Capitolo 4

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"Io, Odino, Padre degli Dei...".

Quanto ancora se la deve tirare?

La cosa iniziava a stancarla. Era in piedi come un palo da circa un'ora, e cominciavano a dolerle le gambe.

Poi, una lievissima scossa. Il braccialetto.

Bronn.

Incurante di quello che accadeva intorno, abbandonò la sua posizione. "I giganti di ghiaccio" sentì dire da Odino. Ma non le interessava. A metà strada sguainò la spada, ma quando arrivò era tardi.

Bronn e un'altra guardia erano a terra, morte. Il sangue era a terra, lambiva i piedi di Sigrid. Si lasciò cadere in ginocchio e sfilò lentamente il bracciale dal polso del ragazzo. Stava per scoppiare a piangere.

"Vieni via, Sigrid". Era di nuovo Loki. Non si era nemmeno accorta che lui, Thor e Odino erano arrivati. Dovevano aver avuto un'accusa discussione, perché il Dio del Tuono sembrava arrabbiato.

Loki la sollevò delicatamente e quasi la dovette trascinare via. Sigrid adesso stava piangendo.

"Ehi, no... Coraggio, va tutto bene". La ragazza si guardò le mani sporche di sangue e gridò. Loki la strinse in un abbraccio. "Non avere paura, ci sono io qui con te". E lentamente si calmò.

Insieme raggiunsero Thor, che nel frattempo aveva rovesciato un tavolo dalla rabbia. "Non è saggio farsi trovare insieme a me, fratello. Questo doveva essere il mio grande giorno...". "Giungerà. Col tempo".

Sigrid continuava a rivedere il volto di Bronn con gli occhi vitrei, spalancati.

"Che è successo qui?". Sigrid ascoltò Thor fare uno di quei suoi discorsi da esaltato, ma non si interessò ad altro che alle ultime parole.

"Noi andremo a Jotunheim". "Vengo con voi" disse la ragazza. "Sigrid... Non puoi!". "Sif, per favore. Hanno ucciso un mio amico. Voglio vendetta". "Bene. Se vuoi venire, sappi che nessuno di noi ti farà da bàlia". "Questo, Thor, dovresti ricordartelo tu".

Presero dei cavalli. Thor, Loki Sigrid, Sif e gli altri amici del dio del Tuono di cui la giovane non si ricordava assolutamente i nomi arrivarono al Bifrost.

"Ci penso io. Ciao, Heimdall, come...". "Vi serviranno vestiti pesanti". Il guardiano del ponte li fece passare. "Cos'hai, Loki? La parlantina si è bloccata?" lo provocò Sigrid.

Lui le strinse un braccio e la tirò vicino a sé, facendole saltare in cuore in gola. "Cos'hai, Sigrid? La parlantina si è bloccata?".

Dopo quella piccola scaramuccia Heimdall aprì il ponte arcobaleno, e in breve si ritrovarono nel mondo ghiacciato di Jotunheim.

Doveva far freddo, ma per qualche motivo a Sigrid sembrò di essere a casa. Thor si mise subito a guidarli, cosa che alla ragazza dava molto fastidio. Lei rimase indietro, accanto a Sif, anche quando Thor e Laufey iniziarono a parlare.

"Come hanno fatto i giganti a entrare nel palazzo?". "Asgard è piena di traditori e bugie". Le sembrò che gli occhi rossi di Laufey si appuntassero un istante su di lei, ma doveva essere solo una sua impressione.

"Andatevene, Asgardiani". "Accetteremo questa tua generosa offerta" disse Loki al posto del fratello. Si girarono, ma un gigante disse: "Torna a casa principessina". Thor ghignò, richiamò il martello e colpì il gigante.

"Cazzo" sussurrò Sigrid. E da lì la situazione degenerò in uno scontro. I sei Asgardiani contro un intero esercito di giganti.

Just a moment - Loki LaufeysonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora