pronunciando la parola più bella al mondo.

"Papà..." fu la categorica risposta di Jacob, ancora palesemente scioccato.

In un attimo, i due si spostarono, venendosi incontro.

Così, in pochi secondi, erano al centro del salotto.

L'uno accanto all'altro.

Avvolti in una calda e potente stretta.

Frutto inequivocabile dell'amore.

Dell'amore tra padre e figlio.

Erano lì, insieme.

Uno rannicchiato, l'altro sulla sedia a rotelle.

E in quel momento, esistevano soltanto loro.

Non avevo mai assistito ad una scena più dolce di quella.

E quello, era l'amore più bello del mondo.

Quello tra padre e figlio.

Sangue dello stesso sangue.

Carne della propria carne.

Anima della propria anima.

Il passato ed il futuro.

La sapienza e l'ingenuità.

L'anziano e il giovane.

A quell'emozionante visione, non potei che lasciarmi fuggire una lacrima beffarda sulla gota arrossata.

Moon and Sun (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora