Mentre aspettavamo i consiglieri e Lucifero mi girai verso le ragazze e gli dissi,
"Ragazze di questo fatto, non dite una parola, va bene?".
"Si, tranquilla" mi risposero.
Gli sorrisi e loro ricambiarono.
Erano le 11:59, i consiglieri arrivarono e ci dissero,
"Salve ragazze"
"Ciao" dicemmo in coro sorridendo.
Belzebù mi guardò e mi disse,
"Lucifero non è ancora arrivato?"
"No, pensavamo che stesse arrivando con voi" gli dissi un po' preoccupata.
"Noi non lo vediamo da sta mattina, da quando è andato a lavorare nel suo ufficio" disse Belial,
"Starà finendo di lavorare" gli disse Astarte.
"Non ha mai tardato così, sono 12:04" disse mia madre.
"Mi state facendo preoccupare" dissi preoccupata e con un po' di paura.
"Calma tesoro, va tutto bene arriverà presto".
"Lo spero".
Per distrarmi cominciai a parlare con i consiglieri, quando ad un certo punto sentii un odore differente nell'aria, il suo odore, inconfondibile, sorrisi spontanea e continuai a parlare finché una persona mi pizzico i fianchi e disse "BUHH", io risi capendo che era Lucifero che mi aveva copiata, mi guardò e mi disse,
"Perché non ti sei spaventata?"
"Sono la prescelta, che ti aspettavi che mi mettessi paura con un BUHH?
E poi ti avevo già sentito da quando ti eri teletrasportato"
Lo copiai ridendo,
"E come?"
"Dal tuo odore, è inconfondibile, profumi costantemente di vaniglia e menta".
"Ma che?
Te sei proprio speciale"mi disse ridendo io ricambiai per poi pensare a quello che aveva detto la leggenda,
"Una persona speciale quanto lui gli farà capire che cos'è l'amore".
Dopo chiederò consiglio alle ragazze, la domanda che più mi tormenta e che mi rende triste è se non fossi io quella persona speciale, cosa succederebbe?
E chi sarebbe?.
Per un attimo pensai a Chanel strinsi le mani in pugno, lei non si meritava il suo amore, lei voleva solo puntare alla corona.
Cristina mi tocco il braccio perché aveva visto che non partecipavo al discorso, ma si scottò la mano ed emise un urletto.
Guardai subito la mano di Cristina e guardando la bruciatura, la guardai e le dissi,
"OMAMMAMIA scusami Cristina, io non volevo".
Lei mi guardò spalancando gli occhi e i disse,
"Katherine, perché hai gli occhi rossi e quando mi hai detto scusa sono apparse delle sfumature rosa?"
"Cosa?
Valentina fammi apparire un specchietto".
"Si" mi rispose e si concentrò dopo un po' apparve lo specchietto e me lo passo.
"Grazie".
Mi guardai e rimasi stupita, i miei occhi erano rossi con qualche sfumatura rosa."Ma perché ho gli occhi così?" Chiesi ai consiglieri.
"È molto raro, forse ce l'hai perché sei la Prescelta." Mi disse Belial.
"E perché cambiano colore?" Chiesi,
"Rappresentano le tue emozioni" mi disse Lucifero.
"E come faccio a sapere che rappresentano i colori?"
"Noi lo sappiamo" disse Belzebù.
"Ditemi allora per favore".
"Allora cara, il Verde cioè il tuo colore naturale è felicità, Blu tristezza, azzurro imbarazzo, nero odio, rosso rabbia, rosa volere bene e viola Amore". Disse Astarte.
"Va bene, quindi prima ero arrabbiata e appena ho guardato Cristina ho provato il bene" dissi.
"Esatto" disse Belial.
"La domanda è perché eri arrabbiata fino a quel punto?" Mi chiese Lucifero.
Io avevo il viso basso e non sapevo che dire,
"Mi prendono questi attacchi di rabbia, vero ragazze?"
Le ragazze che stavano mangiando intanto che ascoltavano la conversazione si fermarono di botto e mi guardarono,
"Si è vero" dissero loro in coro.
"Umh ok" disse Lucifero poco convinto.
Continuammo a mangiare finché non finimmo e salutammo tutti, finalmente mi ero calmata, stavo per alzarmi dalla sedia ma Lucifero mi fermò,
"Quindi tutto bene?" Mi chiese.
"Si, si grazie".
"Va bene"
"Lucifero"
"Dimmi".
"Pure te hai questa cosa degli occhi che cambiano colore con l'emozione?"
"Si pure io ce l'ho" mi disse con un sorriso.
"E perché non si nota?"
"Beh perché, di solito io provo solo rabbia e odio".
"Ma ogni volta che ti guardo hai gli occhi azzurri"
"Si infatti, ci vediamo a cena Kathy"
Mi fece l'occhiolino, mi sorrise e si teletrasportortò.
Mi girai ed andai verso le ragazze e gli chiesi,
"Ragazze andiamo in camera mia?"
"Si andiamo", mi dissero insieme.
Ci incamminammo verso le scale, le salimmo, oltrepassammo il corridoio fino la mia camera ed aprii la porta.
Entrammo e la richiusi velocemente, e dissi,
"Ragazze devo dirvi una cosa, non vi ho finito di leggere la leggenda."
"Te la ricordi?" Mi domando Melissa,
"Certo è il pezzo che ho capito di meno" dissi ridendo.
"Dicci" disse Andreea.
"Questa parte è apparsa per ultima e non parlava di me ma di Lucifero"spiegai.
"E che diceva?" disse Valentina
"La leggenda faceva così,
Da millenni si diceva che colui che porta sofferenza, colui senza pietà, colui che conosce solo la crudeltà,
Non potrà mai amare nessuno a parte se stesso.
Ma al contrario lui imparerà ad amare, il suo cuore batterà per l'inferno e per una persona speciale quanto lui,
Questa persona lo aiuterà a capire che cos'è l'amore.
Un amore quasi impossibile sta per cominciare.
"E ricorda Katherine,
"QUANDO IL DIAVOLO AMA, LO FA PER SEMPRE".
Finii così di dire la leggenda e le ragazze mi guardavano con una faccia dubbiosa.
"C'è fammi capire, te di tutta la leggenda hai capito tutto tranne questa parte?"
Mi chiese Valentina con un sopracciglio alzato e le braccia incrociate.
"Si" dissi.
"Stai mentendo" disse Andreea
"Ma che?" Dissi
"Sai che questo è il mio potere, Katherine te hai capito bene e solo che hai paura che quella ragazza non sia te.
Ormai ti conosciamo così bene che ti posso dire con certezza che prima a tavola eri arrabbiata per questo" mi disse Andreea, ovvia.
"Io... È tutto vero" dissi i miei occhi si tinsero di azzurro e blu.
"Non devi ne essere imbarazzata ne triste" mi disse Cristina
"Tutte noi passiamo queste cose, fuggiamo dalla verità per aggrapparci ad un pensiero che ci fa stare male" mi disse Melissa.
"È tutto talmente vero" dissi.
"Prima a tavola stavi pensando a Lucifero con un altra ragazza, di questo ne sono sicura, la ragazza era Chanel?" Mi chiese Andreea,
"Si" dissi con rabbia, avevo capito che i miei occhi erano di nuovo rossi.
"Ok, stai calma Katherine, sai che non succederà mai, te l'ha detto pure lui l'altra volta" mi disse Valentina.
Mi calmai e dissi,
"E se non fosse così?"
"Allora la leggenda dice che questa persona gli insegnerà cos'è l'amore giusto?" Disse Cristina
"Si" risposi.
"Ecco e allora, tu pensi che Chanel possa insegnare a qualcuno cos'è l'amore?" Mi disse Melissa
"Beh no, non sembra la persona ideale".
"Ecco e allora di che ti preoccupi" mi disse Andreea.
"Avete ragione, basta preoccuparsi per niente".
"Ecco, brava" mi disse Valentina.
"Però prima mi ha detto una cosa strana".
"Del tipo?" Mi domandò Cristina,
"Prima gli ho chiesto se anche lui aveva questa cosa degli occhi che cambiano colore con l'emozioni".
"Continua", mi disse Melissa
"E lui mi ha detto di si, io gli ho chiesto come mai non si nota e lui mi ha detto che è perché di solito prova solo odio e rabbia".
"E fin qui ci siamo" mi disse Valentina facendo un gesto con la mano per farmi andare avanti con il discorso.
"Io gli ho detto che ogni volta che lo guardavo lui aveva gli occhi azzurri, e lui mi ha detto "si infatti", poi mi ha detto " ci vediamo dopo" e mi ha fatto l'occhiolino" Dissi alle ragazze e loro mi guardarono in modo strano.
"Che c'è?" Chiesi
"E te non ci sei arrivata a quello che voleva farti intendere?" Mi guardò disperata Andreea.
"No, cioè io non capisco... ASPETTA lui ha detto che prova solo odio e rabbia, ma ogni volta che lo guardo ha gli occhi azzurri, e mi ha dato ragione.
A me i miei occhi verdi significano felicità, quindi lui quando mi guarda è felice.
Ma è questo che non capisco.
Perché lo è?"
Domandai dopo aver capito tutto.
"Forse perché te ogni giorno solo guardandolo lo rendi felice?" Disse Melissa.
"Ma lui è talmente vanitoso che non gli importa se qualcuno gli dice che è bello perché tanto lui già lo sa".
Dissi ovvia e dubbiosa allo stesso tempo.
"Ma magari sentirselo dire da te lo rande più che felice?" Mi rispose Cristina.
"Si forse hai ragione" dissi.
"Io ho ragione" mi corresse Cristina.
"Boh non ne sono convinta".
"Guarda te lo dimostro" disse Valentina.
Andò fuori la porta e dopo un minuto rientrò con Lucifero.
"OCACCHIO" pensai e strabuzzai gli occhi.
"Sire, Katherine le vorrebbe dire una cosa" disse Valentina.
"E cosa?" Rispose Lucifero con un sopracciglio alzato e la faccia divertita.
"No niente di importante, scusaci per il disturbo" dissi.
Lui mi guardò un po'deluso?... E poi disse,
"Va bene, allora ci vediamo a cena".
"Non fare l'idiota" pensai e quando stava fuori la porta lo rincorsi finché non lo chiamai e si fermò.
"Lucifero"
"Dimmi Katherine" mi disse sorridendomi, ricambiai il sorriso e gli dissi con tutto il coraggio che avevo,
"Sei bellissimo"
"OMAMMAMIA l'ho detto davvero?" Pensai.
Lo guardai negli occhi, l'azzurro dei suo occhi scintillava più del solito, segno che era felice, sorrisi, lui ricambiò e si avvicinò a me.
Rimasi immobile, ero imbarazzata.
"Mai quanto te ogni giorno" mi rispose, il cuore fece una capriola nel mio petto, batteva all'impazzata, ero imbarazzata ma felice da morire.
"Wow, siamo in vena di dolcezza, oggi" gli dissi,
"Con te sempre"
"Lucifero sai che hai gli occhi rosa e azzurri adesso?"
"Come i tuoi che ora sono verdi e rosa" mi rispose con un sorriso che ricambiai.
"Beh almeno adesso ho la certezza che almeno mi vuoi bene" dissi.
"Mai mentito sul volerti bene" mi disse
"Anche io non ho mai mentito sul volerti bene" gli risposi con un sorriso che ricambiò.
Si avvicinò a me e disse,
"Ora devo andare a finire di lavorare, ci vediamo a cena, Kathy" mi baciò sulla guancia e poi si teletrasportò.
Rientrai in camera dove le ragazze poi mi saltarono addosso abbracciandomi.
"Brava Katherine, sei stata molto coraggiosa" mi disse Andreea.
"Beh, da valorosa Grifondoro dovevo farlo.
Comunque grazie" ridemmo tutte insieme.
Poi guardai Valentina e le dissi,
"Non farlo più senza prima un preavviso" gli dissi ridendo e lei mi rispose,
"Va bene" e ridemmo tutte insieme.
Passammo il pomeriggio a parlare del più e del meno fino a che le ragazze andarono nelle proprie stanze per prepararsi per la cena.~Spazio d'autrice~
Ciao ragazze, volevo ringraziarvi per le 333 visualizzazioni.
All'inizio non pensavo che questa storia sarebbe piaciuta a qualcuno e questo per me è un grande risultato perciò grazie a tutte e un bacione ♥️
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DANGEL:Un amore quasi impossibile
RomansaPrimo libro della storia: DANGEL: Un amore quasi impossibile Lei: Katherine, angelo puro, alta, bionda e occhi verdi. Stanca della vita monotona del paradiso, vorrebbe scappare ma le viene difficile a causa del padre iperprotettivo. Lui: Lucifero, a...