Moon and Sun (COMPLETA)

Capitolo 5

Con le mani strette l'una all'altra, ci addentrammo silenziosamente nell'oscurità notturna, tentando di raggiungere l'automobile di papà.

Sorpassammo abilmente il fiumiciattolo che scorreva lì nei pressi con un grande balzo, atterrando così sulla sponda opposta.

Con una breve ed agile corsetta, raggiungemmo finalmente il veicolo, spalancando smaniosi e curiosi le portiere.

Afferrammo tutto il più rapidamente possibile, per poi percorrere lo stesso percorso di prima a ritroso, giungendo nuovamente alla casetta fatata.

Una volta giunti alla destinazione finale, gettammo i pacchetti regalo sul tavolino in legno posto davanti al divano e ci stravaccammo su di esso esausti.

Dopo un paio di respiri affannosi, Jacob intervenne.

"Pronta ad aprirli tutti, Nessie?" mi domandò emozionato.

"Beh..." tentennai, "si dai" accettai così il suo invito.

"Il mio per primo però! Dai, dai, dai!" iniziò a supplicarmi Jake, esattamente come avrebbe fatto un piccolo bimbo dell'asilo.

"Piccolo Jake, ora sbatterai anche i piedini a terra e piangerai?" gli verseggiai contro, ridendo, ponendo il labbruccio inferiore all'infuori e carezzandogli la guanciotta paffuta.

In tutta risposta, Jake sporse il labbruccio inferiore all'infuori, imitò gli occhi da cucciolo bastonato, sbattendo varie volte le palpebre, e congiunse le mani come se stesse pregando.

Un sorriso spuntò sul mio viso biancastro.

"Mh..." posi una mano sul mento, accarezzandolo in segno di riflessione e sollevando gli occhi al cielo, in modo teatrale.

"Direi che... il tuo lo aprirò per ultimo!" decretai spietata.

Jacob incrociò le braccia al petto, infuriato per la mia decisione.

"Sai, vorrei che il più bello rimanesse per ultimo" tentai di rallegrarlo con questa nota di dolcezza.

A quelle parole, infatti, presto sorrise, rimettendosi comodamente sul divano.

Inutile dire che mi fosse stato accanto tutto il tempo, ogni singolo minuto.

Ricevetti di tutto: abiti da zia Alice, trucchi da zia Rose, una chiave che apriva chissà quale porta da mamma e papà, ed un'altra da nonna Esme.

Dei gioielli da zia Tanya, vari libri da nonno Carlisle, un viaggio da zio Emmett, per due persone ovviamente, e molti altri oggetti sicuramente molto costosi, più i vari biglietti molto dolci da parte di tutti quanti.

Dopo minuti e minuti spesi ad aprire i presenti e a leggere ogni singola lettera, era finalmente il turno di Jacob.

Lui era lì affianco a me, con un sorriso a trentadue denti stampato in viso perché a conoscenza che finalmente era arrivato il suo turno.

"Lettera o regalo?" domandai emozionata.

"Regalo, la lettera la leggerai stanotte, quando sarai sola soletta nella tua stanza. Io resterò nella mia, ma sarò lì ad aspettarti, se vorrai" mi comunicò, sprizzante di vitalità da tutti i pori.

"Quante spiegazioni!" cercai di gettare la sua precedente informazione sul ridere, per alleviare un po' dell'imbarazzo che si stava venendo a creare.

"Ok..." sussurrai emozionata, allungando una mano per afferrare il pacchetto.

Era gigante, o forse era dire poco.

Aveva una forma rettangolare, ma era più grande di tutti gli altri messi assieme.

Intimorita, afferrai il regalo gigantesco, sorprendendomi del fatto che fosse incredibilmente leggero.

Lo scossi, per cercare di intuire che cosa potesse esserci all'interno, ma non sentii alcun rumore, e non scovai nessuna alternativa logica.

Jake sorrideva sotto ai baffi, divertito dalla situazione.

"Ehi, non è così facile" mi difesi prontamente, fingendomi palesemente offesa.

"Ah sì?!" scherzò invece lui.

Stufa del siparietto, decisi improvvisamente di scartare il pacco regalo.

Era verde con pois arancioni, gusti abbastanza discutibili.

D'altronde, era Jacob.

Eliminai la carta, incappando in un nuovo strato della medesima, che ancora una volta eliminai.

Finalmente scovai una scatola.

"Ancora uno sforzo e scoprirai coso sia" mi spronò Jake, ridendo sommessamente.

Così presi coraggio e sollevai il coperchio.

Quello che però non potevo immaginare, si presentò davanti ai miei occhi sorpresi e curiosi.

Un'altra scatola.

Oh no, Jake, non avrai davvero fatto ciò che credo?

Preoccupata per la mia sorte, sbattei una mano sulla mia fronte, che portò Jacob ad una sonora risata.

"Quante ce ne sono?" chiesi preoccupata.

"Di cosa?" replicò lui.

Decisi di non rispondere.

Seguii la procedura che avevo applicato precedentemente, e continuai a sollevare coperchi e coperchi, contando quante scatole ci fossero.

Ad un certo punto, stanca, decisi di intervenire.

"Quanto tempo ci hai impiegato per fare tutto questo?" domandai a Jake, che ancora non aveva smesso di ridere, nonostante fossi ormai arrivata alla cinquantesima scatola.

"Mh...forse un anno, o forse due, o dieci, non so. Ti lascerò col dubbio..." mi confuse con poche parole.

Chissà quanto ci avrà impiegato, pensando a me.

A quel pensiero sorrisi.

Dopo tanta fatica e sudore, arrivai finalmente a quella che pareva essere l'ultima scatola: la centesima.

L'avevo intuito in quanto era ben impacchettata e perché improvvisamente Jake smise di ridere, mettendosi composto sul divano.

Agitata sollevai lo sguardo, incrociando il suo, che mi esortava ad aprire quella maledettissima scatola

Lo ascoltai.

Sollevai emozionatissima e stremata il coperchio, dopo aver ovviamente eliminato tutta la carta da regalo, e a quel punto, trovai un regalo piuttosto insolito.

ANGOLO AUTRICE

Ciao a tutti!

Scusate per la lunga attesa, ma ero in vacanza, poi mi sono ammalata (nulla di grave, tranquilli), e mi sono dedicata anche ad altri progetti.

Ed ora, eccomi qui!

Ecco il capitolo dei regali!

Ovviamente non potevo rivelarvi immediatamente i regali di Jake, ma nel prossimo capitolo qualcosa troverete, più una piccola sorpresa, che forse non vi aspettavate.

In più, vi ricordo che Esme, Bella ed Edward, hanno regalato due chiavi a Nessie, per cosa saranno?

Ed infine, ho cambiato la copertina di Moon and Sun, spero che vi piaccia.

Riempite tutto di stelline e commenti, saliamo in classifica!

E soprattutto, consigliate se vi va la storia ai vostri amici a cui piace Twilight!
Alla prossima, ciao!