Capitolo 22

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Ci teletrasportammo nella sala da pranzo dove tutti stavano aspettando il nostro ritorno.
"Allora, com'è andata?" Chiese Belial.
"È andata bene" disse Lucifero.
"Davvero?" Chiese Belzebù.
"Se per bene intendi dire che ho dovuto legare con i miei poteri mio padre e poi dargli un pugno in faccia per farlo tornare in paradiso portato svenuto, allora si è andata bene" dissi io sarcastica.
"Hai dovuto legare e dare un pugno a tuo padre?" Chiese Astarte.
"Si ho dovuto farlo".
"E perché?" Chiese Cristina
"Perché voleva che tornassi con lui in Paradiso"
"Cosa e perché mai voleva questo?" Disse Melissa.
"Penso di saperlo, vuole il tuo potere per se, giusto?" Disse Andreea.
"Si è così" risposi.
"Come può un angelo fare una cosa simile" disse Valentina.
"Ormai credo che sia fuori di testa, non lo so mi guardava con una faccia da pazzo, lo odio per quello che mi e ci ha fatto a me e a mia madre" dissi con gli occhi neri.
"Ehi, ormai è passato.
Devi solo passarci sopra, Simon ormai non sta bene con la testa, lo hai visto tu stessa.
Quindi lascia perdere e non pensarci, tesoro." disse mia madre abbracciandomi.
"Lo so che è passato ma io so che tornerà.
Me lo sento." Dissi.
"Quando succederà, noi saremo pronti" mi disse Lucifero abbracciandomi.
"Mi dispiace solo che quello che succederà sarà solo per colpa mia" dissi triste.
"Non è colpa tua ma di Simon" mi disse Lucifero.
"È me che vuole, attaccherà solo perché vuole me e il mio potere". Dissi
Con gli occhi celesti.
"Non glielo permetterò, non ti toccherà finché ci sarò io con te" disse Lucifero accarezzandomi la guancia.
"No glielo permetteremo" dissero le ragazze ed io sorrisi.
"Dovrá passare sul mio corpo" disse mia madre.
"E sul nostro" dissero i tre consiglieri.
"E sul mio",
''E sul mio",
"Pure sul mio"
"Non ti toccherà nessuno"
"Potere all'inferno" urlarono alcuni demoni facendomi sorridere.
"Grazie a tutti voi, io combatterò per l'inferno, fosse l'ultima cosa che faccio.
Non abbandonerò mai la mia casa e la mia famiglia". Dissi e tutti i demoni mi applaudirono urlando il mio nome.
Ad un certo punto urlarono tutti in coro.
"POTERE ALLA PRINCIPESSA"
io guardai Lucifero sorridendo e lui ricambiò.
Ci guardammo con gli occhi viola,
"Ti amo amore". Disse Lucifero
"Ti amo anche io, amore" dissi, ci baciammo e un urlo dei demoni ci fece ridere.
"Ora potete andare a lavorare, puntuali al pranzo.
Mi raccomando" disse Lucifero.
I demoni annuirono.
"E mi raccomando non com'è stato puntuale oggi Lucifero" dissi ridendo e facendo ridere tutti.
"Donna mi hai fatto fare te tardi" disse lui ridendo ed incrociando le braccia al petto.
"Uomo te hai deciso di aspettarmi" dissi io ridendo.
"Io l'ho detto per essere gentile"disse lui ridendo.
"Io stavo scherzando comunque, sei troppo permaloso" dissi ridendo ed accarezzandogli una guancia.
"Io permaloso?" Disse ancora ridendo
"Si lo sei" dissi
"No che non lo sono"
"È per questo che sto con te, sei così permaloso, così testardo, così dolce e così scontroso allo stesso tempo eppure io ti amo da impazzire"
Dissi con gli occhi viola.
Lui mi guardò con gli occhi viola e mi sorrise.
"Anche io ti amo"
Ci sorridemmo e ci baciammo.
"Ehi voi due, trovatevi una stanza" ci disse Belzebù ridendo.
"BELZEBÙ" urlammo tutti e due e ci mettemmo a ridere tutti.
"Quindi rudi pure te Belzy" dissi sbalordita.
"Eh sì quando capita" disse ridendo.
"Facciamo un gioco?" Dissi
"Quale?" Dissero le ragazze.
"Andreea te hai il potere di far dire alle persone la verità, giusto?"
"Si" rispose Andreea.
"Allora di a Belzebù di dirmi cosa pensa davvero di me" dissi ridendo e pure gli altri.
"Belzebù, rivela i tuoi segreti.
Cosa pensi di Katherine?"
"Gli ho voluto bene fin da subito è una persona davvero speciale".
Disse.
"Ohh grazie Belzy" dissi sorridendo.
"Ora su Astarte"
"Astarte, rivelata i tuoi segreti.
Cosa pensi di Katherine?"
"Dal primo momento che l'ho vista mi è stato simpatica.
La vedo come una figlia e le voglio un mondo di bene" disse Astarte sorridendomi.
"Grazie Astarte, vale lo stesso per me". Ricambiai il sorriso.
"Ora su Belial"
"Belial, rivelata i tuoi segreti.
Cosa pensi di Katherine?"
"Le voglio un gran bene, lei è riuscita a capire i sentimenti che provavo.
Adoro il fatto che sia figlia di Samantha, perché buon sangue non mente.
E loro sono identiche, avrei preferito che lei fosse mia figlia e non di quel verme alato" disse Belial.
Rimasi colpita dalle parole di Belial, infondo lui prova qualcosa per mia madre ed io sono stata l'unica a capirlo.
Andai da Belial e lo abbracciai.
"Beli ti voglio bene anche io, avrei preferito che fossi stato tu mio padre, in confronto a lui te mi avresti insegnato molte più cose e soprattutto più vere.
Io ti calcolo già un padre come calcolcolo Astarte una seconda madre, come calcolo Belzebù un fratello maggiore come calcolo le ragazze come delle sorelle e soprattutto come calcolo Lucifero come mia anima gemella" dissi staccandomi dall'abbraccio.
Lui sorrise e mi accarezzò una guancia.
Poi mi senti abbracciata da tutti ed era una sensazione bellissima.
Lucifero stava guardando la scena, io andai da lui e gli dissi,
"Tu mister giacciolo, vieni qui e abbracciami subito" dissi sorridendo.
"Che fai mi dai ordini?" Mi disse lui alzando un sopracciglio e incrociando le braccia al petto divertito.
"Ah è cosi?
Fa niente, ci sarà qualche altro demone che mi vorrà abbracciare" dissi orgogliosa e sorridendo.
Una scintilla passò negli occhi di Lucifero e poi con una velocità soprannaturale mi abbracciò.
"Non provare a fare una cosa del genere o ucciderò qualsiasi ragazzo che ti toccherà con in testa altre intenzioni, Katherine".
"Va bene" dissi ricambiando l'abbraccio
"No davvero,non scherzo, non lo fare per favore.
Non c'è la farei a sopportarlo" disse con gli occhi blu.
"Hey, io amo te d'accordo?
Io non voglio nessun altro che non sia te". Gli dissi mettendogli le braccia al collo e baciandolo.
"Ti amo Kathy, non mi stancherò mai di dirtelo"
"Ed io non mi stancherò mai di dirlo e di sentirmelo dire".
"Questa sera daremo un ballo in tuo onore.
In onore della Prescelta". Mi disse Lucifero.
"Davvero?
Ma non ce n'è bisogno" dissi imbarazzata.
"Si che ce n'è bisogno, tu hai fatto tanto per noi e noi vogliamo ricambiare". Disse Belial.
"Grazie ragazzi" risposi sorridendo.
"Okay allora io direi di andare sulla terra a vedere degli abiti per sta sera" disse Melissa.
"E visto che siamo lì pranziamo direttamente la" disse Valentina
"Si forte" dissi.
"Cosa?...No e io come faccio fino stasera senza di te" disse Lucifero con finta faccia triste per poi sorridermi.
"Dovrai aspettare, purtroppo.
Ho davvero bisogno di un vestito, delle scarpe, un acconciatura e un trucco splendido per stasera e prima andiamo e prima possiamo cominciare a prepararci" dissi sorridendogli.
"Va bene ma state attente, d'accordo?" Disse Lucifero.
"Staremo attente, promesso.
A stasera" dissi dandogli un bacio veloce ed andando dalle altre.
Ci prendemmo per mano e ci feci teletrasportare a New York.
"Wow" disse Valentina.
"È stupenda" disse Melissa.
"Sto sognando" disse Cristina.
"È davvero magnifica" disse Andreea.
"Si ragazze è davvero stupenda ma visto che sono le 12:00, io direi di andare a mangiare e poi andiamo direttamente a fare shopping" dissi.
"Si, andiamo" disse insieme e ci incamminammo verso un fast-food che aveva il nome di "McDonald's".
"Ragazze non vedo l'ora di strafogarmi di cibo" disse Valentina e tutte ridemmo.

DANGEL:Un amore quasi impossibileDove le storie prendono vita. Scoprilo ora