Mi svegliai più assonnata di prima,e con un lieve mal di schiena, girai la testa ancora da sdraiata per vedere l'ora, erano le 18:00 e la cena era alle 19:00, mi alzai di mala voglia ed andai in bagno a farmi una doccia, lavai per la prima volta i miei capelli neri che stranamente mi piacevano ed uscii appena finito.
Mi ascigai i capelli e mi feci la piastra.
Mi truccai gli occhi con dell'eyeliner, un filo di matita sotto l'occhio e del rimmel.
Mi misi un vestito lungo, a sirena nero e delle scarpe col tacco anch'esse nere.
Ero pronta finalmente ed erano le 18:58 perciò uscii dalla camera e corsi fino le scale dove le scesi piano per non ammazzarmi.
Erano le 19:00 ed io aprii la porta della sala, camminai piano verso il tavolo dove tutti i demoni si erano girati per guardare...me?
Imbarazzata andai al mio posto dove Cristina, Melissa, Andreea e Valentina mi stavano aspettando.
Io le salutai con un "ciao ragazze"
E loro mi risposero "ciao Katherine"
Le sorrisi e loro ricambiarono.
"Allora com'è andata?"
Mi chiese Andreea,
"Bene dai, sono solo un po' triste per le mie ali, non mi ricordavo che diventando demone, non le avrei avute più, ma non fa niente, ci farò l'abitudine.
Eppoi ci sono cose più importanti da pensare."
"Cioè?" Chiese Melissa
"Per esempio il fatto che sono la Prescelta." Dissi.
"Cosa?" Disse Valentina sputando l'acqua su Andreea che la guardò male.
Risi come una matta prima di rispondergli,
"Si sono la Prescelta, la ragazza della leggenda, quella pari alla potenza di Lucifero e Michel, quella con i quattro elementi naturali e quella con la schiena a pezzi in questo momento."
Le ragazze non parlarono finché Cristina mi disse,
"Sai, io me l'aspettavo, sei troppo particolare per non essere la prescelta e sapevo che dovevi centrarci qualcosa con questa leggenda".
Io le sorrisi e gli dissi,
"Grazie delle tue parole, ma ora non deprimiamoci e mangiamo come se non ci fosse un domani".
Ridemmo e continuammo a mangiare.
Intanto io mi ero persa nei miei pensieri, quando qualcuno mi tocco il braccio destro, Lucifero mi aveva toccato il braccio... ODDIO.
Alzai lo sguardo e mi ritrovai il suo sguardo... preoccupato? Che mi scrutava per capire che avessi.
"Tutti bene, ragazzina?" Mi chiese
"No che non va tutto bene" dissi.
"Perché mi chiami sempre ragazzina?"
Domandai scorbutica.
"Perché non ti piace?"
"Per niente"
"Non mi interessa, ragazzina".
Arrabbiata riabbassai lo sguardo sopra il piatto, ma sentivo lo sguardo di Lucifero bruciare sulla mia pelle.
In quel momento non seppi più quello che facevo, qualcosa bruciava dentro di me, come se stessi per esplodere come una bomba ad orologeria,la testa bruciava da morire e la schiena mi faceva male da morire, rialzai lo sguardo su Lucifero che sussulto e mi chiese,
"Katherine perché i tuoi occhi sono rossi?
Hai fame?"
"No" per un attimo passò tutto e mi sentì svuotata.
"No, non ho niente, ora con permesso, io vado".
Dissi, mi alzai ma Lucifero mi fermo dicendo,
"Dove vai, non vedi che hai bisogno d'aiuto?"
"So badare a me stessa, non ho bisogno di nessuno."
Dissi, ma non feci tempo a finire che mi accasciai a terra di nuovo per i forti dolori in tutto il corpo.
Melissa si alzò e corse, in un secondo stava davanti a me e mi chiese,
"Katherine, che hai, tutto bene?"
"No" dissi tra i denti.
Le altre mi circondarono.
Valentina disse,
"Andreea, prova a capire che ha con i tuoi poteri."
"Ci provo" rispose
Per poi concentrarsi, chiuse gli occhi,mise una mano davanti a me e dopo un po' disse,
"I dati statistici sono anomali, la temperatura del corpo è troppo elevata, ha un forte mal di schiena".
Cristina disse,
"Prima aveva detto che aveva la schiena a pezzi".
"Quindi i dolori sono partiti da quando si è svegliata ad adesso e aumentano sempre di più". Disse Andreea.
"Ho la testa in fiamme" riuscii a dire solo questo tra i denti.
"Comincio a preoccuparmi" disse Melissa.
Ad un certo punto una persona scansò le altre e si mise vicino a me.
"Katherine, devi dirmi cosa ti senti." Mi disse Lucifero.
"Sento che sto per esplodere" dissi ormai quasi sfinita dal dolore.
Lucifero si passò una mano nei capelli perché di sicuro anche lui non sapeva che cosa fare.
Ad un certo punto quando stetti per esplodere urlai,
"Questa è la fine".
Sentii qualcosa esplodere dietro di me, faceva un male cane, vidi e sentii un onda d'urto spazzare via tutti lontano da me facendoli atterrare a metri di distanza compreso Lucifero che mi guardava preoccupato.
Ad un certo punto mi alzai, sbattei il piede destro a terra ed una fiammata mi ricoprì, alzandomi in aria e allargando le braccia mi uscirono dalla schiena un paio d'ali giganti, bellissime e nere.
"Di un nuovo inizio" dissi.
Le guardai sbalordita e tornai a terra stoppando la fiammata ed in quel momento mi guardarono tutti sorpresi e meravigliati dalla bellezza delle mie ali.
Sentì dire da alcuni demoni,
"Ma com'è possibile?"
E Lucifero disse con un sorrisetto da so tutto io,
"È una puro sangue ed è la Prescelta".
Lucifero si avvicinò a me con le ragazze e mi disse,
"Me lo sarei dovuto aspettare". Scuotendo la testa e allontanandosi per andare a parlare con i consiglieri.
Le ragazze invece parlarono una alla volta.
Cristina mi disse,
"Wow sono bellissime" ed io gli risposi con un "grazie".
"Prima ho indovinato tutto quello che provavi, quindi i miei calcoli erano giusti, sono un genio" disse Andreea con faccia ovvia.
Valentina mi chiese,
"Sono pesanti?"
"No, non le sento nemmeno più di tanto" gli risposi con un sorriso.
"Lo sai che un giorno faremo una gara per vedere chi è più veloce, vero?
Ora che ho una degna avversaria".
Mi disse Melissa.
Risi e risposi "quando vuoi".
Ridemmo tutte finché non si avvicinò Lucifero, ed in quel momento le ragazze si allontanarono facendomi l'occhiolino.
"Che pazze" pensai sorridendo.
La mia attenzione venne catturata da Lucifero che si trovava di fronte a me e mi chiese,
"Allora, tutto bene ora Katherine?"
"Si tutto bene grazie.
Aspetta... Mi hai chiamata Katherine?"
Gli domandai sbalordita.
"Beh si sai com'è l'ultima volta che ti ho chiamata ragazzina sei esplosa e ti sono spuntate le ali, quindi evito di fare un doppio errore nello stesso giorno."
Mi disse ridendo.
"Ok no è bellissimo" pensai.
"Lucifero un giorno ti regalerò un libro"
Gli dissi scherzando
"E di che riguarda?" Rispose
Mi girai, tirai fuori le ali e prima di spiccare il volo dissi,
"Sulle tue bipolarità" Risi e presi il volo, sentì dire da Lucifero,
"Tanto ti prendo"
E andai più veloce fino ad arrivare alla mia porta, atterrai e non trovando nessuno ritrassi le ali.
Pensando di aver vinto feci una piccola e imbarazzante danza della vittoria e Lucifero dietro di me disse,
"Hai perso"
Io presi uno spavento e mi girai verso di lui che aveva una faccia divertita.
"Mi farai prendere un infarto prima o poi"
"Non possiamo morire, Katherine"
"Fa lo stesso" risposi.
"Sei veloce davvero, complimenti".
"Grazie"
"Di niente" mi rispose.
"Ora se vuoi scusarmi, vado che sono stanchissima".
"Va bene" mi rispose
'Buonanotte Lucifero"
"Buonanotte Katherine"
Entrai nella mia stanza e sospirai facendo un sorriso.
Andai in bagno a fare una doccia veloce, mi infilai il pigiama e mi misi a letto pensando ad oggi e cadendo nelle braccia di Morfeo.
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DANGEL:Un amore quasi impossibile
RomancePrimo libro della storia: DANGEL: Un amore quasi impossibile Lei: Katherine, angelo puro, alta, bionda e occhi verdi. Stanca della vita monotona del paradiso, vorrebbe scappare ma le viene difficile a causa del padre iperprotettivo. Lui: Lucifero, a...