FIVE MILLIONS (NICOLE)

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Anche se devo fare il palo in giardino riesco ugualmente a sentire ciò che dice il resto della squadra, e le parole che giungono alle mie orecchie non mi piacciono affatto.

Soprattutto i commenti pungenti che C-Note rivolge a Teddy.

"Ehi" mi dice Tweener qualche minuto più tardi, uscendo dallo scantinato, si passa una mano tra i capelli corti ed evita di guardarmi negli occhi "devo scendere in città perché il furgone che abbiamo rubato è quasi a secco di benzina e non possiamo rischiare che si fermi durante la fuga. Michael ha detto che devi prendere il mio posto a scavare finché non ritorno"

"D'accordo" rispondo, appoggiando la cartellina che ho in mano sopra un tavolino "fa attenzione"

"Si, certo" risponde lui, in tono schivo, prima di allontanarsi.

Entro in casa e chiudo la porta alle mie spalle; Scofield mi porge subito la pala di Tweener e tutto quello che dice è che devo imitare gli altri.

"Dov'è T-Bag?" chiedo, accorgendomi della sua assenza.

"Ohh, non ti preoccupare, dolcezza. Il tuo principe azzurro è andato a far compagnia alla padrona di casa, se capisci ciò che intendo" risponde prontamente C-Note, guardandomi con un sorriso; non dico nulla, ma stringo le labbra in una linea sottile.

La sola idea di quella donna che accarezza Teddy mi fa andare in bestia.

"Nicole" a distrarmi dai miei pensieri ci pensa la voce di Sucre, questa è la prima volta che mi rivolge la parola "come fa una ragazza giovane e carina come te a stare con una persona come T-Bag? Insomma... Lui è... Io e lui siamo sempre andati d'accordo a Fox River, ma... Lui..."

"Come fai a stare con una persona come lui?" interviene Lincoln, furioso "tu sai quello che ha fatto?"

"Conosco ogni singolo dettaglio del suo passato" rispondo in tono freddo, senza lasciarmi intimidire dal suo sguardo duro e lui mi risponde nello stesso, identico, modo.

"Allora questo significa che sei pazza quanto lui".

Nello scantinato cala il silenzio e l'unico rumore che si sente è quello dei nostri respiri affannati e delle pale che spostano la terra; il tempo trascorre con una lentezza estenuante ed il nervosismo della squadra aumenta sempre di più perché non c'è traccia dei cinque milioni di dollari.

Michael continua a camminare rigirandosi una penna tra le mani, ma la sua preoccupazione è dovuta ad altro.

"Ci sta mettendo troppo..." inizia a ripetere a bassa voce "T-Bag ci sta mettendo troppo... Sentite? Nessun rumore. Vado a controllare".

Esce senza aggiungere altro, a passo veloce, mentre noi continuiamo a scavare.

Trascorrono almeno dieci minuti di totale silenzio.

"Sta succedendo qualcosa" commenta Lincoln, rivolgendo gli occhi al soffitto "sta succedendo qualcosa e Tweener non è ancora tornato. Lo hanno beccato... Adesso vado a controllare... Giuro che se quel pazzo ha toccato mio fratello...".

Non termina la frase perché dall'esterno giunge il rumore di una macchina che parcheggia; Sucre esce a controllare e torna quasi subito, agitato.

"Polizia"si limita a sussurrare.

"Tu resta qua" mi ordina Burrows "voi venite con me".

Quando resto da sola stringo le mani attorno alla pala.

Ho paura, non so cosa fare e soprattutto non so dove si trova Teddy.

Riesco a tirare un sospiro di sollievo solo quando vedo quasi tutta la squadra rientrare nello scantinato, compreso il mio uomo.

"Allora?" domando, allentando la presa sulla pala.

"La figlia della padrona di casa. Una poliziotta. Non sembra una barzelletta?" risponde T-Bag, scoppiando a ridere "le abbiamo legate ed imbavagliate, Sucre si sta occupando di loro. Stanno entrambe bene e non è stato tolto loro un solo capello. Esattamente come promesso"

"Forza, riprendiamo a scavare" interviene Michael, con una punta di agitazione nella voce "il tempo a nostra disposizione è finito e dobbiamo..."

"Michael!" esclama C-Note, interrompendolo.

Io e gli altri ci voltiamo a guardarlo: dal terriccio sbuca un pezzo di carta verde.

Nessuno riesce a trattenere delle grida di eccitazione: Michael, Lincoln, C-Note ed io recuperiamo le diverse mazzette di banconote mentre Teddy si occupa di contarle con cura e di sistemarle all'interno di un grosso zaino azzurro.

"Cinque... Cinque milioni esatti" dice alla fine, ridendo "Westmoreland aveva ragione"

"Dio benedica quel figlio di puttana" commenta Burrows, con le lacrime agli occhi.

"Fermi tutti".

L'umore dell'intera squadra cambia drasticamente quando Sucre compare dal corridoio e punta contro di noi la canna di una pistola.

"Amico, si può sapere che cazzo stai facendo? Avevamo detto di dividere i soldi" gli urla contro Benjamin.

"Spiacente, ma la mia ragazza sta per avere un bambino. Quei soldi servono a me per iniziare una nuova vita. Avanti. Niente scherzi. Passami quello zaino, T-Bag"

"Ti conviene scappare molto lontano, perché se ti trovo giuro che non mi limiterò a tagliarti la gola" dice a denti stretti Teddy, mentre gli passa il borsone.

Fernando non risponde e si allontana velocemente; nello stesso momento, dal viale, arriva il suono inconfondibile di alcune sirene.

Questa volta la polizia è davvero a pochi passi da noi.

T-Bag mi afferra per un braccio proprio quando il panico inizia ad immobilizzare tutti i muscoli del mio corpo: mi trascino fino ad una piccola macchia di alberi e mi ordina di non muovermi perché deve tornare indietro a recuperare qualcosa.

"Non puoi farlo! Potrebbe essere troppo pericoloso! Che cosa faccio se ti prendono?"

"Non accadrà" mi rassicura prima di scomparire dalla mia vista.

Aspetto il suo ritorno in silenzio, rigirandomi tra le mani un pezzo di stoffa della tuta, pregando di non essere scoperta da alcuni agenti.

Fortunatamente non è un uomo in divisa a spostare alcuni rami, ma Teddy che mi prende per mano.

Non so per quanto tempo corriamo, ma ci fermiamo solo davanti al recinto di un'abitazione ed io sono costretta ad appoggiarmi sui paletti di legno per non crollare a terra.

"Perché ci siamo fermati qui?" domando, con il fiato ansante.

"Non muoverti" risponde, senza fornirmi altri dettagli.

L'osservo entrare nell'abitazione e tornare dopo un quarto d'ora, a bordo di una macchina.

"Sali"

"E... Questa?" gli chiedo, mentre prendo posto sul sedile anteriore riservato al passeggero.

"Mentre cercavamo il ranch ho notato per caso questa macchina in vendita... Dal momento che la nostra è impossibile da raggiungere a piedi ho pensato che fosse una buona idea comprarla"

"Ma, Teddy, abbiamo quasi finito i soldi e Sucre ha rubato i cinque milioni...".

Non riesco a terminare la frase perché lui scoppia a ridere ed io lo guardo sconcertata, sicura che sia totalmente impazzito.

"Sucre non ha rubato davvero i soldi. L'ho sentito parlare con Michael mentre io e C-Note legavamo quelle due puttane. Era tutta una sceneggiata per non dividere i soldi con noi, ma io sono più furbo. Prendi il borsone che c'è sui sedili posteriori e aprilo" mi dice, facendo un cenno con il capo, sorridendo.

Lo accontento e quando apro la cerniera del borsone spalanco gli occhi alla vista delle numerose mazzette di banconote verdi e fruscianti.

"Ma... Io..." riesco solamente a balbettare.

"La borsa che ha preso Sucre era piena di riviste. Quei cinque milioni sono tutti nostri, Nicole. Tutti nostri".

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