L'anno dopo
Vieni da me.
Io ti sto aspettando.
Vieni da me.
Vieni da me, Sigrid...Si svegliò sudando freddo. Mani gelide le stavano artigliando le gambe, nel suo sogno. Si passò una mano sugli occhi e corse alla parete davanti al suo letto nella casa su Midgard.
Aveva dipinto l'ansa di un fiume circondato da erba e fiori, e da una parte c'era una scritta.
La differenza fra l'incubo e la realtà
è che dall'incubo ti puoi svegliare.Incubi. Le sue giornate erano incubi, e le notti di incubi erano piene. Riviveva la morte di Loki, quella di sua madre, il Distruttore...
Ogni cosa.
E piangeva, intrappolata tra presente e passato, senza possibilità di un futuro felice.
Si alzò di nuovo, incapace di fare altro, e afferrò pennelli e inchiostro. Andò in cucina e osservò la parete bianca. Le piaceva il bianco, e aveva voluto tutta la casa così, per poterla decorare. Intime il pennello nel colore verde, lo mischiò all'azzurro e iniziò a scrivere.
E dipingo parole
scrivo dolore
e ogni volta mi spezzo
e mi rimetto insieme.
E vado avanti,
ogni giorno,
e cado,
una volta, due,
dieci.
E mi rialzo,
a fatica,
senza la tua mano a tirarmi su.Lo scatto di una serratura la interruppe, e lei afferrò con prontezza un coltello dalla cintura che portava addosso.
"Nick. Ti ho già dato una risposta tre giorni fa". "Stavolta è diverso. Non si tratta di normali missioni. Siamo stati attaccati". "Ommioddio, e da chi?". "Te lo dirò solo se ti unirai a noi". "Per quel che ne so potrebbe avervi attaccato un micetto spaventato". "Ci sono dieci dei miei uomini qua fuori, e li farò entrare, se non mi ascolti". "Che ci provino". "L'hai voluto tu".
Fury schioccò le dita e uno squadrone dello Shield irruppe nella sua stanza. Sigrid sorrise e afferrò un secondo coltello. Più veloce di una serpe colpì alla gamba un soldato, poi un altro al fianco. Schivò un colpo di pistola e lanciò una delle sue armi. Afferrò la spada da sotto il divano e tramortì con un colpo dell'elsa un altro soldato.
"E siamo a quattro". Schivò un secondo proiettile e colpì alla spalla colui che le aveva sparato. Tagliò via una mano a un soldato, fece cadere la pistola a un altro.
"Sei!".
Con un calcio alla mascella ne stese uno e fratturò la trachea in modo non mortale ad un altro. Gli ultimi due li stese uno con una testata e l'altro con un colpo di spada sul braccio.
Erano passati dieci minuti, lei non aveva un graffio e aveva dieci soldati a terra e un Nick Fury alquanto sbigottito davanti.
"Vattene, Nick". "Stiamo mettendo insieme una squadra, per fermare questa minaccia". "Vattene".
"Si tratta di Loki". A quelle parole il suo cuore perse un battito.
"Loki è morto". "No. Ha rubato il Tesseract, e ha compromesso Erik Selvin e Burton". "Esci da quella porta entro dieci secondi e porta con te i tuoi... Soldati. O giuro che non tornerai dalla tua squadra con le tue gambe".
Quando Fury se ne fu andato Sigrid si lasciò cadere a terra. Le lacrime scesero con violenza, accompagnate da singhiozzi dolorosi, che le mandavano fitte al cuore e ai polmoni.
Forse fu per quello che non vide l'ombra entrare dalla finestra.
Sentì una botta alla testa e tutto divenne nero.
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Just a moment - Loki Laufeyson
Fanfiction"Come puoi difenderlo? Come puoi essere così ingenua?". "Io vedo cose che altri ignorano. E io so che lui è meglio di quello che finge di essere". "È bastato un momento, una frazione di secondo. E ho capito che sarei rimasta legata a te per sempre".