Destino

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Rimasi li, immobile, a guardare una scena orribile.
Non avevo perdonato Seb per fini scopi, ma solo perché mi sembrava giuto così.

Mi alzai da terra e varcai il cancello di casa, per raggiungere Logan, ma fu troppo tardi.
Era sparito dal nulla.
Rimasi li, sotto la pioggia, a versare lacrime, che si immischiavano tra di loro.
La reazione di Logan è stata forte, tanto da farlo allontanare da me.
Io a Seb gli voglio bene, ma se questa amicizia deve dividere l'amore tra me e Logan, allora che si fotte.
Presi il cellulare e lo chiamai.
Uno quillo,
Due quilli,
Tre quilli.
-la persona da lei chiamata non e al momento raggiungibile.

Richiamai più e più volte, senza una risposta.

Era chiaro. Non voleva più saperne di me.
Avevo perso tutto, l'unica persona di cui mi fidavo, l'unica a cui avevo dedicato tutto il mio amore, l'unica che sapeva farmi sentire unica.
Avevo perso tutto questo, tutto quello di cui avevo bisogno, per una stupida amicizia, per uno stupido gesto di pena.

                 "A essere troppo buoni,
             ci si perde la parte migliore."

Ero innamorata di Logan da ben quattro anni, e lui era ignaro di questo amore in quei tempi.
Ora che l'aveva saputo, ora che avevamo riacquistato il nostro tempo perso, si era già cancellato.
Se sapevo la reazione di Logan in tutto ciò, facevo a meno del gesto di carità.
Tutto per rendere felice una persona, tutto per rovinare la vita di una persona.

Presi il cellulare e inviai di scatto un messaggio a Seb.

-Seb,sai cosa è successo? Per colpa della mia gentilezza e bontà sono stata lasciata. Per uno stupido perdono del cazzo, cosa che non ti meritavi affatto!
Fanculo te, fanculo anche me e della testa di cazzo che ho avuto, perdonandoti.
Ho perso una persona molto importante, ed ora sto cercando di fare l'impossibile per contattarlo, ma lui non ne vuole sapere più niente di me!
Fanculo!

Dalla rabbia non mi resi conto della quantità delle parole offensive che c'erano in quel testo, ma lo inviai.
Ancora con lacrime agli occhi, chiamai alla madre di Logan, che mi rispose.

<pronto cara! Ciao da quando tem..>
<Maredit dov'è Logan?>
<veramente ti stavo per chiamare io, non è li con te? É abbastanza tardi..>
Logan non era in casa.
Presi la giacca ed uscì di casa, ancora in chiamata aperta.
<non è passato da te?>
<no cara, pensavo fosse venuto da te dopo il servizio con il mio marito>
La rigraziai e la salutai.
Lei cercò spiegazioni, ma dissi che stavo andando io a cercarlo, anche se non era prudente in quell'orario di notte.
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Ero a piedi, sola, in giro di notte a cercare Logan.

Ogni tanto cacciai un "LOGAN" a tono, senza speranze.
Provai a chiamare di nuovo, ma il telefono era sempre irraggiungibile.
Dun tratto sentì il giubbotto vibrare. Era mia madre.
<Jasmine ma dove sei?> chiese lei arrabbiata.
<ho avuto una discussione con Logan mamma!> risposi in lacrime, quasi singhiozzando.
<mi ha lasciata mamma..> continuai.
Mia madre non ripose, mugugniò un verso come "oh".
<dove sei amore, ti vengo a prendere!>
<no mamma, devo trovarlo..!>
Ero disperata, dovevo trovarlo.
Era come perdere una parte di me, una parte di se stessi.
<Jasmine andiamo a cercarlo insieme>

Mia madre mi venne incontro dopo poco, e ci dirigemmo per cercare Logan.
Mia madre era attaccata a Logan, per lei era come un secondo figlio, e se qui c'era mio padre, anche lui avrebbe considerato Logan allo stesso modo di mia madre.

Mia madre mi chiamò, assorta dai miei pensieri oscuri.
<Jasmine, cos'ha Logan?>
Cos'ha? Cosa non ha.
Ho fatto lo sbaglio più enorme della mia vita, perdonare una persona che forse, non lo meritava neanche.
Gli raccontai tutto a mia madre, lei rimase in silenzio, ascoltando per bene ciò che dicevo.
<hai sbagliato tesoro, ma a tutto c'è un rimedio>
Si, può darsi, ma nel momento in cui la persona non vuole avere nessun contatto con la sottoscritta, allora qui bisogna usare le manieri forti.
L'unica persona che mi venne in mente in quel momento era Taylor.
Presi il mio cellulare, e digitai sui social il suo nome.
Andai a vedere il suo indirizzo di casa e lo scaricai, aprendolo con Google maps.
<mamma, vai in questa via. Logan potrebbe essere lì>
<cos'è, un pub per i fidanzati in crisi?>
Oh, qui non c'era da scherzare, per niente.
Mia madre rise, ma io rimasi seria, a guardarla male.
<amante, mamma> dissi seria.

Dopo un quarto d'ora abbondanti arrivammo nella via di Taylor.
A credere alle mie "allucinazioni" è stata proprio la macchina di Logan, parcheggiata proprio lì, in quell'appartamento.
Non feci in tempo a girarmi che mia madre mi rispose con un cenno della testa.
<non può essere>
Determinata, andai a casa di Taylor.
Mia madre tentò di fermarmi, ma non ci riuscì.
In quel momento la mia rabbia superò tutto, perfino il cancello.
<Jasmine,no!> urlò mia madre, tanto da far spaventare i pochi volatili in giro.
Mi prese e mi spostò dalla porta.
Andai vicino alla macchina di Logan e mi accasciai a terra.
<come ha potuto mamma..>
Dai miei occhi fuoriuscivano piccole goccie delicate che rigavano il mio viso chiaro.
Mia madre si sedette vicino a me, accarezzandomi la testa, dandomi dei baci piccoli.
<sono tutti così, quando si ha un periodo di frustazione si cerca sempre di rimediarlo con qualcosa, che sia alcol, che siano donne..>
<il mio Logan non è così, no...>
Non volevo credere, ma la verità, se alzavo la testa, era lì, a dire "guardami, sono qui".
<torniamo a casa Jasmine> consigliò mia madre.
Forse era il momento di andare, e di chiuderla qui.

Mia madre mi aiutò ad alzarmi, ma in quel momento, uscì Logan e Taylor dietro di lui, in camicia da notte.
Mia madre li guardò sconvolti, mente io, io in quel momento era un misto di rabbia e delusione.
Volevo andare lì e commettere un omicidio, ma volevo anche andare lì per dirli quattro in faccia.
<Jasmine..> disse lui, venendo verso di me.
<oh, Jasmine cosa Logan? Ti ho cercato per ore, ti ho chiamato mille volte al cellulare ma eri inesistente, ed ora? Ti vedo qui, con quella sgualdrina della tua ex...
Bene Logan, ora ti dico io che tu hai chiuso con me, DEFINITIVAMENTE>
Lacrime oscure rigavano sempre più il mio volto.
Delusione e tristezza si fecero accompagnare nel mio inconscio.
Lui non disse nulla, rimase a guardarmi come una bambola di porcellana, li, senza dire una parola.
Io e mia madre ce ne andammo, a testa alta.

Appena arrivai a casa andai in camera mia, accompagnata da mia madre.
<Jasmine, ora dormi. Domani hai scuola è devi prepararti nel meglio che puoi, ok?>
Non riuscì a pensare ad altro che a Logan.
Questa sera il destino mi ha preannunciato giá la mia vita, in pochi e semplici gesti.
Io annuì, e iniziai a chiudere gli occhi, pensano a qualcos'altro che non sia il punto fisso.

                 "Nei tuoi occhi vedo noi,
               innamorati come non mai,
                      a tenerci per mano,
                    e a dirci tanti ti amo."
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Ciao ragazze, ecco qui il nuovo capitolo!
Scusate se sono stata poco attiva in questi giorni, ma riprenderemo presto la pubblicazione monotona di sempre.
Vi ricordo di votare e di commentare la storia, fatemi sapere che ne pensate!
Un bacio, anto❣

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