Capitolo quattro

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Avete mai avuto quella sensazione di vuoto mentre siete in mezzo ad un gruppo di persone? Quando sai che c'è gente intorno a te ma quando quella persona non è presente è come se foste soli?
Negli ultimi anni senza Jamie io mi sentivo così. Poteva anche esserci Emily a tenermi compagnia ma se non c'era il mio migliore amico, mi sentivo sola come non mai.

La sera precedente Jamie mi aveva mandato un messaggio dicendomi che sarebbe passato a prendermi a casa per le 7.30 ma io lo lessi soltanto la mattina perché avevo già spento il telefono.

Dopo aver infilato un paio di jeans chiari e la polo blu dell'uniforme della scuola scesi in cucina e rovesciai di corsa un po' di caffè nella mia tazza preferita.

I miei genitori erano già usciti da un paio di ore. Li avevo sentiti parlare piano fra di loro mentre scendevano le scale. Quella notte dopo le parole di Noah non ero riuscita a chiudere occhio.

Se mai il diretto interessato avesse saputo della mia cotta platonica la nostra amicizia sarebbe finita da un momento all'altro. Insieme a quella con Emily ovviamente.

Sentì il clacson dell'auto di Jamie suonare due volte. Corsi in bagno a darmi un'occhiata veloce allo specchio. Un po' di mascara va sempre bene. Spostai dietro le orecchie due ciocche di capelli e poi presi lo zaino dirigendomi fuori di casa.

Aprì la portiera posteriore dell'auto del biondo e misi la cintura.

"Buongiorno signorina, dove la porto?" - disse lui prendendomi in giro

Alzai gli occhi al cielo e lui rise -"Andiamo a prendere Emy?"

Annuì e mise in moto.

Guardai fuori dal finestrino notando che anche il fuoristrada di Noah era acceso. Mi voltai indietro a guardare e il mio amico lo notò.

"Non trovi che sia una bella giornata oggi?" - chiese. Ma da parte mia nessuna risposta.

Frenò di colpo facendomi sbattere la spalla contro il suo sedile.

Idiota.

"Ma sei scemo?" - domandai al biondo che stava sghignazzando tra se

Lui scosse la testa -"Centineo è attraente eh"

"Mmh mmh" - commentai io

Notai che Jamie mi stava guardando con sguardo furbo dallo specchietto. Abbassai subito lo sguardo verso il telefono che stava vibrando nella mia tasca.

Nel frattempo che eravamo fermi sotto casa di  Emily decisi di rispondere al mittente.

*Da: Noah*

Buongiorno piccola principessa Emma, ti andrebbe se domani ti portassi io a scuola?

Oddio santissimo. Faccio un piccolo sorriso mentre la mia amica bionda sale in macchina. Decido di non rispondere subito e blocco il telefono mettendolo in tasca.

So che hanno notato qualcosa perché entrambi si guardano e poi guardano me e sorridono.
Alzo gli occhi al cielo e non posso fare a meno di sorridere ripensando a ciò che mi ha scritto Noah.

"Che diavolo volete voi due?" - domando scocciata

Jamie ride. -"Perché ridi davanti al telefono?" - mi chiede Emy

Lo sapevo. Queste si che sono le domande che odio e lei lo sa benissimo.

"Perché non ti fai i fatti tuoi?" - rispondo io con un'altra domanda

Faccio finta di niente e loro due fanno lo stesso.

Quando arriviamo a scuola la macchina di Centineo è già parcheggiata li e lui è appoggiato al cofano della sua auto. Tiene lo zaino su una spalla e nel frattempo parla con quel Jason Becker dell'altra sera. L'unico che conosco nel gruppo.

Al di la di te -Noah Centineo- Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora