Capitolo 8

1K 62 0
                                    

Sigrid's POV

Mi svegliai tardi, quella mattina, e senza Loki al fianco. Mi tornò in mente la sera prima, il bacio. E la Furia. Quella maledetta Furia che avevo nel petto.

Mi alzai di scatto e uscii dal palazzo. Raggiunsi un'ansa del fiume che scorreva vicino a casa mia e presi il pugnale. Iniziai a respirare affannosamente, perché era tanto che non mi punivo.

Ma la Furia aveva rovinato un momento meraviglioso, ed era anche colpa mia. Perché non ero riuscita a trattenerla. Mi inginocchiai vicino all'acqua e passai la lama sull'avambraccio.

Il dolore arrivò immediato, ma era sopportabile. Continuai, finché il mio braccio non fu una rete di tagli sanguinolenti. Immersi l'arma nel fiume, che lavò via il sangue, e feci lo stesso con il mio braccio. Mi incantai a guardare il sangue espandersi nell'acqua cristallina e sporcarla.

Mi girava la testa. Avevo esagerato, stavo perdendo troppo sangue. Mi alzai, ma lo feci troppo in fretta e vidi nero. Barcollai per qualche metro, poi caddi a faccia avanti. Due braccia mi afferrarono al volo, ma non capivo chi fosse.

Stava gridando, lo sentivo. "Perché? Perché fai così?". Stavo morendo, stavo morendo. Poi qualcuno mi mise qualcosa di dolce fra le labbra. Aveva un buon sapore.

"Questa è una mela d'oro. Starai bene, vedrai, andrà tutto bene". Mi lasciai cullare da quella voce e scivolai nel sonno.

Quando riaprii gli occhi davanti a me c'era la faccia preoccupata di Sif. "Che ti è saltato in mente? Loki ti ha trovata vicina al fiume, ti stavi dissanguando! Perché?". "Io... Io non posso dirtelo. Dov'è Loki?". "Nella sala del trono. Comunque...".

Sif mi si avvicinò e sussurrò: "Ce ne andremo. Io, Volstagg e gli altri. Troveremo Thor". "Perché me lo dici?". "Devi promettermi che starai attenta quando non ci saremo".

"Va bene". Quando se ne andò mi alzai in piedi con lentezza e andai verso la sala del trono. Stavo per spalancare le porte quando una mano mi afferrò il polso ferito e mi trascinò via. Gemetti quando la figura si fermò.

"Fandral... Maledizione, il braccio...". "Tu lo ami?". "Che...". "Loki. Tu lo ami?". "Io...". "Come pensavo".

Mi si avvicinò ancora di più e mi bloccò al muro. "Sigrid, lui non è quello giusto per te". "E tu che ne sai?". "Lo so perché ti amo". "Fammi il piacere, Fandral! Vattene!". "No".

Mi afferrò il volto e mi baciò di forza.

No, no no!

Percepii la Furia liberarsi, ma stavolta non la fermai. Gli mollai un pugno allo stomaco, poi sullo zigomo. Sputai a terra e ringhiai: "Tu non mi ami. Tu vuoi solo portarmi a letto".

Mi voltai, ma mi gelai quando vidi un mantello verde svolazzare dietro un angolo.

No... Ci ha visti...

Gli corsi dietro e alla fine riuscii a prenderlo per una spalla. "Loki... Loki ti prego...". "Vattene". "Io non volevo...". "Non cercare di scusarti. Mi sono illuso che tu potessi vedere oltre, non fermarti al mostro che sono, invece sei come tutti gli altri!".

Mi lasciò lì, in mezzo al corridoio, e mentre le lacrime mi inondavano le guance, ebbi una visione.

Johtunaim, Laufey. E Loki. "Farò entrare tu e alcuni dei tuoi guerrieri ad Asgard, e potrete uccidere Odino. Poi prenderete lo scrigno". "Perché fai questo?". "Voglio che tu riporti il tuo regno alla sua antica... Gloria".

E tutto mi fu chiaro. Sif aveva ragione. Loki era un traditore. E io lo amavo. Amavo un traditore.

Just a moment - Loki LaufeysonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora