Capitolo 19

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"Iniziò tutto quanto anni fa.

Era il giorno del mio trentatreesimo compleanno.

Eravamo tutti felicissimi.

Quasi tutto il villaggio si era riunito per poter festeggiare in armonia.

Allora, ero ancora munito delle mie fantastiche gambe, ed ancora riuscivo a sostenere le trasformazioni in licantropo.

Quel giorno, mio padre Ephraim Black mi avrebbe ceduto il ruolo di Alpha del branco.

Lui si sarebbe ritirato, vista la sua età avanzata, sebbene avesse ancora una forma smagliante.

Voleva continuare a condurre una vita pacifica con sua moglie, senza interferenze da parte del branco.

'Sarai forte tanto quanto me, se non di più, figlio mio' mi aveva incoraggiato.

Così, mi sarei addossato miliardi di responsabilità, ma tutti mi avrebbero rispettato e conosciuto come alpha.

Ero così felice ed allegro, che decisi di dare una grande festa.

Allora, se avevi ricchezze e potere, potevi permetterti grandi feste, per far capire agli altri chi comandasse.

Ed io, ovviamente, tanto vanitoso ed arrogante all'epoca, decisi di organizzarne una.

Ero giovane, bello, potente.

E desideravo che il mondo intero lo sapesse.

Però, non organizzai il party nella mia piccola casetta di campagna, ovvero la casa in cui siamo adesso, ma decisi di dare la festa in prossimità del punto più periferico della riserva: la casa di mio padre.

Era grande, spaziosa e luminosa.

Una confortevole villetta su tre piani, con tanto di piscine ed idromassaggi interni.

Mio padre era l'uomo più potente della riserva, se non dell'intera Forks.

Disponeva di tutti gli agi possibili ed inimmaginabili.

Eppure, mi aveva sempre cresciuto con umiltà.

Ma io, giovanotto baldanzoso in attesa di farsi invidiare dai propri coetanei, non fui capace di trattenermi dal mostrare tutta la sfarzosità e il lusso di cui ero a disposizione.

Organizzai così la festa, invitando tutti gli abitanti della riserva, così che potessero ammirare la mia ricchezza ed invidiare le possibilità che loro mai avrebbero avuto.

Allora, ero già fidanzato con mia moglie, e la amavo alla follia.

E, i Cullen, già si aggiravano nei pressi di Forks.

Inutile dire che, a causa delle leggende popolari dei Quileute, li odiassi con tutto me stesso.

Eppure, quella sera, nonostante stessi per diventare alpha, non imposi a nessuno di controllare la nostra terra, spinto dall'avidità della ricchezza.

In ogni caso, nel tardo pomeriggio, gli invitati iniziarono ad arrivare, ed affluivano sempre più numerosi, ma mai troppi per la gigantesca abitazione.

Stupidamente, avevo lasciato la porta spalancata, per far sì che tutti si precipitassero all'interno.

In quel momento, lì per me, c'era l'intero villaggio.

La riserva era ormai completamente svuotata, nessun'anima si aggirava tra i boschi o le foreste.

Tutto era accessibile a tutti.

Anche a chi non avrebbe dovuto varcarne i confini.

E no, non parlo di voi innocui Cullen, come vi definivamo tempo addietro, ma di creature molto più pericolose.

Moon and Sun (COMPLETA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora