Capitolo 6

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La ragazza che stava al mio fianco mi stava chiamando.
"Piacere Katherine, io sono Cristina" mi disse lei con un sorriso amichevole diverso dalle altre demoni e che ricambiai.
Cristina aveva la pelle chiara, gli occhi marroni, i capelli castano scuro e riccissimi, che personalmente adoravo.
"Il piacere è tutto mio Cristina".
Le sorrisi e lei mi disse,
"Ti vorrei presentare delle mie amiche, sempre se vuoi".
Mi disse e io le risposi,
"Certo che le voglio conoscere, presentamele pure" le dissi con un sorriso che lei ricambio.
Si girò alla sua sinistra per chiamare una ragazza con dei capelli lunghi e biondo scuro, quando si girò vidi che aveva gli occhi verdi e anche lei chiara di carnagione, anche lei si presentò,
"Ciao, io sono Melissa" mi disse con un sorriso che ricambiai subito e le risposi,
"Il piacere è tutto mio Melissa" mi sorrise e chiamo l'altra ragazza affianco a lei che stava mangiando,lei aveva i capelli lunghi fino le spalle castano scuro, gli occhi marroni e la carnagione un po' più scura di quella di Cristina.
Lei alzo lo sguardo dal piatto e si presentò sorridendomi,
"Ciao, io sono Andreea"
Mi disse ed io ricambiai il suo sorriso e le dissi,
"Il piacere è tutto mio Andreea"
Andreea si girò alla sua sinistra è chiamò l'ultima ragazza che stava fissando il vuoto mentre mangiava,anche lei aveva i capelli castano scuro, gli occhi marroni e la carnagione chiara.
Si risvegliò dalla trance, mi guardò, sorrise pure lei e si presentò come le altre,
" Ciao, io sono Valentina, scusami se non ho risposto subito ma stavo pensando a quanto fosse buona questa carne"
Mi disse ridendo, ci mettemmo a ridere tutte insieme, finito di ridere gli dissi col sorriso,
"Il piacere è tutto mio Valentina".
E mi sorrise.
Melissa mi chiese,
"Sei arrivata oggi?"
"Si, qualche ora fa".
Cristina mi chiese,
"Non sei ancora un demone, vero?
Sento il tuo odore ed è diverso dal nostro."
Prima che risposi Andreea mi interruppe e disse a Cristina,
"Già come lo sentono tutti d'altronde"
Mi guardò con faccia preoccupata.
Valentina mi disse,
"Katherine finché sei un angelo sei in pericolo qui insieme a tutti i demoni.
Loro sentono la differenza del sangue Angelico da quello demoniaco e infatti è per questo che ti guardano tutti senza staccarti gli occhi di dosso."
Mi disse.
Mi venne una domanda che gli porsi senza pensarci,
"Allora perché voi non mi attaccate e non fate come gli altri demoni?"
Cristina mi rispose,
"Beh noi siamo diverse da loro."
"In che senso?" chiesi e Andrea mi rispose,
"Noi veniamo da Londra, dopo la caduta di Lucifero siamo cadute anche noi ma siamo atterrate sulla terra, per un po' di anni abbiamo vissuto li, finché non abbiamo scoperto dove si trovavano gli inferi e allora ci siamo subito spostate qui, noi siamo diverse perché ci eravamo abituate a bere da sacche di sangue o se proprio ci andava male da animali è per questo che non ci fa niente l'odore del tuo sangue."
Io risposi,
"Adesso è tutto più chiaro, grazie di avermelo detto."
"Di niente" rispose Andreea sorridendomi ed io ricambiai.
Melissa mi chiese,
"Quando avverrà la tua trasformazione?"
Io le risposi,
"Non lo so sinceramente"
Ma un'altra voce rispose facendoci sussultare, era Lucifero.
"Domani, avverrà domani alle 10:30 dopo la colazione."
Mi rispose freddo ed io gli risposi,
"Va bene, grazie per avermelo detto."
"Di niente" mi rispose tornando a bere il suo bicchiere di sangue.
Mi rigirai verso le ragazze che mi guardavano con una faccia sorpresa.
"Che c'è?" Le chiesi,
E loro mi risposero,
"niente" tutte in coro.
Tornando a finire da mangiare.
"Okkk" dissi dubbiosa per poi finire di mangiare.
Parlammo del più e del meno fino alla fine della cena, Valentina mi disse,
"Noi stiamo andando nella mia camera, vuoi venire con noi?" Io gli risposi,
"Certo, datemi un minuto e arrivo".
Loro mi fecero cenno con la testa per dire che erano d'accordo e si incamminarono fino la porta per poi fermarsi ed aspettarmi parlando intanto.
Io andai verso Lucifero che mi guardò arrivare e gli dissi quello che volevo dirgli da quando ero arrivata qui,
"Comunque grazie per avermi portata qui, di avermi reso felice, anche se qui so che non si può dire la parola "felice", ti ringrazio con tutto il cuore di tutto quello che hai fatto per me oggi, Lucifero".
Mi girai e me ne andai e nel mentre sentii una voce bassa dire,
"Ma grazie a te"
Mi rigirai ma non dissi niente, gli feci solo uno dei sorrisi più sinceri e puri che io abbia mai fatto, e me ne andai.
Andai dalle ragazze che mi guardavano con una faccia sognante e ci incamminammo verso la stanza di Valentina.
Una volta entrate ci sedemmo tutte sul letto e parlammo del più e del meno fino a quando cominciarono un discorso su di me che all'inizio non capivo.
"Avete visto come si guardavano?" Disse Cristina quasi strillando,
"Sii", gli rispose Valentina con faccia sognante.
"Si lo so, lo so, si innamoreranno, si sposeranno e faranno tanti demonietti."
Disse Melissa urlando,
"Ahhh non vedo l'ora di diventare ziaaa"
Disse Cristina.
Mentre Valentina e Andreea le guardavano con uno sguardo di disgusto e noia per quello che stavano dicendo.
Io le guardai divertita e interrogativa e poi gli dissi,
"Ragazze ma che state dicendo?"
"Come fai non vederlo?" Disse Cristina,
"Beh magari non riesce a vederlo perché è solo arrivata oggi?"
Disse Andreea sicura della sua ipotesi.
"Ah si è vero"
disse Valentina.
Le guardai con faccia interrogativa e loro mi spiegarono con voce ovvia,
"Devi sapere che da oggi si comporta più stranamente del previsto, di solito è più freddo, crudele e invece da oggi sembra in "pace" con se stesso, non voglio esagerare con le parole ma io vedo questo."
Disse Melissa.
"Non so voi ma sinceramente quello che vedete voi io non lo vedo.
Comunque cambiamo discorso.
Toglietemi una curiosità, voi avete i poteri?" Chiesi.
Mi risposero una alla volta,
Cristina mi disse,
"Io ho il potere dell'invisibilità"
"Forte" dissi.
Andreea mi disse,
"Io ho il potere di capire quali sono i poteri degli altri, capire chi mente da chi dice la verità, vedere l'anima dei demoni e degli angeli, persino per gli umani.
Tutto questo è solo un potere, sia chiaro"
Rimasi sbalordita.
Melissa invece mi disse,
"Beh che dire io ho il potere della super velocità, sono la più veloce rispetto a tutti i demoni apparte Lucifero naturalmente."
"Wow che forza"
E poi per ultima, Valentina mi disse il suo,
"Io invece ho il potere di pensare una cosa e farla apparire davanti a me."
"Che forte"
Dissi e mi sorrise.
"Fammi vedere"
Dissi.
Mi fece cenno di ok con la testa e mi fece vedere cosa sapeva fare.
"Ora penserò ad un cucciolo di lupo e apparirà qui nelle mie braccia."
Disse dopo qualche secondo un lupetto nero apparve nelle sue braccia e noi urlammo di gioia.
"Che carino"
Dissi.
E una vicina mi rispose "grazie" ,
Mi girai spaventa e dissi "chi è stato?" Le altre mi guardarono interrogative e mi dissero " chi è stato a fare cosa?"
Io risposi,
"Qualcuno mi ha detto "grazie", voglio sapere chi è stato, mi senti?"
Dissi.
La voce mi rispose di nuovo,
"Ti sento non urlare, sono proprio davanti a te"
"Io non vedo nessuno"
Risposi.
La vocina mi riparlò.
"Sono il lupo, mi chiamo Azazel."
Lo guardai e gli dissi,
"Ti sento solo io?"
"Tu non mi senti, tu mi leggi nel pensiero e il tuo potere Angelico.
Ora ascoltami, adesso io diventerò un tuo realtatto cioè un tatuaggio che in casi di emergenza, chiamandolo col suo nome, diventa reale per proteggerti, non mi guardare così io crescerò nel tempo grazie alla tua felicità perciò mi metterò sulla tua caviglia destra, ora ti devo salutare e tempo di andare a casa, ci rivedremo ovviamente Katherine e saluta le altre".
Mi disse prima di prendere posto sulla mia caviglia destra, mi fece leggermente male ma era bellissimo il tatuaggio, era il muso di un lupo per metà e per l'altra era con fiori, penso per far vedere il carattere del lupo.
Le ragazze mi guardarono sbalordite e mi chiesero spiegazioni che gli diedi subito.
Appena finito di spiegarle tutto mi dissero in coro,
"Che forza"
"Eh sì"
Dissi.
"Vabbè ragazze sono le 00:00, io vado che sennò non mi sveglio per la colazione, a domani ragazze."
Le dissi e loro mi salutatono con un "A domani" e ognuna andò nella propria stanza.
Arrivai nella mia stanza e la chiusi a chiave e così pure la finestra per non rischiare un attacco dai demoni mentre dormo, andai nel bagno, mi feci una doccia veloce e mi misi il pigiama semplice nero, mi misi a letto, aspettando con ansia il giorno dopo, mentre pensavo a quello che avevo fatto oggi che era uguale a 18 anni di vita in Paradiso e mentre pensavo caddi nelle braccia di Morfeo.

DANGEL:Un amore quasi impossibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora