Capitolo 27

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Tagliò a metà un Chitauro con la spada, ne pugnalò uno in un occhio e ne sgambettò un altro, buttandolo giù dalla sopraelevata.

"Stark, qui ho finito!". "Ottimo, ti porto un paio di imbucati. Mi fai la cortesia di improvvisarti buttafuori?". "Con piacere".

Sigrid sollevò la spada, e appena lo squadrone di Chitauri dietro a Stark arrivò a tiro li fulminò. "È stato veloce!". "Beh, credo che adesso siano leggermente... scioccati. Se capisci cosa intendo". "Adesso ti metti anche a fare battute?". "Colpa tua".

Lo squadrone successivo arrivò da terra, e Sigrid sguainò i pugnali. Decapitò il primo, tagliò a metà il secondo. Sradicò lo sportello di un'auto e lo usò come scudo, usandolo poi per scivolare in mezzo ai Chitauri; sguainò i pugnali e tagliò le gambe a mezzo squadrone, poi si rialzò e infilzò gli ultimi tre rimasti.

"Sono a centosessantatre!". "Sono stato generoso!" le urlò Stark nell'auricolare. "Ti brucia, no? A quanto sei?". "Centocinquanta!". "Ah! Vecchietto, ti stai rammollendo!". "È la mia prima invasione aliena, devo ancora abituarmi!".

Erano ormai un po' di ore che lottavano contro quei bastardi. A loro si era unito anche il dottor Banner, ma le cose non sembravano migliorare.

Sigrid si beccò un colpo al fianco e cadde con un ginocchio a terra. Sgambettò il Chitauro e lo pugnalò alla gola. "Cavolo, che suono orribile che fanno quando muoiono!".

Guardò in alto e vide Hulk uscire dalla Stark Tower. "Natasha?". "Credo che il bestione abbia steso Loki".

Sigrid si alzò in volo ed entrò nella hall di Stark. Era un casino immenso di vetri rotti e piastrelle spaccate. Loki era spiattellato per terra, in una sorta di cratere.

Quella vista gli fece male al cuore. Rinfoderò i pugnali e si chinò di fianco a lui. Il dio aprì leggermente gli occhi. "Sono... svenuto?". "Sei ancora svenuto". "Credevo di saper riconoscere un sogno". "Ti ricordo che anch'io so creare le illusioni. E molto bene".

Si mise seduto, e Sigrid lo aiutò ad alzarsi in piedi. "Mi dispiace Sigrid". "Lo so". "Non... volevo che ti facessero male". Il dio le sfiorò le labbra. "Lo sapevo che non eri tu quello". "Come puoi ancora fidarti di me? Dopo quello che ti ho fatto".

Sigrid abbassò lo sguardo e gli prese le mani. "Io mi fido perché noi due siamo legati. Indissolubilmente". "Come fai a dirlo? Ho spezzato da molto tempo quel legame, anche se non volevo". "È bastato un attimo, una frazione di secondo. E ho capito che sarei rimasta legata a te per sempre".

Sigrid alzò di nuovo gli occhi. "Non posso stare senza di te". Le loro labbra si toccarono con delicatezza, sciogliendo tutta la tensione in un bacio dolce e tanto atteso. Da entrambi.

Sigrid fu la prima a staccarsi. Una lacrima le bagnò la guancia. "Mi dispiace". "Vorrei che tutto questo fosse vero" sussurrò Loki.

Sigrid chiuse gli occhi e gli poggiò una mano sulla tempia. Bastò un attimo, e Loki collassò sul pavimento. Sigrid lo rimise nella stessa posizione di prima e si allontanò di qualche passo.

In quel momento gli Avengers la raggiunsero. "Si è arreso?" chiese Clint. "Non lo so, non ci ho parlato. Hulk lo ha steso".

In quel momento Loki si mosse, e gli Avengers lo circondarono. "Se per voi va bene... accetterò quel drink",

Just a moment - Loki LaufeysonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora