Primo libro della storia:
DANGEL: Un amore quasi impossibile
Lei: Katherine, angelo puro, alta, bionda e occhi verdi.
Stanca della vita monotona del paradiso, vorrebbe scappare ma le viene difficile a causa del padre iperprotettivo.
Lui: Lucifero, a...
Mi svegliai peggio di una mummia ed in più avevo i capelli che sembravano un nido di uccelli. Girai la testa per vedere l'orario ed erano le 7:30, era più tardi del previsto, "Non c'è la farò mai" dissi coprendomi la faccia con le mani. Mi alzai dal letto più voloce che potevo e corsi in bagno a farmi una doccia, mi asciugai subito dopo mi truccai con una passata di rimmel e un po' di matita. Mi pettinai i capelli e li lasciai sciolti. Andai nella cabina armadio per scegliere cosa mettere, optai per una tuta nera dell'Adidas e le Air force bianche.
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Riguardai l'ora ed erano le 8:02. "OH CACCHIO" dissi cominciando a correre verso la porta. Mi chiusi la porta alle spalle e corsi fino le scale che scesi, ritrovandomi davanti la porta della sala da pranzo. Aprii la porta e mi ritrovai tutti gli occhi puntati a dosso visto che ero l'ultima ad entrare e stavano tutti seduti di già. Camminai verso il mio posto e mi sedetti. "Scusatemi per il ritardo". Dissi imbarazzata, sapendo che mi sarei presa una ramanzina. "Non fa niente, Katherine" mi disse Lucifero con un sorriso che ricambiai e rimasi a guardare per almeno 2 minuti. Qualcuno mi diede una gomitata ed io mi risvegliai da quell'incanto per poi girarmi dalla parte delle ragazze dicendo, "Aiahh perché l'hai fatto?" Dissi ad Andreea. "Ti eri leggermente incantata" mi rispose e le altre risero. "Ah va bene, comunque giorno a tutte". "Giorno Katherine" mi risposero le altre in coro. Gli sorrisi. Ad un certo punto Astarte mi chiese, "Katherine, ti è piaciuto il ballo di ieri?" "Si molto, Astarte". "Risposi con un sorriso che venne ricambiato. Belial mi chiese, "Ed anche il dopo?" Io mi strozzai con l'acqua e Cristina mi battee la schiena con una mano. Belzebù rispose a Belial. "Soprattutto il dopo" e risero tra di loro. "Ora basta, imbecilli" gli disse Astarte. "Ma che abbiamo fatto?" Disse Belial. "Silenzio" tuonò Lucifero per farli zittire e loro continuarono a mangiare. Io volevo sotterrarmi ero totalmente in imbarazzo. "Vorrei scomparire da qui" pensai, quando chiusi gli occhi, una fiammata mi circondò e mi teletrasportò fuori la sala da pranzo. Mi guardai intorno ancora sotto shock e mi chiesi, "Cosa cacchio è successo?" Riaprì la porta e vidi una scena alquanto divertente. Andreea e Valentina stavano sotto il tavolo penso a cercarmi e Melissa e Cristina che si guardavano in torno e correvano per tutta la sala urlando il mio nome. I tre consiglieri erano preoccupati, si grattavano la testa e fissavano la mia sedia vuota. Lucifero che aveva fatto andare via tutti i demoni, mi cercava per tutta la sala con lo sguardo e mi cercava sotto il tavolo. Quella scena era troppo divertente da guardare. Chiusi la porta e riprovai a teletrasportarmi di nuovo. Pensai di teletrasportarmi in piedi davanti il mio posto e poi chiusi gli occhi. La fiammata mi circondo nuovamente e mi ritrovai dove avevo pensato. Tutti mi guardarono stupiti, le ragazze appena mi videro mi si fiondarono a dosso per abbracciarmi. Io risi e una volta staccate dall'abbraccio, mi abbracciò qualcun'altro. Lucifero mi teneva stretta a se come per paura che succedesse di nuovo. Ricambiai l'abbraccio e lo strinsi forte a me per non far finire mai quest'abbraccio. Una volta staccati di mala voglia guardai tutti e dissi, "Hey gente, sto bene, davvero" risi e tutti cominciarono a ridere. Lucifero mi disse, "Vedo che hai un nuovo potere eh", "Eh si, non me l'aspettavo sinceramente". Dissi ridendo e facendo ridere tutti. "Comunque ti serve allenamento per usare i tuoi poteri al meglio." Mi disse Lucifero. Io risposi convinta, "Sono d'accordo" "Allora, ci vediamo tutti in giardino fra mezz'ora". Disse Lucifero. "Va bene" rispondemmo tutti. Mentre stavo uscendo dalla sala da pranzo con le ragazze, Lucifero mi prese per la mano e mi disse con un sorriso, "Ci vediamo dopo Katherine" "A dopo Lucifero" dissi ricambiando il sorriso. Scoparve in una fiammata e Melissa disse con gli occhi a cuoricino, "Siete fatti proprio per stare insieme" Io sorrisi come un ebete e andammo in camera mia. Una volta entrate in camera chiusi la porta e ci buttammo tutte sul letto ridendo come delle sceme. E dopo Cristina mi disse, "Gli hai proprio rubato il cuore eh" Sorrisi a quell'affermazione. "Ti ha già chiesto di uscire?" Mi chiese Valentina. "No, non so se lo farà sinceramente." "Io dico di sì" disse Andreea. Sorrisi e loro ricambiarono. "E pensare che fra poco ci dovrai combattere" disse Melissa. "Cosa?" Dissi ad un tratto spaventando le altre. "Beh si, devi pur combattere con qualcuno" disse Andreea. "Ma sarà imbarazzante" dissi coprendomi la faccia con le mani. "Ma no dai tranquilla" Mi disse Cristina. "E ora, andiamo" disse Valentina. Cominciammo ad andare verso la porta per poi chiudermela alle spalle, scendemmo dalle scale per poi andare in giardino dove trovammo i tre consiglieri e Lucifero intenti a parlare tra di loro. "Ah siete arrivate, bene iniziamo." Disse Lucifero. Si era cambiato, ora aveva un pantalone della tuta nera, una t-shirt anch'essa nera e delle scarpe nere. "Bellissimo" pensai sorridendo. Non mi accorsi che lui osservava la mia faccia da ebete ed io imbazzata voltai la faccia verso le ragazze che mi stavano sorridendo. Ad un certo punto parlo Belzebù, "Allora le squadre per i combattimenti sono, Melissa, Andreea, Cristina, Valentina e Katherine, Lucifero." Guardai le ragazze che fecero spallucce e mi dissero di calmarmi. Io mi calmai e ci mettemmo tutti a guardare la prima coppia che avrebbe combattuto. Melissa e Andreea combattevano fra di loro. Andreea non riusciva a colpire Melissa perché era troppo veloce. Con velocità Melissa fece lo sgambetto ad Andreea che cadde per terra. Quando fecero il combattimento con la spada vinse Andreea. "Combattimento finito" disse Belial. "Prossime Cristina e Valentina." Questo combattimenti durò di più, Valentina faceva apparire delle cose che subito dopo tirava a Cristina ma lei le schivava quasi tutte. Quando gli tirò un altro oggetto Cristina usò la sua invisibilità andando dietro a Valentina, lei indietreggiò e cadde per lo sgambetto di Cristina. Il combattimento con la spada lo vinse Valentina. "Incontro finito". Disse Belzebù. "Prossimi Katherine e Lucifero." Disse Astarte. Mi misi in posizione. Lucifero dall'altra parte mi fece l'occhiolino ed io sorrisi. Cominciò Lucifero tirandomi una sfera di fuoco che bloccai con uno scudo d'acqua. Sbatti un piede a terra facendo tremare tutto, perse per un attimo l'equilibrio ma non cadde. Mi tirò una sfera di fulmini che io con una scarica di vento la feci andare in aria distruggendola. Gli feci andare a dosso un tornado che lo spazzò via facendolo cadere. Si rialzò da terra e mi sorrise io ricambiai il sorriso soddisfatta di quello che avevo fatto. Il combattimento con la spada fu più stancante continuammo così per almeno 10 minuti finché lui non scomparve in una fiammata, io mi guardai intorno e quando mi fermai la spada stava davanti il mio collo e lui stava dietro di me. Rimasi immobile finché non tolse la spada dal mio collo, mi diede un bacio sulla guancia e ci sorridemmo a vicenda. Le ragazze ci guardarono con un sorriso che io ricambiai. "Incontro finito" disse Astarte. Andai vicino alle ragazze e dissi ridendo, "Ho assolutamente bisogno di una doccia". "A chi lo dici" mi risposero tutte in coro e ridemmo. "Ragazze ci vediamo a pranzo" ci salutarono i consiglieri. Lucifero fece un cenno di saluto con la mano e poi mi disse, "Ci vediamo a pranzo, Katherine" "A dopo, Lucifero". Gli risposi col sorriso che venne ricambiato e spiccò il volo. "Vale se non sei troppo stanca mi potresti far apparire un bagnoschiuma al cioccolato?" "No tranquilla non sono stanca, va bene ma perché?" Mi rispose Valentina. "Lo adoro" gli risposi ridendo, lei rise e disse, "Va bene" Chiuse gli occhi e dopo gli apparì il bagnoschiuma tra le mani. "Siii, grazie" risposi felice prendendo il bagnoschiuma al cioccolato. "Vabbè ragazze ci vediamo a pranzo" "Ci vediamo dopo" mi risposero in coro. Mi teletrasportai in camera mia, mi andai a fare la doccia e mi lavai i capelli. Una volta uscita mi asciugai i capelli a cui feci un chignon alto, mi truccai con della matita e del rimmel. Indossai un pantalone nero con una striscia bianca ai lati, una maglietta bianca e delle scarpe bianche.
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Uscii dalla mia camera, scesi le scale e mi ritrovai la porta della sala da pranzo. La apri e quello che vidi mi rese felicissima.