Distanza sofferente

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-Jasmine...
Rispose lui, con voce rauca.
Mi era mancato così tanto. Da non volerlo vedere più a volerlo ancora di più.
Dopo l'ultimo litigio io e Logan smettemmo di sentirci, così da creare un'effettiva distanza tra di noi.
La partenza non era un modo per far soffrire le persone a cui ci tenevo, ma a dimenticarmele del tutto.
-Logan...
Le nostre voci si unirono da formare un unica protezione, una protezione che sentivo solo con lui.
-come stai Jasmine? Tutto bene? Lì come va?
Le sue domande di continuo mi fecero sorridere, come faceva sempre.
La sua dolcezza nel pronunciare le domande mi rabbrividì, da crearmi un vuoto che solo lui in quel momento poteva riempire.
-si, tutto bene...ho visto le tue lettere...solo oggi. Mi dispiace tanto non averle lette prima ma..
-si,lo so. Quel ragazzo che vidi in macchina di Seb il giorno della tua partenza ha nascosto le lettere. Mi ha avvisato prima Seb...
-sono bellissime Logan...
Dissi sorridendo, le lacrime minacciavano i miei occhi, e la parola esatta di tutto ciò è la sua mancanza che sente il mio corpo, come ne sente la mia persona.
Pronunciando insieme un "mi manchi" a coro, come se in quel momento le nostre anime si unirono da formare una sonora cantilena.
-Jasmine, mi pento sempre, giorno dopo giorno, di quel che ho fatto quando ci fu il litigio. È stato un momento di rabbia credimi, ma ora so che tra Seb e te c'è un legame di amicizia davvero forte che nessuno, e dico mai nessuno potrà spezzare. In questi due anni non ho fatto altro che pensarti, pensare te è quel...Derek, e...
Lo bloccai, non mi servivano le sue scuse, io non avevo bisogno di nulla apparte lui.
In quel periodo eravamo adolescenti, non si capiva quali erano le decisioni e come affrontarle. Ma ora, la distanza ci ha fatto capire fin dove un amore così, mai potrà essere distrutto.
-non mi servono le tue scuse Logan, io ho bisogno di te come non mai. Io...io ti amo!
Dissi tra le lacrime, soffocando i miei singhiozzi che fuoriuscivano senza pietà.
-anche io Jasmine, non vedo l'ora di vederti.
Un rumore interruppe la nostra conversazione, che proveniva furoi dalla mia stanza.
-cos'era quel rumore?
Mi alzai e andai a controllare, ancora in chiamata con Logan.
Non credo fossero ladri, alla fine siamo in un dormitorio.
-niente Logan, falso allarme. Erano delle ragazze che son cadute mentre correvano.
Dissi, ancora con le lacrime agli occhi, ma risi quando lui lo fece.
La sua risata mi contagiava ogni volta. È come l'aria che respiriamo, non potrei farne ammeno.
Feci per entrare nella mia stanza ma qualcuno interruppe, per la seconda volta, la nostra conversazione.
Mi girai e vidi proprio Derek, con una rosa in mano, intento a convincermi di perdonarlo.
Per un secondo mi venne in mente di chiudere la chiamata con Logan per parlare con Derek, ma esclusi quella possibilità e scelsi di improvvisare, sperando che a Logan non dasse fastidio.
-chi è Jasmine?
<non ti perdono Derek, smettila con le tue smancerie!>
Dissi, gesticolando con la mano sinistra ancora libera.
-Derek? Jasmine se ti crea problemi...
<ti prego, perdonami!> disse Derek, porgendomi la rosa, inginocchiandosi.
Tra la voce del mio ex amico, e la voce al cellulare del mio ex vicino, non capì più nulla, così chiusi la porta in faccia a Derek, senza pietà.
Andai a sedermi di nuovo sulla mia postazione per la seconda volta, e finalmente io e Logan avevano modo di parlare in tranquillità, se si sperava.
-gli ho chiuso la porta in faccia, si sta fissando sul fatto che io dovrei perdonarlo, cosa che se lo potrebbe benissimamente scordare.
-vedo che è un tipo molto insistente...
-non sai quanto.
-siete stati insieme?
Disse, cambiando espessione di tono, diventando freddo.
Ammetto, per un periodo ho pensato alla mia vita, e sul fatto che Derek potesse cambiarla nel tentativo di dimenticarmi per sempre di Logan. Ma mai, questa intenzione è diventata realtà.
Io e Derek eravamo amici, che si divertivano le sere a Ner York, compagni della Dream Hight School University, ma nulla di più.
Il sentimento di Derek era cambiato si, ma non per questo ero obbligata a star con lui per dimenticarmi di Logan.
Questa amicizia mi ha fatto più che bene, ma nel mio cuore ci sarà sempre quella persona che ha cambiato del tutto la mia vita, in meglio o in peggio.
-no Logan, eravamo solo amici, solo che lui in questo periodo si è innamorato di me..
-come si fa a non innamorarsene? Tu cambi la gente Jasmine, la migliori. E quando non ti vedono più al loro fianco fanno di tutto pur di averti, perché sei unica al mondo.
Logan con questa distanza stava estremamente diventando romantico, tant'è che credo possa scrivere un romanzo, tratto da una storia vera.
Prima era freddo, non mi rivolgeva mai la parola, solo quando faceva comodo a lui. Poi cambiò di giorno in giorno, diventando un ragazzo gentile ed educato.
-Logan, ma cosa ti succede? Nelle lettere sapevo che avevi un aiuto da Seb nel scrivere parole romantiche, ma ora quasi non ti riconosco!
Dissi ridendo, asciugandomi le poche lacrime che mi rimanevano.
-ho fatto pratica, lo ammetto.
Rise anche lui, accompagnandosi con la mia risata.
Ridemmo fino allo sfinimento, quando era giunta l'ora di chiudere.
-Logan devo andare, dovrei studiare per il prossimo esame che si terrà tra meno di un mese, così potrò partire e passare le feste con voi e soprattutto con te.
-a natale è molto più bello lì, perché venire proprio qui?

Ma dico è matto? Ho la disponibilità ad andare lì,e lui cosa dice? Che è meglio stare qui, oltretutto da sola?

-ma Logan, lì ho la mia famiglia, te..
-e quando partiresti?
-entro il 20, per poi andarmene il 7, il giorno dopo ho un esame.
-vita da collegiale!
-tu piuttosto? Hai intrapreso qualcosa?
-ho trovato un posto nel bar Cocù, lavoro li da qualche mese e mi trovo abbastanza bene, anche se vorrei intraprendere qualcos'altro.
I sogni di Logan non erano questi. Non era fare un lavoro qualsiasi.
-come Logan, non mi avevi detto che saresti finito in un bar! I tuoi progetti erano ben diversi...
-lo so Jasmine, ma mia madre sta poco bene in questo periodo e per stare un po più vicino a lei faccio un lavoro comodo, anche se gli orari non lo sono.
-cos'ha Maredit? Ora come sta?
-nulla di grave Jasmine, si è dovuta operare per una piccola ciste alla spalla. Ora dovrà stare a letto per i prossimi trenta giorni, finché non si riprenderà del tutto.
-non sapevo di questa situazione. Mia madre non mi ha detto nulla. Ecco perché quando la chiamavo era sempre a casa vostra...
Maredit era come una seconda madre per me. Quando ero piccola andavo sempre a casa Paul. Lei era sempre stata disponibile, anche quando mio padre morì, fu lei ad accompagnarci in ospedale, a stare sempre vicino a noi.
-sono passati ancora dieci giorni e già vuole alzarsi e camminare, quansi ballare per casa. La situazione è diventata ingestibile. Dice che si sente "viva!"
-bene no?
Mentre Logan ridette, controllai l'orologio nel mio polso che segnavano le 18:30.
-cavolo! Devo andare a cenare tra mezz'ora, poi dovrei anche studiare!
-puoi dire che hai passato un pomeriggio da urlo!
-smettila, ora devo andare. Ci sentiamo..?
-ok, ci sentiamo. Ti amo.
Il cuore scoppiò come la prima volta che me lo disse. È ritornato tutto come prima, il mio Logan.

                                 LOGAN

-ok, ci sentiamo. Ti amo.
Dissi, per poi chiedere la telefonata quando mi rispose anche lei con la stessa e identica frase.
Ora che avevo conquistato finalmente la donna della mia vita, potevo ritenermi l'uomo più fortunato del mondo.
Jasmine è la donna più adorabile, affascinante e divertente di questo pianeta.
Questi anni passati senza di lei sono stati pura frustrazione. Non vederla, sentirla, mi ha fatto capire che senza di lei non saprei starci in questo mondo pieno di sassi.
La vita è strana, certe volte misteriosa.
Mi ricordo quando io e Jasmine non avevamo un dialogo ben preciso, quando lei con tutta la sua bellezza mi si sfreggiava contro, facendo ondeggiare i suoi capelli con una morbidezza tale al suo cuore.
Quella sua timidezza che irrigidiva il mio corpo, quelle sue parole delicate, mi hanno fatto innamorare di lei.
Quasi mi vergogno di me stesso, di non essermi accorto di lei sin dal primo momento, sin da quando entrò in casa, con quel profumo di semplicità.
La sua mancanza, giorno dopo giorno, mi si trafigge nel cuore, diventando un cielo senza la sua stella.

<com'è andata?> chiese Seb, dandomi una pacca sulla spalla.
Dopola partenza di Jasmine, io e Sebastian siamo diventati buoni amici. Abbiamo chiarito questioni in sospeso, dandomi la conferma che tra lui e Jasmine non ci sarà mai nulla, al di fuori della loro amicizia.
<benissimo, ci siamo finalmente dichiarati. Lei mi ama Seb, come io amo lei, e io stento quasi a crederci che tutto questo è pura realtà>
Dissi, girando intorno a lui, gesticolando con le mani.
<contentissimo per voi. So cosa lei prova per te, tant'è che nelle nostre conversazionu telefoniche eri un argomento tabù. Non sapeva se parlare di te la facesse stare bene o meno. Ma ora si sanno i fatti>
<non sai quanto mi manca>
Non vedevo l'ora di abbracciarla, stringerla tra le mie braccia e sussurando un dolce "ti amo" sul suo orecchio delicato ogni secondo che passava, come se non riuscirei a farne ammeno della sua presenza.
<manca poco, lo sai>
<non vedo l'ora>

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Ciao ragazze, spero che questo nuovo capitolo vi sia piaciuto!
Commentate e fatemi sapere, presto la continua...!
Un bacio, Anto♥️

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