Chiamai a Logan, ma lui non mi rispose al primo tentativo.
Aspettai fino alle 13, così che potesse uscire da scuola.
<Ciao piccola!>
Mi limitai a salutarlo con un semplice "ciao"
Ero ancora debole, la botta alla testa peggiorava sempre di più.
<dove sei? Non ti ho trovato fuori scuola..> rispose deluso.
<Logan, sono a casa> dissi con voce rauca.
<di già? Sei uscita prima?>
<vieni a casa quando puoi, ti spiegherò dopo>
Lui annuì e ci salutammo.
Arrivò dopo mezzogiorno.
<Jasmine..ma cosa ti è successo?> mi domandò lui, sedendosi accanto a me.
<è stata Taylor> abbassai la voce quando pronunciai il nome "Taylor"
<Taylor? Ti ha picchiato?> notai la sua mascella contratta, si stava innervosendo.
<JASMINE RISPONDI!> urlò lui. Mi fece quasi sussultare. Non l'avevo mai visto così.
<s-si> risposi dolcemente, un suono quasi soave.
<cazzo> sussultò lui, stingendo un pungo nella sua mano destra.
<io e mi madre andremo a parlare con il preside..> dissi, ancora impaurita dalla sua reazione.
<ti accompagnerò anche io>
Per un attimo mi guardò con sguardo assente, ma poi si avvicino e mi disse:
<scusami piccola..> mi baciò delicatamente sulle labbra. Mi erano mancate tanto.
<mi da fastidio il comprortamento di Taylor..> disse lui, guardando fuori dalla finestra.
<volevo difendermi in qualche modo ma..>
<era accompagnata dalle sue amiche, Ana e Raily> rispose continuando il mio discorso.
Essendo stato con Taylor, sapeva anche i nomi delle sue amiche, giustamente.
<sai...> cominciai a guardarlo intensamente nelle sue pupille.
<in questi periodi della mia vita non me ne va bene una. L'unica cosa che mi fa star bene adesso sei tu. Ed è grazie a te se ora sono ancora qui>
Lui per un attimo si sorprese della mia citazione, ma poi mi disse:
<Jasmine non dire così. Sono stato uno stupido a non accorgermi di te prima e questo mi fa star molto male, sapendo a ciò che hai passato per colpa mia mentre io ero all'oscuro dei tuoi sentimenti per me. Quando tuo padre Peter morì, mi disse una cosa che in quel mometo non capì, ma ora, me ne rendo benissimamente conto..>
Appena pronunciò il buon nome di mio padre, gli occhi divennero improvvisamente lucidi, provocando in me dei brividi intensi.
Mio padre aveva parlato con Logan, ed io, fino a pochi minuti fa, non sapevo neache di questa conversazione.
<Jasmine non voglio continuare se l'argomento->
Lo incitai a continuare, se le ultime sue parole fossero state su di me, volevo saperle.
Lui annuì e continuò.
<quella mattina venne a casa nostra, si salutò con mio padre ed in quel momento ci incrociammo e lo salutai. Mi disse un "apri gli occhi ragazzo mio, stai facendo grande e devi assumerti le tue responsabilità. Guardati bene intorno, perché le persone sanno nascondere bene, ma quando è così, tendono a soffrire interiormente". In quel momento annuì, ma non sapevo il perché di quella lezione di vita dal nulla, sembrava quasi programmato>
Mio padre parlava di me, in queste sue parole ci sono io, la ragazza che si nasconde dai propri sentimenti.
Mio padre aveva capito tutto, come d'altronde mia madre.
<perché non mi hai detto nulla Logan?> chiesi sul punto di crollare.
<avevo paura della tua reazione, ma ora so che queste parole potevano farti sentire meglio nel periodo del decesso. Scusami Jasmine..>
Lo capivo.
<fa nulla, l'importante è che le parole di mio padre non li butterai mai al vento. Tienitele strette, sicuramente furono le sue ultime parole prima di partire per la sua morte> dissi, abbassando la testa.
Logan si accorse di una mia lacrima, che si posò delicatamente sulla mia giancia, per poi scendere lungo il mio collo.
Mi mise la sua mano sopra la mia guancia, io la presi e la tennì accostando il collo dalla parte della sua mano.
Mi sentivo protetta dal suo tocco.
Mi avvicinai a lui e ci mettemmo abbracciati.
<non andranno mai buttate al vento Jasmine, MAI> disse sussurrano nel mio orecchio.
<Logan..> dissi guardandolo negli occhi.
<ti amo> dissi per poi posare le mie labbra su di lui.
<anche io, tanto> rispose lui, ancora con le sue labbra sulle mie.
Rimanemmo abbracciati per tutta la serata, fin quando non ci addormentammo.
___________________________________________Mi svegliai con Logan al mio fianco, nella stessa posizione di quando ci addormentammo.
Era una sensazione bellissima svegliarsi al suo fianco, dava un senso di protezione.
Presi il cellulare per controllare l'ora, e fortunatamente eravamo in orario.
Mi girai per svegliare Logan ma mi incantai nel vederlo dormiente.
<Logan> lo chiamai, accarezzandogli la testa.
<Logan!> alzai un po la voce, per farmi sentire.
Lui emanò un miugolio, come per dire
"Cosa vuoi a quest'ora? Fammi dormire!"
<dobbiamo andare a scuola> risposi.
Lui sgranò gli occhi e si alzò.
<buongiorno anche a te>
Io sorrisi e gli diedi una spinta leggera sulla spalla.
Mi feci per alzare ma lui mi bloccò. Mi prese per il braccio e mi fece scivolare sopra di lui.
<no ehi, restiamo un altro po..è ancora presto>
<ne sei proprio sicuro? Ti sei appena alzato, e in camera mia non ci sono orologi..!> risposi ridendo.
<oh beh, mi è bastato guardarti negli occhi per capire che ora fossero> mi lanció un occhiolino.
<ahaha, molto dolce ma è ora di alzarsi> dissi alzandomi.
<ok piccola, io corro a casa>
Io annuì e lo salutai baciandolo.
Stavo salendo le scale per andare in bagno per prepararmi quando:
<Jasmine!> mi chiamò mia madre.
<dimmi mamma?> risposi.
<Logan, ha dormito qui? Con te?> mi chiese sconcertata.
Spero non avrà pensato nulla di troppo pesante, o si, l'avrà pensato.
<si mamma, si è addormentato accanto a me> risposi con tale tranquillità da non suscitare altrettanto a mia madre.
<tu e lui..mh?> mi fece uno strano segno con le sue mani, come un miscuglio frettoloso.
<n-no mamma! Cosa vai a pensare, si è solo addormentato!> mi misi le mani sopra la testa, ancora un po dolorante, in segno di pazzia.
<oh bene, mi stavo prendendo un infarto> confessò mia madre mettendosi la mano destra sul suo petto.
<prima o poi però..> dissi, stuzzicandola.
<poi cara mia, poi!> rispose allarmandosi di nuovo.
La sua faccia in quel momento mi fece ridere, era scioccata dalle parole della figlia. Come biasimarla.
<scherzo mamma!> andai verso di lei e l'abbracciai.
<quando lo farai, usa i->
<MAMMA!> dissi a tono staccandomi immediatamente da lei per guardarla neglio occhi, se scherzava o meno.
Non scherzava, era seria.
Gli lanciai un occhiataccia e andai in bagno.
<tienilo in mente!> disse a tono lei.
Uscì di casa e aspettai Logan fuori dalla porta di casa sua.
<eccomi principessa!> venne verso di me abbracciandomi da dietro, facendomi sussultare.
<oh eccoti, sei peggio di me certe volte!> esclamai ridendo.
<come va con la testa? Te la senti di andare o..>
<so che non vorresti andare a scuole caro mio Logan, ma devi sapere che ho già fatto anche troppe assenze e quest'anno se non rimango al passo degli altri mi bocciano! Quindi su con la vita, che oggi ho un interrogazione> dissi tutto d'un fiato.
Lui rise a crepapelle.
<mi conosci da così poco nel dettaglio, che stento a crederci>
<ti potrei dire anche quando sei andato in bagno per la prima volta nella tua nuova casa qui quattro anni fa..> mi limitai a scrollare le spalle.
Lui si bloccò e mi guardò male.
<mi spiavi?>
<tutt'ora> risposi ridendo per poi riprendere a camminare.
<dove la trovo un'altra tipa come te..>
<da nessuna parte!> scherzai.
<sei unica, e mia!> mi prese per il braccio e mi stampò un bacio sulle labbra.
Adoravo quando scherzavamo insieme, era come una complicità.
___________________________________________Ciao ragazze, spero che il ventiduesimo capitolo vi sia piaciuto!
Tra Logan e Jasmime sembra andare tutto bene, ma tra poco qualcuno entrerà a far parte nella sua vita, chi sarà?
Lo scoprirete seguendo la storia!
Vi ricordo di commentare e votare la storia😉
Un bacio, Anto❣
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Tutto per caso
RomanceTi svegli in un corpo di una adolescente con vari problemi sentimentali e a peggiorare la situazione c'è il nuovo vicino che ti scombussolerà la vita. Logan Paul è un ragazzo molto ambito da tutta la scuola, con atteggiamenti irrispettosi nei conf...