Una notizia inaspettata

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TRE ANNI E DUE MESI DOPO

Oggi, una giornata d'estate molto calda a San Diego, mi avviai a casa dei Paul per consegnarli un pezzo della torta consigliata gentilmente da mio padre, e preparata appassionatamente da me e mia madre Rosalinda.
Le ultime parole di mia madre prima di evadere di casa furono: "porta la torta alla mia carissima amica Maredit!".
Mia madre era così, dolce di cuore ed anche materialmente.
Con questa torta avevamo l'occasione di rifarci con mio padre, visto che la settimana scorsa ci lanciò una sfida tutt'altro che facile.
L'impresa era creare una torta in un'ora e venti, preparando gli impasti in quel tempo. Non era fattibile, ma con quattro mani multitasking e molto operative, ci siamo riuscite.
Mio padre fu sbalordito appena la vide, che la sua fame divoratrice ne chiese immediatamente un trancio, con la scusa della sfida.
<Non ne portare tanta Jasmine, non vorrei finisse>
Aggiunse mio padre sbucando dal suo inedito quadro, osservando il trancio di zucchero in eccesso nella mia mano.
<Tranquillo papà, ho lasciato un pezzo molto abbondante>
Mi avvicinai a lui, e gli diedi un bacio sulla guancia destra, il mio marchio, dove nessuno potrebbe mai oscurarlo.
<miraccomando a quel ragazzo...>
<Quale ragazzo?>
Chiesi timidamente, anche se sapevo si riferisse a Logan, il ragazzo che riempì il mio cuore tre anni fa, con un semplice sguardo.
<Logan, no? Vedo come lo guardi, ma attenta amore di papà>
Mi abbracciò, ricambiando il bacio sulla tempia.
<Non preoccuparti papà, tu sei e sarai per sempre il primo uomo della mia vita>
<Sempre>
Scesi di casa, e andai a casa dei Paul, sperando un sorriso da parte sua, anche se per la maggior parte delle volte non degna neanche di salutarmi.
La fortuna del giorno decise che ad aprirmi fosse proprio Logan, intento a smanettare qualcosa sul suo cellulare, ignorandomi del tutto.
Alla fine presi io l'iniziativa per prendere in mano la situazione. Fuori c'erano 25° e non vorrei mai sciogliermi proprio davanti a lui, specialmente con una torta in mano, che anche essa implorava pietà.
<Buongiorno Logan!>

Alzò il suo sguardo, scrutandomi da testa a piedi, come se fossi una statuina di ghiaccio con sopra del kecktup.
<Ciao>
Disse sul suo solito tono rigido ed indifferente, dove il suo sguardo portò nuovamente sul suo smartphone, come se in quel momento fosse più importante la morte che la vita.
O

rmai viviamo in un mondo pieno di tecnologia, dove la gente trova più opportuno e meno concreto conoscersi, o addirittura fidanzarsi, non sapendo chi ci potrebbe essere dietro ad uno schermo.
Trovano anche modo di bullizzare dietro ad uno schermo, pensando di intimorire la persona che ne subisce.
La tecnologia può essere bellissima, ma se viene usata male, tutti questi fini non andranno a buon fine.
<Ho portato un po di torta fatta in casa, spero vi piaccia>
Logan mi guardò con un aria tale e quale ad una regina che chiedeva al suo specchio se sarebbe diventata più bella, e lo specchio rispose l'esatto contrario.
Dun tratto sbucò Maredit, con un sorriso a trentadue denti.
Per fortuna c'è lei, la mia salvatrice di tutti i mali di suo figlio.
<Ciao cara,come stai? Spero tutto bene. Prego accomodati>
Maredit era sempre stata una gran chiacchierona, non la finiva mai di parlare, ma era anche una madre a tempo pieno che correva da una stanza all'altra, per non far mancare nulla hai propri figli.
Raggiunsi Maredit e ci sedemmo a tavola.

Mente Maredit chiamò i suoi figli, notai la loro disposizione di appartamento, cambiata per la millesima volta.
L

a casa dei Paul era semplice e moderna, con alcuni addobbi estivi e gnomi di vario genere.
<Hey Jasmine, come mai da queste parti?>
Mi chiese una voce al quanto riconoscibile, era Adrien, il primo figlio di Maredit, nonché il più grande della famiglia.
Lui divenne fin da subito mio amico, ci capimmo al volo anche con distante differenza d'età. Lui sa della mia cotta indiscutibile per Logan, anche se non è proprio d'accordo.
<Ciao Adrien!>
Mi mise la sua mano ipotermica dietro le mie spalle fragili, sentendo la freschezza irrigidire il mio corpo.
<Abbiamo creato questo dolce per sfida. È al pistacchio e crema di cioccolato. Spero vi piaccia>
Meredit mi stampò il suo solito sorriso, ma affianco di me sentì improvvisamente una presenza al quanto ingombrante, che attirò la mia attenzione.
<Sai mamma, mi è venuta improvvisamente voglia di dolce!>
Escamò Logan, porgendo la sua mano in direzione del piatto.
Lui è sempre stato un amante del dolce, amava la nutella, come amava il pistacchio.
Un ricordo che non potrò mai dimenticare è proprio quello di due anni fa. Adrien ed io ci stavamo divertendo coni fornelli, dividendoci i compiti per chi faceva l'impasto a chi riscaldava il forno. Quella sera Logan ci diede una mano a preparare il dolce, ma purtroppo Logan mentre mescolava gli ingredienti, si era mangiato tutta la portata principale per insaporire la nostra torta. È stato un incubo. Per ricavarci l'elemento principale, in quel caso fu la vaniglia, andammo tutti sporchi di farina al supermercato dove i commessi si chiedevano il perché di queste strane creature ricoperte di uova e farina fossero proprio lì, in cerca dell'elemento sperduto. Alla fine riuscimmo ad arrivare a casa in tempo, e la torta fu uno spettacolo.
La mia spalla fece contatto con i suoi fianchi, il che mi fece rabbrividire.
<Cioccolato e Pistacchio giusto?>
Mi disse, guardandomi dritto negli occhi, per un secondo dove sembrava un'eternità.
Annuì silenziosamente, intimorita dalla sua presenza.
Vidi il suo sguardo cambiare personalità, dove mi fece dubitare della sua bipolarità.
La sua mano venne improvvisamente interrotta da Maredit.
<No! Questa si mangierà dopo pranzo, infatti Jasmine si fermerà a pranzo, giusto tesoro?>
La specialità di Maredit era proprio quella, non farsi scappare un'occasione. Il suo motto dovrebbe essere: "carpe diem".
<Va benissimo>
<Sarà buonissima>
Rispose l'ultimo membro della famiglia Paul, Raul, accompaganto dal figlio Adrien a sua annuizione.
<Io vado a ringraziare tua madre e l'avviso che ti fermi da noi oggi a pranzo. Ne approfitto per andare a comprare gli ingredienti per i tuoi piatti preferiti, pappa al pomodoro e pollo con patate. Ciao!>
Così, senza una mia misera risposta o un minimo cenno di sguardo, varcò la porta e se ne andò.
<Andiamo a fare quattro passi?> mi chiese Adrien, ed io senza esitare, accettai.
Girammo per San Diego, ed andammo a prendere un gelato, dove con questi gradi faceva al caso nostro.
Immaginai ad una vita insieme a lui, dove al posto di Adrien, ci fosse lui con una rosa rossa in mano in segno del nostro amore infinito e indissolubile. A come i nostri baci potevano espimere tutto il nostro amore in un solo tocco.
A distogliere i miei pensieri fu Adrien con il suo accenno grave.
<Quindi? Che ne pensi?>
Mi limitai a rispondere un "sisi" non molto convicente, dove anche un ragazzino di tre anni poteva accorgersene.
<non mi stavi ascoltando vero?>
<scusami Adri...dicevi?>
<stai pensando a mio fratello? Quante volte ti devo ripetere che lui non è il tuo tipo?>
In certi sensi aveva ragione. Io che giorno e notte non riesco a non immaginare un futuro insieme, mentre lui distrattamente mi rivolge massimo una parola al giorno.
Con Adrien mi confido sempre. Gli dissi quello che provavo per suo fratello tempo fa. Non la prese seriamente a primo impatto, ma poi col passare del tempo capì che la cosa era molto seria, e che l'amore che provavo per lui può farmi solamente soffrire.
<Adrien, lo sai, non peggiorare la situazione>
<Lo so, ma ti ho sempre consigliato di provare a dimenticarlo, e passare la tua vita adolescenziale tranquilla>
Io annuii, anche se non avrei mai pensato a nessun altro, se non fosse Logan.
Mentre vedevo la tv con Adrien, mi scquillò il cellulare.
Era mia madre, e risposi tranquillamente.

-pronto, mamma?
-tuo padre è in ospedale, ha avuto un incidente in autostrada!
Mia madre era in lacrime.
-c-cosa!? Arrivo!
Non feci in tempo a spiegare ad Adrien cosa stava succedendo che andai di corsa a casa. Ero disperata.
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Ciao ragazze!
Questo è il primo capitolo di una lunga serie che si aggiornerà ogni giorno con tanti capitoli!
Bene, ora cosa succederà al padre di Jasmine? E soprattutto, come reagirà la famiglia Paul dell'accaduto?
Un bacio, anto❣

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