Primo libro della storia:
DANGEL: Un amore quasi impossibile
Lei: Katherine, angelo puro, alta, bionda e occhi verdi.
Stanca della vita monotona del paradiso, vorrebbe scappare ma le viene difficile a causa del padre iperprotettivo.
Lui: Lucifero, a...
Salì le scale per poi oltrepassare il corridoio ed entrare in camera mia. Decisi di andarmi a fare una doccia veloce, uscita dalla doccia mi cominciai a truccare con ombretto color carne, eyeliner, matita sotto l'occhio e del rimmel. Mi sciolsi i capelli e li piastrai. Andai nella cabina armadio e optai per un vestito corto color carne brillantinato, scollo a V, scarpe color carne col tacco e pochette anch'essa carne.
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Uscii dalla cabina armadio vestita e pronta per andare a cena. Uscii e chiusi la porta alle mie spalle, camminai fino la fine del corridoio che dava sulle scale che scesi, ritrovandomi la porta della sala da pranzo davanti ero agitatissima. Aprii la porta e camminai con passo spedito verso il mio posto, sentivo gli occhi puntati su di me e soprattutto sentivo degli occhi azzurri che bruciavano sulla pelle. Alzai la testa e vidi quegli occhi guardare proprio nei miei e facendo un sorriso che ricambiai. Il tempo si era fermato solo con un nostro sguardo, nella sala sembrava che eravamo presenti solo noi due. Arrivai al mio posto, salutando tutti con un "buonasera" che venne ricambiato da tutti tranne che da Lucifero che al contrario mi prese la mano, la portò alla bocca dandole un bacio per poi dire, "Sera Katherine, dirti che sei stupenda è dir poco", io arrossì, e gli occhi mi divennero azzurri con qualche sfumatura verde. "Grazie mille, Lucifero, te sei a dir poco favoloso come ogni giorno" gli dissi. Gli occhi di Lucifero si fecero di un azzurro scintillante, segno che era davvero felice. Lo notai, sorrisi e lui ricambiò. Cominciammo a mangiare, parlando del più e del meno, ogni tanto Lucifero mi lanciava qualche sguardo, che io notai ogni volta, era impossibile non accorgersene, lo sguardo di lui mi bruciava sulla pelle, questa sera era più strano del solito, le volte che non guardava me era immerso nei suoi pensieri. Decisi di attaccare discorso e cominciai a dire, "Allora, come stai?" "Mai stato meglio e te?" Mi disse con un sorriso che mi fece battere il cuore all'impazzata. "Benissimo, grazie" risposi stranamente poco imbarazzata, Lui sorrise per il mio sorriso e io gli chiesi, "Com'è che oggi hai stampato perennemente sul tuo viso quel sorriso?" "Sinceramente, non lo so, se devo dire la verità, mi sento sereno da quando sei arrivata qui" mi disse "Da stasera?" "No, da quando sei arrivata agli inferi". Mi disse, per un attimo i suoi occhi divennero verdi ma durò qualche secondo e tornarono subito azzurri. Io mi avvicinai a lui e gli dissi al orecchio, "Sei stupendo pure con gli occhi verdi" lui per un attimo rimase stupito ma poi mi rispose, "Gli occhi sono la voce dell'anima, se non ci fossero sarebbe tutto più difficile". "È vero, avvolte basta uno sguardo... Per leggere una persona". Continuai anche se a metà frase mi ero persa nei suoi occhi, come lui d'altronde, per poi finire la frase che avevo cominciato. "Eh sì" gli diede ragione lui, ci stavamo avvicinando piano senza accorgerci, fissandoci a vicenda negli occhi, mancavano 5 centimetri dai nostri volti ma ad un certo punto venimmo interrotti da Belial che mi aveva fatto una domanda che però io non avevo sentito, Lucifero ed io ci risvegliammo dal quel momento magico insieme, sbattendo più volte le palpebre, ci guardammo per poi fare un lieve sorriso mi girai verso Belial e gli dissi, "Scusami Belial ero persa nei gli occh... nei miei pensieri, cosa mi hai domandato?" "Ti ho chiesto qual'è il tuo colore preferito" mi disse. Io feci un sorriso, stavo per rispondere, quando Lucifero parlò al posto mio. "Blu, il suo colore preferito è il blu ma non un blu notte, a lei piace il blu elettrico, non per un motivo logico ma gli è sempre piaciuto fin da bambina." Ero rimasta sorpresa dal sapere che lui sapesse una cosa così banale su di me che non serviva a niente sapere però lui la sapeva e questo mi rendeva tanto felice. "Esatto" dissi con un sorriso a 32 denti e gli occhi rosa che non mi accorsi di avere, poi continuai, "Sai Belial, il colore preferito di Lucifero è il nero, ne va pazzo perché è un colore che può significare tutto o niente. Sai perché a me piace il nero? Perché è il colore dei suoi capelli" dissi accarezzandogli i capelli, "Sai perché adoro l'azzurro? Per i suoi bellissimi occhi, che ti ci fanno affogare dentro, ma che allo stesso tempo ti incantano, Sai perché adoro il bianco? Per i suoi denti, bianchissimi come non mai, quel sorriso che ti fa andare il cuore a mille" dissi scendendo ad accarezzargli la guancia per poi toccare le sue labbra con il pollice. "Sai perché adoro il rosso? Per le sue labbra, che fanno uscire fuori i suoi discorsi, le sue paranoie, le sue imperfezioni ma che soprattutto amo perché fanno uscire le sue risate, e cacchio, le sue risate ti mandano in ecstasy totale. Tutto questo per dire che a me piace tutto di lui". Dissi, poco dopo ero imbazzata per aver detto quello che provavo davanti a tutti, ma le persone mi guardavano con un sorriso e non capivo perché così mi girai e vidi che Lucifero era in piedi affianco la mia sedia a guardarmi ad un certo punto sii avvicinò col viso vicino al mio e disse, "A me piace tutto di te, mi fa impazzire ogni singola cosa di te, sento che farei di tutto pur di stare con te e farti avere la vita che tanto meriti, non ti prometto che sarò ogni giorno di buon umore ma finché ci starai te al mio fianco, niente e dico niente, mi farà cambiare i sentimenti che provo per te" Lucifero fini il suo discorso, appena gli sorrisi lui ricambiò, mi prese dolcemente il viso con le mani e mi baciò di fronte a tutti. Ero rimasta sbalordita della cosa che aveva appena fatto ma non mi importava niente, io gli sarei rimasta affianco sempre perché sapevo che se non c'era lui non vivevo io. Ci staccammo aprendo tutti e due gli occhi per poi scoprire che avevamo tutti e due gli occhi viola.
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Ci guardammo, ci sorridemmo a vicenda e poi Lucifero disse, "Ti amo Katherine" io gli sorris più felice che mai e poi le dissi, "Ti amo Lucifero". Lui sorrise mi prese sotto le braccia, mi alzo da terra, mi fece girare per poi rimettermi giù e darmi un bacio a stampo. Essendoci dimenticati di tutti ci girammo verso di loro che cominciarono ad urlare e ad applaudire urlando i nostri nomi che detti insieme stavano così bene. Dopo un po' i demoni cominciarono ad andarsene per andare a dormire, mi staccai un attimo da Lucifero per dare la buonanotte alle ragazze. "Buonanotte ragazze" dissi "Siamo così contente per te Katherine, buonanotte anche a te" ognuna andò nella propria stanza, i consiglieri mi si avvicinarono e dissero, "Non era mai stato così bene, grazie Katherine, noi dal primo giorno in cui sei arrivata, avevamo già capito tutto". "Grazie a voi, di tutto. Buonanotte." li abbracciai e li salutai mentre anche loro andavano nelle proprie stanze. Mia madre venne da me e mi abbracciò, poi disse, "Tesoro mio, sono così contenta che tu abbia trovato una persona cosi speciale per te, sono veramente felice per voi. Buonanotte a tutti e due" "Buonanotte mamma" "Buonanotte Samantha" dicemmo insieme, per poi accorgerci di essere rimasti solo noi. Lucifero mi prese la mano e ci incamminammo verso le nostre stanze. Davanti le stanze Lucifero mi disse, "Buonanotte Kathy", "Buonanotte Lucifero" risposi sorridendo. Lui mi si avvicinò e mi disse, "Ti amo" "Ti amo anche io", risposi. Da lì cominciò un lungo bacio che si interruppe quando non avevamo più fiato. Ci salutammo ed ognuno entrò nella sua stanza sospirando per la bellissima giornata. Andai in bagno a struccarmi e a lavarmi la faccia, ancora non ci potevo credere che il re degli inferi mi amava e che io amavo lui. Mi misi il pigiama ed andai a letto con un sorriso, cadendo subito nelle braccia di Morfeo.